Reting: franchising, cosa è cambiato dal 2019 a oggi. Da formula di autoimpiego agli standard americani

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Il franchising è sempre meno una formula di autoimpiego e si avvicina agli standard del mercato europeo e americano, nei quali si investe in modo strategico. A sostenerlo è Reting, società di consulenza specializzata nella creazione di reti per il franchising, che ha analizzato il fenomeno e indicato 3 prassi di successo che possono permettere di far crescere una rete e attrarre affiliati.

Dal 2019 a oggi, il franchising italiano sta dimostrando un lento ma inesorabile cambio di passo, verso gli standard europei e americani. In questi Paesi, il franchising non è più visto come un’attività prevalentemente di autoimpiego, ma come una diversificazione imprenditoriale. Anche in Italia, infatti, stiamo assistendo a un trend in cui le nuove aperture sono sempre più gestite da imprenditori e investitori, piuttosto che da persone focalizzate sull’autoimpiego”, ha dichiarato Enrico Tosco, ceo di Reting.

Da formula di autoimpiego a diversificazione imprenditoriale

Reting ha ripercorso i cambiamenti attraversati dal mercato del franchising negli ultimi anni. In particolare, dal 2019 a oggi il comparto ha vissuto un cambiamento radicale nelle sue proposte e modalità di affiliazione.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Risulta in forte calo il trend dell’autoimpiego, ovvero quel tipo di franchising in cui una persona acquista un’attività per lavorarci direttamente. “Sempre meno persone sono disposte a investire per gestire un’attività in prima persona, e quelle poche che decidono di farlo cercano di minimizzare i rischi, affermando spesso di non avere capitali disponibili. Sempre più imprenditori stanno investendo in più punti di più reti, cercando di diversificare le proprie attività senza il rischio connesso a un’impresa tradizionale”, precisa un comunicato stampa.

Tre prassi per far crescere una rete

Secondo Reting esistono 3 prassi che consentono di affrontare con successo le nuove dinamiche del mercato del franchising, adattandosi alle esigenze sia degli imprenditori esperti sia di coloro che cercano una soluzione sicura per entrare nel mondo dell’impresa.

Si tratta di:

  • continuità di leadership;
  • attenzione maniacale ai numeri;
  • proposte adatte per l’autoimpiego.

Continuità di leadership

La continuità nella gestione del contatto con il potenziale franchisee è fondamentale. Il primo contatto tra il potenziale affiliato e il brand è determinante per l’impressione che quest’ultimo si farà sull’azienda.

È essenziale che questa fase venga gestita internamente, evitando di affidarsi a esterni come telefonisti o consulenti, per evitare il rischio di un disallineamento con la cultura aziendale e i valori del brand. Una gestione accurata e coerente del contatto garantisce una leadership solida e una relazione duratura tra franchisor e franchisee, prevenendo eventuali disillusioni post-apertura” afferma Enrico Tosco.

Attenzione maniacale ai numeri

Ogni aspetto dell’investimento iniziale deve essere attentamente calcolato.

La legge 129 del 2004 prevede che l’investimento necessario venga dettagliato e allegato al contratto di franchising, obbligando i franchisor a essere trasparenti e precisi nei numeri. È fondamentale calcolare attentamente il capitale iniziale, il canone d’affitto e i costi di adeguamento, in modo da garantire al franchisee un ritorno sull’investimento entro i primi tre anni di attività. In alcuni settori, come la grande distribuzione organizzata (gdo), ci possono essere delle eccezioni, ma in generale, una gestione oculata dei numeri è essenziale per il successo”, prosegue.

Proposte adattate per l’autoimpiego:

Con il calo del trend dell’autoimpiego, le proposte di franchising per chi cerca questa formula devono essere particolarmente competitive.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

I progetti vincenti oggi richiedono investimenti ridotti, non superiori a 15.000 euro (IVA inclusa). Per ridurre ulteriormente il rischio imprenditoriale, sono fondamentali strumenti come il noleggio operativo, il noleggio a lungo termine o il contovendita, che permettono di abbattere i costi iniziali e rendono più attraente la proposta di franchising. Inoltre, per chi opta per l’autoimpiego, è cruciale offrire una formazione approfondita sia imprenditoriale che operativa, un manuale dettagliato e un’academy che garantisca una preparazione adeguata del franchisee e dei suoi collaboratori”, conclude il ceo di Reting.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link