ecco il borgo più romantico d’Italia da raggiungere in sella con la persona amata

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Delizioso per la felicità della sua posizione geografica, incantevole per il suo paesaggio di merlature, mura e torrette dalla pietra chiara, straordinario per i panorami che spaziano dalle colline degli Appennini alle placide acque del Mar Adriatico. Ma soprattutto, storicamente romantico, un romanticismo che ha più di 700 anni di storia alle spalle e che ha visto, indirettamente, la narrazione di un peso massimo come Dante Alighieri. Insomma, che fosse la meta giusta per San Valentino lo sapevamo già, ma se l’autore della Divina Commedia ci ha messo lo zampino, perché non lasciarsi incantare da Gradara? E siamo sicuri che vi stupirà.

Gradara in moto. L’itinerario

Per scoprire Gradara in moto abbiamo pensato a un breve itinerario da weekend con partenza da Gubbio, in Umbria e arrivo proprio a Gradara, dopo cento chilometri di pure bellezze appenniniche. Pronti a partire?

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Percorso

Gubbio, la città che nell’immaginario collettivo non associamo al suo bellissimo patrimonio culturale o ai suoi eventi (come la Corsa dei Ceri, che si tiene ogni anno nel mese di maggio), ma a Don Matteo, la fortunata serie TV che per quasi dieci stagioni ha visto Terence Hill muoversi nella città nei panni di un sacerdote con doti da detective. È da qui che parte il nostro percorso in moto tra Umbria e Marche alla volta di Gradara, la bella città che ha conquistato il titolo di Borgo dei Borghi 2018. Dopo esserci concessi una ricca visita a Gubbio, e magari aver approfittato della bontà della cucina umbra, partiamo alla volta degli Appennini.

Lo facciamo seguendo la SS452 per circa dieci chilometri in direzione di Pontericcioli, da dove poi proseguiamo imboccando la SP3. Siamo già nel territorio delle Marche e, dopo un bel tratto appenninico dai grandi panorami, incontriamo Acqualagna, la città del tartufo, dove ogni anno in autunno si tiene una storica sagra dedicata all’evento.


La Gola del Furlo nelle Marche

Acqualagna ci introduce a una meta che tutti i veri motociclisti conoscono benissimo, le Gole del Furlo. Una strada costruita in epoca romana scavando la roccia dura e forte degli Appennini, costeggiando il fiume che scorre placido con le sue acque immersi nel verde della provincia di Pesaro-Urbino.

Proseguiamo lungo la SP3 fino a Calmazzo e deviamo sulla SS73bis che, in circa 15 chilometri, ci porta fino a Urbino. Città Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ricchissima di monumenti e dalla vita culturale intensa, Urbino è un vero faro di cultura e di conoscenza nel pieno delle Marche, frequentata da innumerevoli turisti che ne vogliono carpire segreti e bellezze. Sono appena 30 i chilometri che separano Urbino e la nostra prossima tappa in vista di Gradara, ovvero Tavullia. Il nome vi suona familiare? Beh, non è un caso, perché è qui che è cresciuto Valentino Rossi, uno dei più grandi campioni della storia del motociclismo, tra curve e colline dell’alto pesarese dove ha appreso la passione per la moto.

Da Tavullia a Gradara ci sono meno di dieci chilometri di strada. Così, lungo la SP39 e la SP47, giungiamo fino a Gradara, la perla del pesarese, il Borgo dei Borghi 2018. Qui è possibile ammirare il Castello Malatestiano, passeggiare lungo le mura e, per i motociclisti con zavorrina al seguito, perdersi tra i panorami della Passeggiata degli innamorati. Perché a Gradara, l’amore è di casa (e le due ruote pure)!

Gradara, la meta romantica che ha ‘conquistato’ persino Dante Alighieri

Il borgo di Gradara, la città degli innamorati e di Paolo e Francesca. Shutterstock_1203498838
Il borgo di Gradara, la città degli innamorati e di Paolo e Francesca

Gradara è il “comune dell’amore” delle alte Marche, dove rivive la leggenda di Paolo e Francesca, i protagonisti della sfortunata storia d’amore della quale Dante Alighieri narra nel V Canto dell’Inferno. Il comune di Gradara si trova all’estremo confine settentrionale delle Marche. Confina, infatti, con le località riminesi di Cattolica e San Giovanni in Marignano. Pur essendo vicinissimo al mare, è situato su una collinetta a circa 150 m s.l.m. che definisce le ultime tracce dell’Appennino romagnolo. Qui il clima è mite d’estate e fresco d’inverno, dove non di rado sono possibili nevicate anche copiose.

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Una passeggiata per veri romantici

Castello di Gradara, o Castello Malatestiano. Shutterstock_2337366239
Il Castello di Gradara, meglio conosciuto come Castello Malatestiano

Gran parte delle attrazioni turistiche di Gradara ruotano intorno alla storia “dantesca” di Paolo e Francesca. Il bosco dei due sfortunati innamorati, la passeggiata e soprattutto il Castello Malatestiano. L’edificio, costruito intorno al 1150, sarebbe quello in cui avvenne l’assassinio di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, da parte di Gianciotto Malatesta. Francesca, ingannata, avrebbe dovuto sposare il fratello di Gianciotto, Paolo, ma finì in matrimonio con quest’ultimo, molto più vecchio e rozzo. Caduti in tentazione, continuarono a frequentarsi in segreto, ma una volta scoperti furono uccisi entrambi da Gianciotto.

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Dante Alighieri. Inferno, V canto

Molto bella è la visita al centro storico, che ospita la Torre dell’orologio, il Teatro dell’Aria, vari edifici religiosi e laici.

Sorbolongo, il borgo “a goccia”

Sorbolongo, Marche. Shutterstock_1535590592
Sorbolongo, il borgo murato a poca distanza da Gradara

Poco lontano da Gradara, nel comune di Sant’Ippolito, si può visitare l’antico borghetto fortificato di Sorbolongo. Tutto l’abitato, che conta qualche centinaia di abitanti, sorge intorno al Castello e ha una forma circolare, quasi a goccia. Il nome di Sorbolongo deriverebbe da alto sorbo, a ricordare un albero così grande che avrebbe superato quasi le mura del maniero. L’edificio, costruito su un’alta collina che domina tutta la zona circostante, fa parte di una zona nella quale la popolazione locale trovò rifugio dai Barbari. Per secoli questo complesso, passato sotto il dominio di Ostrogoti, Longobardi e fino allo Stato Pontificio, ha mantenuto la sua bellezza. Non solo il Castello, ma da ammirare sono la Chiesa di San Michele, l’antico palazzo municipale e la Chiesa di San Maurizio.





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