La Meloni (ben)vista da Cacciari
5 febbraio 2025 di milenalibera
La Meloni e gli oppositori secondo Cacciari
Mario Guadagnuolo
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Bisogna riconoscere che Giorgia Meloni è una davvero tosta. Io non sono per formazione e cultura di destra, non l’ho votata e non la voterò ma se fossi di destra confesso che sarei un suo fan. Devo infatti riconoscere che è una dritta che sa il fatto suo.
Lo ha dimostrato sul caso Almasri. Volete sapere come sono andati veramente i fatti? Il progetto era il seguente: approfittando dell’inspiegabile ritardo (sei mesi) che la Corte dell’Aya ha impiegato per emettere una sentenza nei confronti del torturatore libico e dell’altrettanto inspiegabile ritardo (15 giorni) col quale si è fatto scorazzare tranquillamente come un turista questo criminale per l’Europa senza che nessuno abbia pensato di arrestarlo, non appena questo signore ha messo piede in Italia scatta il piano.
L’avvocato Li Gotti che è della partita (sottosegretario nel governo Prodi dopo essere stato di destra e difensore di gentiluomini come Brusca, Buscetta, Totuccio Contorno, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo che si dilettava a squagliare i bambini nell’acido) fa una denuncia farlocca nei confronti di Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano che obbliga il magistrato Lo Voi (anche lui della partita) ad assumere un’iniziativa nei confronti dei denunziati.
Lo Voi aveva tre opzioni (altro che era obbligato a notificare a Meloni la denuncia) notificare la denuncia ai quattro,, inviare la denunzia al tribunale dei ministri o cestinare la denunzia per manifesta infondatezza come avrebbe dovuto e potuto fare e come non ha fatto.
Lo Voi sceglie di informare Meloni della denuncia che è l’atto apparentemente più innocuo. In effetti è l’atto che serve per far scattare l’operazione con la richiesta a gran voce da Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli di “riferire in Parlamento” dove i quattro del governo sarebbero stati messi sulla graticola e fatti a polpette.
Ora perchè dico che Meloni è troppo dritta? Perchè non è cascata nel trappolone ed ha giocato d’anticipo come si dice in gergo calcistico facendo saltare il piano e sputtanandone gli autori.
Superando le regole del bon ton politico e della prassi parlamentare ha fatto quel video estremamente efficace nel quale parlando direttamente agli italiani ha chiarito come stanno effettivamente le cose sconvolgendo il piano della sinistra e facendo saltare il banco del progetto.
Schlein e compagni ora richiedono a Meloni come da progetto di riferire in Parlamento ma fuori tempo massimo perchè un presidente avvisato di reato non può andare in Parlamento a discolparsi ma deve farlo davanti Tribunale dei Ministri.
Si devono quindi accontentare solo della bagarre sui giornali amici, dello scandalo che è tale solo per Travaglio e la banda Bassotti de La 7 (Gruber, Formigli, Floris, Giannini, Padellaro Augias ecc.) cioè devono accontentarsi solo di abbaiare alla luna come sono soliti fare. Infatti è da una settimana che questi blaterano sui media amici con accuse inconcludenti che anzichè indebolire rafforzano la leadership della Meloni.
Fino a quando la sinistra non abbandonerà l’idea di andare al governo del Paese attraverso trappole giudiziarie complici i suoi amici in magistratura e invece di sfidare la destra sui contenuti, con un progetto di Paese alternativo e attraverso il voto popolare e fara’ solo chiacchiere sul fascismo e sui cantanti da non mandare a Sanremo, non riuscirà mai a battere la destra.
E questo lo dice non Mario Guadagnolo noto per le sue sospette simpatie per la destra ma Massimo Cacciari, noto estremista di destra e anche lui fan della Meloni, il quale sul Secolo XIX a proposito della vicenda Almasri avverte l’opposizione di non farsi trascinare nell’illusione molto pericolosa e folle della via giudiziaria al socialismo: “Spero che l’opposizione, Schlein e gli altri, non cadano nel miraggio folle di cambiare la situazione politica per via giudiziaria”.
E critica la mancanza di una strategia chiara da parte del centrosinistra: “Invece di dire la sua con chiarezza sulla riforma della giustizia e affrontare con durezza il tema garantistico, continua a inseguire la Meloni.” Ipse dixit!
PS – siccome da alcuni commenti mi accorgo che si è interpretato male il mio riferimento a Cacciari quando lo definisco “noto estremista di destra ed estimatore della Meloni” si evince che quando dico che Cacciari e’ di destra estimatore di Meloni” preciso che lo dico in senso ironico perchè ovviamente Cacciari è un grande intellettuale di sinistra.
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