Pensione, possibile la sospensione dei trattamenti pensionistici per questi lavoratori: l’annuncio dell’INPS

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Pensione, attenzione all’annuncio dell’INPS: รจ possibile sospenderla per chi lo richiede, ma solo per determinate fasce di lavoratori. Ecco tutti i dettagli.

Il sistema pensionistico italiano si basa su un modello contributivo e retributivo, con regole che variano a seconda dellโ€™anno di inizio dellโ€™attivitร  lavorativa e del tipo di impiego. La pensione rappresenta una prestazione economica erogata dallโ€™INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) o da altri enti previdenziali ai lavoratori che hanno maturato i requisiti necessari in termini di etร  e contributi versati. Esistono diverse tipologie di pensione, che rispondono a esigenze specifiche della popolazione lavorativa. La pensione di vecchiaia รจ il trattamento ordinario, erogato a chi ha raggiunto lโ€™etร  pensionabile stabilita dalla legge (attualmente 67 anni) e ha maturato almeno 20 anni di contributi. La pensione anticipata, invece, consente di lasciare il lavoro prima dellโ€™etร  anagrafica prevista, purchรฉ si abbiano almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne).

Vi sono, poi, misure speciali, come la Quota 103, che permette lโ€™uscita con 62 anni di etร  e 41 di contributi, e lโ€™Opzione Donna, riservata a lavoratrici con determinati requisiti anagrafici e contributivi. Il collocamento in quiescenza segna ufficialmente la fine dellโ€™attivitร  lavorativa e il passaggio alla fase pensionistica. Avviene su richiesta del lavoratore o, in alcuni casi, dโ€™ufficio, ed รจ regolato da normative specifiche a seconda del settore di appartenenza. Con il pensionamento, il lavoratore cessa di essere attivo nel mondo del lavoro, ma puรฒ comunque intraprendere altre attivitร , come collaborazioni occasionali o lavori autonomi, nel rispetto delle regole previdenziali vigenti.

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Pensione, arriva l’annuncio dell’INPS: รจ possibile, per alcune fasce di lavoratori, chiedere la sospensione del trattamento pensionistico e rientrare a lavoro

In alcuni casi, il lavoratore collocato in quiescenza puรฒ rientrare nel mondo del lavoro, sospendendo il trattamento pensionistico. Attraverso la circolare nยฐ30 del 30 gennaio 2025, l’INPS ha sottolineato che i dirigenti medici e sanitari del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), gli appartenenti al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della Salute e i docenti universitari che svolgono attivitร  assistenziali in medicina e chirurgia possono essere riammessi in servizio. Ci sono, perรฒ, dei requisiti da rispettare. Questa possibilitร  รจ, infatti, concessa esclusivamente fino al raggiungimento del 72ยฐ anno di etร  e comunque non oltre il 31 dicembre 2025. Possono farne richiesta coloro che sono stati collocati in quiescenza dal 1ยฐ settembre 2023 e che abbiano giร  maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia.

L’avviso dell’INPS su Twitter – X.

Per accedere alla riammissione, รจ necessario presentare domanda e scegliere tra la continuazione del trattamento pensionistico o la ricezione della retribuzione relativa al nuovo incarico. Nel caso in cui si opti per la retribuzione, lโ€™INPS sospenderร  lโ€™erogazione della pensione fino al termine del periodo di servizio. รˆ inoltre previsto un regime specifico per i pensionati che beneficiano del cumulo a formazione progressiva, con dettagli aggiuntivi relativi alla sospensione dellโ€™assegno previdenziale.

L’iscrizione alla Cassa previdenziale

รˆ opportuno sottolineare che coloro che vengono riammessi dovranno iscriversi nuovamente alla stessa Cassa previdenziale che eroga la pensione sospesa. Le aliquote contributive saranno pari al 32,65% per gli iscritti alla Cassa per le pensioni ai sanitari e al 33% per coloro che appartengono alla Gestione Separata per i dipendenti pubblici. Il versamento dellโ€™intera contribuzione sarร  a carico delle amministrazioni datrici di lavoro, che avranno comunque il diritto di rivalersi sulla quota spettante ai lavoratori. Infine, per garantire la corretta registrazione del personale riammesso, i datori di lavoro dovranno trasmettere mensilmente il flusso UNIEMENS/ListaPosPA, utilizzando codici specifici per segnalare il reintegro in servizio dei dirigenti sanitari e dei docenti universitari.



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