Bollette, arriva lo sconto di 113 euro per anziani e disabili

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È ormai confermato lo sconto di 113 euro in bolletta per anziani e disabili, che era stato previsto dal Ddl concorrenza, grazie all’emendamento promosso dal deputato Alberto Calderoli. I consumatori vulnerabili, per l’appunto i cittadini anziani e con disabilità, circa 11,4 milioni di persone secondo le stime. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) con l’inizio del 2025 ha ormai predisposto tutte le misure per andare incontro alle esigenze dei consumatori. Il passaggio al Servizio a tutele graduali (Stg) può infatti consentire a milioni di cittadini un risparmio notevole sulle bollette, beneficiando quasi da subito dei costi ridotti.

L’accesso al Servizio a tutele graduali era infatti precluso soltanto a una piccola fascia di consumatori, nonostante fosse stato pianificato proprio per supportare i cittadini nella transizione al mercato libero dell’energia elettrica. Il risultato è che i cittadini vulnerabili hanno perso la possibilità, per circa tutto il 2024, di accedere allo sconto di più di un centinaio di euro. Oltretutto, dal 1° luglio 2024 tutti i consumatori che non hanno scelto un’offerta nel mercato libero sono transitati con il proprio fornitore oppure al Servizio a tutele graduali, precluso però ai cittadini vulnerabili. Finalmente le regole sono cambiate e più persone possono ottenere lo sconto, circa 113 euro l’anno sulla fornitura di energia elettrica. Vediamo tutte le informazioni.

113 euro in meno sulle bollette della luce per anziani e disabili

Con il Ddl Concorrenza anche i consumatori vulnerabili, principalmente i cittadini che hanno più di 75 anni e i disabili, potranno passare al Servizio a tutele graduali (Stg). Secondo i calcoli effettuati dall’Arera, basati sui risultati delle gare per aggiudicarsi la fornitura, questo regime transitorio offre un risparmio annuale di 113 euro all’anno. Sconto da cui i consumatori citati rischiavano di venire esclusi.

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In base alle dichiarazioni del deputato Gusmeroli, promotore dell’emendamento che ha portato a questo cambiamento, si tratta di circa 11,4 milioni di consumatori. Tra questi, soltanto 3 milioni si trovano al momento nel Servizio di tutela della vulnerabilità, appositamente controllato dall’Arera. I restanti 8,5 milioni si trovano invece presso il mercato libero, in assoluto quello più caro in questo momento. Grazie alle nuove regole contenute nel Ddl concorrenza queste utenze potranno passare al Servizio a tutele graduali, che appunto risulta per ora quello più vantaggioso.

Come anticipato, con l’arrivo del nuovo anno sarebbe stato permesso il transito dei consumatori vulnerabili. La domanda deve essere presentata entro il 30 giugno 2025 e il passaggio avverrà secondo l’ordine di presentazione delle domande, pertanto è bene affrettarsi per poter beneficiare dell’agevolazione già dalle bollette di marzo 2025.

Per aderire sarà necessario rifarsi all’operatore che gestisce il Servizio a tutele graduali nella propria fornitura, considerando che tutti gli operatori dovranno obbligatoriamente mettere a disposizione sul proprio sito web il modulo apposito, oltre a un canale digitale e uno telefonico (più l’eventuale sportello fisico quando presente). In tal proposito, i cittadini over75 potranno semplicemente allegare il proprio documento di identità in corso di validità, mentre le altre categorie di consumatori vulnerabili dovranno compilare un’autocertificazione per provare la situazione di disagio o l’handicap riconosciuto.

Risparmio e uguaglianza, la soddisfazione delle associazioni per i consumatori

Il Ddl concorrenza introduce una possibilità di risparmio per i consumatori vulnerabili, a oggi riservata ai non vulnerabili che sono passati al Sgt. Si tratta di circa 113 euro annuali secondo la quantificazione dell’Arera, una cifra contenuta ma sicuramente uno sconto utile da ottenere sulle bollette della luce. Al di là dell’aspetto puramente economico, tuttavia, c’è da sottolineare come l’emendamento promosso da Gusmeroli elimini quella disuguaglianza che si era venuta a creare.

Come sottolineato anche da Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit, si era infatti creata una situazione paradossale. I consumatori vulnerabili dell’energia elettrica sono stati costretti a pagare prezzi più onerosi rispetto agli altri, venendo di fatto penalizzati anziché supportati con maggiore delicatezza. Di conseguenza, anche il Consiglio consumatori-clienti ha accolto con estrema soddisfazione l’approvazione dell’emendamento. Secondo le stime, si potrebbe tradurre in un risparmio complessivo di 1,3 miliardi di euro, qualora tutti i consumatori vulnerabili effettuassero il passaggio.


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