Il concordato preventivo biennale si inserisce tra le novità della versione aggiornata del Modello Redditi Persone Fisiche 2025
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le bozze dei diversi modelli della dichiarazione dei redditi, dal modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) ai modelli Redditi SC, SP e ENC.
Tra le novità del modello Redditi PF 2025 c’è l’introduzione di un nuovo quadro CP, in cui dovranno essere inserite le informazioni relative al concordato preventivo biennale.
Il 2024 è il primo periodo d’imposta di applicazione del patto tra Fisco e Contribuenti, per tutti i soggetti che hanno scelto di aderire entro lo scorso 31 ottobre, o entro il 12 dicembre 2024 per chi ha potuto beneficiare della riapertura dei termini.
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Nel modello Redditi 2025 debutta il quadro CP per il concordato preventivo biennale
Tra le principali novità inserite nella versione, in bozza, della dichiarazione dei redditi con Modello Redditi Persone Fisiche 2025 ci sono quelle relative al nuovo quadro CP.
Tale quadro è destinato ai contribuenti che hanno accettato la proposta di concordato preventivo biennale, in quanto il 2024 è il primo anno di imposta su cui la scelta influenzerà.
Il quadro è inserito nel Fascicolo n. 3 del modello Redditi PF 2025 ed è composto di cinque sezioni. Per la compilazione si deve fare riferimento alle apposite istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate (ancora in fase di bozza).
- Agenzia delle Entrate – Modello Redditi PF 2025
- Fascicolo n. 3, istruzioni per la compilazione (versione in bozza).
La sezione I è relativa all’“imposta sostitutiva”. Deve essere compilata dai soggetti che rientrano nel regime previsto dall’articolo 20-bis del Dlgs 13/2024. Gli stessi sono infatti chiamati a versare un’imposta sostitutiva la cui aliquota varia in base al punteggio ISA ottenuto nel 2023.
Potrà essere versata nella misura del 10, 12 o 15 per cento sulla parte di reddito di impresa o di lavoro autonomo concordato che supera quello dichiarato nel periodo di imposta che precede la proposta.
Nel caso in cui la dichiarazione dei redditi sia presentata da un soggetto inserito in una società trasparente o dal collaboratore dell’impresa familiare o azienda coniugale, nella prima sezione del quadro CP deve essere indicato anche il codice fiscale della società o dell’impresa partecipata.
La sezione II del quadro CP è relativa al “Reddito d’impresa concordato assoggettato ad imposizione”. Deve essere utilizzato nel caso di rettifica al reddito concordato da parte dei soggetti che hanno aderito alla proposta.
Analogo discorso si applica alla sezione III del quadro CP, relativa al “Reddito di lavoro autonomo concordato assoggettato ad imposizione.” Mentre la sezione II deve essere utilizzata per il reddito di lavoro autonomo, la sezione III è relativa al reddito di impresa.
La sezione IV del quadro CP è relativa al “Reddito effettivo” ed è composta esclusivamente dal quadro CP10. In tale sezione deve essere indicato il reddito effettivamente conseguito nell’anno di imposta 2024, a prescindere da quello preso in considerazione nella proposta concordataria.
La sezione V del quadro CP, infine, è dedicata a “Cessazione o decadenza” e deve essere utilizzata per riportare eventuali cause di cessazione o decadenza che potano alla perdita del regime agevolativo.
In questo caso dovrà essere utilizzato:
- il rigo CP11 nel caso di impresa;
- il rigo CP12 nel caso di lavoro autonomo.
Concordato preventivo biennale nel modello Redditi 2025: le istruzioni per i forfettari
Il nuovo quadro CP del modello Redditi Persone Fisiche 2025 non dovrà essere utilizzato dai contribuenti che applicano il regime forfettario.
Tali soggetti, infatti, a differenza degli altri hanno aderito alla proposta solo con validità annuale.
Gli stessi dovranno infatti utilizzare il quadro LM, al momento ancora in fase di aggiornamento.
Il quadro dovrà infatti recepire anche le regole relative al concordato preventivo biennale.
I contribuenti dovranno tuttavia aspettare la versione definitiva del modello Redditi Persone Fisiche 2025, che conterranno le regole e le indicazioni per il corretto inserimento dei dati da parte dei soggetti in regime forfettario, i quali non hanno neppure potuto accedere alla riapertura dei termini prevista dal 31 ottobre 2024 al 12 dicembre dello stesso anno.
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