Si è svolta ad Arco la 5ª edizione della Giornata Tecnica Olivicoltura, un evento dedicato agli olivicoltori delle regioni del Nord Italia e della Slovenia. La conferenza ha offerto approfondimenti su produzione, difesa fitosanitaria e strategie di sostenibilità.
La 5ª Giornata Tecnica Olivicoltura si è svolta ad Arco, coinvolgendo esperti e operatori del settore provenienti dal Nord Italia e dalla Slovenia. L’evento, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach (FEM), ha fornito un quadro aggiornato sulla produzione, le tecniche di difesa e le opportunità economiche per gli olivicoltori.
Sono intervenuti in apertura Maurizio Bottura, dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico FEM, e, a seguire, l’introduzione e moderazione di Lanfranco Conte, Presidente della Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse (SISSG),
- Marco Stocco dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale Friuli-Venezia Giulia;
- Stefano Zanoni, C3A Università degli Studi di Trento;
- Marko Devetak dell’Istituto Agrario e Forestale di Nova Gorica,
- Federico Grillo del Settore Servizi alle imprese agricole e florovivaismo della Regione Liguria,
- Rolando Del Fabbro, Tommaso Pantezzi, Michele Morten, Stefano Pedò del Centro Trasferimento Tecnologico
- e Davide Bertolini dell’Ufficio Agricolo Periferico di Riva del Garda – PAT.
Annata olivicola 2024, rese basse ma qualità elevata
Il 2024 sarà ricordato in Trentino per un’ottima produzione di olive e un olio di buona qualità, ma con rese piuttosto basse. Nel Nord Italia, le difficoltà climatiche hanno ridotto la quantità di olio prodotto. In Trentino, i frantoi dell’Alto Garda hanno ricevuto 2.845 tonnellate di olive, con una produzione di 311,4 tonnellate di olio e una resa del 10,95% (0,146% sul nazionale).
Olive (t) | Olio (t) | % Resa | |
Trentino | |||
Trento | 3.448 | 363 | 10,53 |
Veneto | |||
Verona | 11.461 | 1.109 | 9,68 |
Vicenza | 1.586 | 149 | 9,39 |
Treviso | 656 | 55 | 8,38 |
Padova | 1.494 | 157 | 10,51 |
Totale | 15.197 | 1.470 | 9,67 |
Friuli-V. Giulia | |||
Udine | 287 | 31 | 10,80 |
Gorizia | 6 | 1 | 16,67 |
Trieste | 452 | 61 | 13,50 |
Pordenone | 2 | 0 | 0 |
Totale | 747 | 93 | 12,45 |
Fonte: Olivo News febbraio 2025 |
L’assenza di problemi parassitari e una raccolta veloce hanno contribuito a mantenere alta la qualità dell’olio, anche se non particolarmente ricco di polifenoli. Tuttavia, l’aumento di malattie fungine come cicloconio, piombatura e occhio di pavone ha destato preoccupazione.
Nuove minacce e strategie di difesa fitosanitaria
Le malattie fungine hanno colpito con maggiore intensità le varietà più sensibili, mentre i parassiti hanno avuto un impatto variabile a seconda delle zone. La tignola non ha causato problemi significativi, mentre la margaronia ha arrecato danni ai giovani impianti.
In Slovenia, studi recenti hanno evidenziato la presenza dell’acaro Aculus olearius, che potrebbe compromettere la fioritura e l’allegagione. Anche in Italia, nella fascia litoranea giuliana, si sta monitorando la sua diffusione.
Un altro parassita emergente è la cecidomia dell’olivo, le cui larve danneggiano germogli e infiorescenze. In Liguria, l’aumento delle infestazioni ha richiesto interventi mirati per la difesa delle colture.
Polveri di roccia: un’alternativa sostenibile
Durante l’evento sono stati presentati studi sull’uso di polveri di roccia, come caolino e zeolite, per la protezione degli oliveti. Questi prodotti mitigano i danni della mosca dell’olivo e della cimice asiatica e aiutano a contrastare gli stress abiotici, migliorando in alcuni casi la resa e la qualità dell’olio.
La rogna dell’olivo: nuove strategie di contenimento
La rogna dell’olivo, causata dal batterio Pseudomonas savastanoi pv savastanoi, è in forte espansione nel Nord Italia. A seguito delle restrizioni sull’uso del rame, la ricerca si sta concentrando su soluzioni alternative, come prodotti corroboranti e preparati microbiologici. Dopo due anni di sperimentazione, si sono osservati risultati promettenti nella riduzione dell’incidenza della malattia.
Tecniche di potatura per migliorare la produzione
Una sperimentazione triennale ha confermato che una potatura più intensa nei periodi di alta produttività contribuisce a stabilizzare la resa negli anni successivi. Questa pratica, combinata con una corretta fertilizzazione e irrigazione, si rivela fondamentale per garantire un raccolto costante nel tempo.
Analisi economica: costi e redditività dell’olivicoltura
Un’indagine FEM su 35 aziende ha analizzato i costi di produzione dell’olivo. Negli oliveti meccanizzabili, il reddito netto si attesta intorno a 1.630 euro/ha, mentre negli oliveti terrazzati si riduce a circa 500 euro/ha, evidenziando la necessità di supporti economici adeguati.
Incentivi e sostegni per il settore
Sono stati illustrati i principali bandi provinciali destinati al settore olivicolo. Questi incentivi mirano a contrastare l’abbandono delle aree coltivate e a favorire l’ingresso dei giovani agricoltori, contribuendo a mantenere viva la tradizione olivicola nel Nord Italia.
Conclusioni: un futuro resiliente per l’olivicoltura
La Giornata Tecnica Olivicoltura 2025 ha evidenziato l’importanza di adottare strategie agronomiche innovative e sostenibili. La difesa fitosanitaria, la ricerca su nuove soluzioni e il sostegno economico saranno fondamentali per garantire la crescita e la resilienza del settore nei prossimi anni.
È possibile rivedere la registrazione video della giornata tecnica sul canale Youtube della Fondazione Mach
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