Incidente sul lavoro a molo Giano in porto, morto Lorenzo Bertanelli operaio di Sarzana

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Incidente mortale sul lavoro in porto a molo Giano. È successo intorno alle 11.40 di mercoledì 5 febbraio 2025. Un operaio di 36 anni di Sarzana, Lorenzo Bertanelli, dipendente della Mecline, che opera in subappalto ad Amico, è morto schiacciato da un’elica.

L’incidente è avvenuto sullo yacht Acquarius nel bacino 2 dell’Ente Bacini. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza della Croce Verde, l’automedica Golf 4, gli ispettori del nucleo Psal dell’Asl, i vigili del fuoco, la Capitaneria di porto e il pubblico ministero Stefano Puppo.

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Operaio morto in porto, attività sospese

Il medico ha provato a lungo a rianimare l’uomo, ma ogni tentativo si è rivelato purtroppo vano. Indagini in corso per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Le attività in porto sono state sospese e i lavoratori si sono radunati davanti a Ente Bacini, dov’è arrivato anche il facente funzioni sindaco, Pietro Piciocchi. Sciopero in porto anche nella giornata di giovedì 6 febbraio.

“Apprendo con sgomento della tragedia, che si è verificata in porto a Genova e che è costata la vita a un operaio. Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell’intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori”. Così il presidente della Regione, Marco Bucci.

“Con sgomento e profonda tristezza apprendiamo la notizia del tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio presso Molo Giano: a nome mio e di tutta la Giunta desidero esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi. Un altro fatto doloroso, che ci ricorda con forza come la sicurezza sul lavoro sia, per tutto il Paese, un impegno prioritario, che istituzioni, mondo imprenditoriale, sindacati e rappresentanti dei lavoratori devono perseguire in modo unitario, senza mai abbassare la guardia. Non è accettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro”. Così il vicesindaco facente funzioni sindaco di Genova, Pietro Piciocchi.

La dinamica dell’incidente

Secondo quanto ricostruito finora l’operaio di 36 anni lavorava alla rimozione di un thruster, un’elica sotto scafo, che si trovava sotto lo yacht Acquarius. Il macchinario, dal peso di diverse tonnellate, è caduto, schiacciandogli la testa e il torace.

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Ente Bacini e il settore dei metalmeccanici hanno proclamato uno sciopero per la giornata di oggi e per quella di domani. “L’ennesima morte sul lavoro”, ha commentato sconsolato l’amministratore delegato di Ente Bacini, Alessandro Terrile.

Le reazioni dei sindacati

“Oggi un altro lavoratore non rientra a casa – commenta Luca Marenco, funzionario Fiom Cgil -. Purtroppo c’è stato un gravissimo incidente all’interno dei bacini di carenaggio di Genova, che è costato la vita a un uomo che lavorava nelle riparazioni navali”.

“La scia di sangue sul lavoro deve essere fermata. In Liguria gli infortuni mortali sul lavoro sono in aumento: sono stati 26 nel corso del 2024 contro i 22 dell’anno precedente: una vera e propria mattanza. È evidente che su salute e sicurezza sul lavoro non si fa abbastanza: istituzioni e imprese devono interrogarsi su questo fallimento del sistema che ogni giorno miete vittime innocenti. La Cgil tutta si stringe al dolore di familiari, parenti e amici e sostiene lo sciopero dei lavoratori del comparto metalmeccanico delle Riparazioni Navali e dell’Ente Bacini del Porto di Genova”, dichiarano Igor Magni, segretario generale Camera del Lavoro di Genova, e Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria.

“Sulle indagini del caso specifico lasciamo lavorare le forze dell’ordine e l’Ispettorato del Lavoro, che ci diranno se e dove sono le responsabilità, ma vogliamo affermare con forza, una volta di più, che non si può accettare nemmeno un incidente mortale nei nostri cantieri, nei nostri luoghi di lavoro. Ricordiamo che la vita e la salute sono innegoziabili”, commentano il segretario Cisl Liguria, Luca Maestripieri, e il responsabile Ast Cisl Genova, Marco Granara.

“Nella nostra regione nel 2024 ci sono state 26 morti sul lavoro e 50 denunce di infortunio al giorno: non è accettabile. Basta parole in tavoli dalle soluzioni inefficaci, lo abbiamo detto recentemente e lo ribadiamo: si devono stanziare soldi da investire nel personale, nella prevenzione, nei rappresentanti alla sicurezza dei lavoratori a tutti i livelli, è necessaria una terapia d’urto. Basta parole, basta cordoglio: servono azioni concrete”, concludono.

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Cordoglio da Amico & Co

Amico & Co precisa che l’incidente è avvenuto presso il bacino numero 2 dell’Ente Bacini del porto di Genova, nell’ambito di un cantiere su una nave da diporto cliente di Amico & Co. I lavori avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità.

Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo, che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline, di cui era dipendente la vittima dell’incidente.

Le cause e la dinamica dell’accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. Amico & Co esprime il più sentito cordoglio per l’accaduto e la vicinanza alla famiglia e resta a disposizione delle autorità per quanto occorre.

In mattinata un altro incidente grave sul lavoro

Un’ora prima a Pieve Ligure un operaio è caduto da una fascia, per poi essere trasportato in codice rosso in elicottero al San Martino (video di Francesco Li Noce).

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