Si è tenuto oggi un incontro a Bellinzona per presentare le ultime novità sulla politica energetica e climatica cantonale, tra le priorità attuali del Dipartimento del Territorio. Al centro l’ambizioso progetto PECC e la strada, tortuosa ma realizzabile, verso la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica entro il 2050.
È ancora in
attesa di essere approvato dal Gran Consiglio, ma il Piano Energetico e
Climatico cantonale (chiamato anche PECC) prosegue e si pone obiettivi
ambiziosi. Il documento – adottato dal Consiglio di Stato l’estate scorsa –
delinea una serie di misure che hanno quale obiettivo il raggiungimento
dell’indipendenza energetica e della neutralità climatica. A parlarcene iI capo
della sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo Nicola Solcà: “Ci sono
alcuni provvedimenti già in atto, grazie all’approvazione da parte del
Parlamento di importanti crediti nella seconda metà dello scorso 2024 permette
di riprendere il programma promozionale. Si riparte a parlarne da gennaio 2025″, spiega.
Diversi i provvedimenti già in atto, come, ad esempio, il ritorno del credito
da cento milioni per il risanamento e la conversione energetica degli edifici
esistenti. Strumenti ai quali il cittadino può ricorrere tramite i formulari.
Prima, però, gli uffici preposti devono dare priorità all’evasione di oltre
mille richieste pendenti. Il
Consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali sottolinea gli obiettivi: “Si
tratta di confermare quello che esisteva prima: la facilitazione dell’installazione
di impianti fotovoltaici e di impianti di riscaldamento che prescindono dall’energia
fossile. Abbiamo riproposto quello che c’era prima possibilmente con qualche miglioramento”, ci dice il Consigliere di Stato.
Per
un progetto, per una politica di questo tipo, servono investimenti. Soldi. E
allora non è mancata una critica al sistema bancario, attore importante insieme
al cantone e ai privati. Tuttavia, le banche, ha sottolineato Claudio Zali, finora
sono quasi totalmente mancate all’appello: “Il ruolo delle banche per finanziare
questi interventi è importante. Finora sono quasi totalmente mancate all’appello.
Il settore bancario non collabora. L’ipoteca green di Banca Stato, un’iniziativa
lodevole, ci ha aiutati, ma si può fare ancora di più”. E aggiunge: “Certo, c’è
una soluzione. Bisogna avere il coraggio di rischiare qualcosa in favore di un
interesse superiore che in questo caso il miglioramento dell’ambiente e della
nostra qualità di vita”, afferma Zali.
Durante l’appuntamento
sono stati ricordati i provvedimenti prioritari già in atto e quelli proposti
dal Consiglio di Stato con il messaggio di trasmissione del PECC formulato al
Gran Consiglio. “Abbiamo
delle norme, in particolare per il fotovoltaico”, ricorda Solcà. “Si propone d’installare il
fotovoltaico per i nuovi edifici oppure in caso di rinnovo di coperture. Nel
2040 s’intende di muoversi nei confronti di edifici più grandi, ovvero quelli
superiori ai 300mq”, spiega.
Si
chiama ‘’Ufficio del Clima e della decarbonizzazione’’. È la nuova realtà nata
da una recente riorganizzazione interna alla sezione della protezione
dell’Aria, dell’Acqua e del Suolo. Una riordinazione pensata proprio per
affrontare meglio le sfide contenute nel PECC: “Sostanzialmente, le competenze di
controllo di qualità dell’aria vengono trasferite internamente presso un altro
ufficio”, afferma Solcà. E ancora: “Si tratta di una riorganizzazione senza aumento di personale”.
Lavori in
corso, dunque, ma gli elementi giusti per portare a compimento il progetto ci
sono tutti. Ancora Zali: “La fiducia va nello sviluppo tecnologico, se si vorrà
insistere in questi argomenti. Gli obiettivi fissati sembrano difficili oggi
con gli strumenti a disposizione. La speranza è che nel settore dell’immagazzinamento
dell’energia elettrica si facciano dei progressi”, dichiara il consigliere di
Stato. Dello stesso pensiero anche Nicola Solcà: “In linea generale abbiamo all’orizzonte
delle difficoltà. Il Cantone non intende tirarsi indietro su questo tema che
ritiene prioritario. Speriamo sia così anche per gli altri attori”.
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