Sparatoria in una scuola nella Svezia centrale. La polizia svedese ha dichiarato che “circa 10 persone” sono morte dopo essere state colpite da un’arma da fuoco nei pressi del Campus Risbergska a Örebro, 200 km a ovest di Stoccolma. L’autore dell’attacco “si è sparato”, come riferisce il sito dell’Expressen. Secondo le indagini preliminari, non si tratterebbe di un atto di terrorismo e l’aggressore avrebbe agito da solo. Non ci sarebbe quindi più pericolo per la comunità. Il capo della polizia di Orebro, Roberto Eid Forest, ha riferito che “è ancora in corso l’identificazione delle vittime”, ma non ha fornito altre informazioni sull’identità delle vittime né quante persone siano rimaste ferite. Secondo le autorità, “nessun agente è rimasto ferito”, contrariamente a quanto annunciato inizialmente. In una nota redatta dalle autorità locali della contea di Örebro si legge che diverse persone sono state ricoverate negli ospedali della zona dopo l’attacco. Nessun bambino tra i ricoverati. Le autorità hanno invitato i residenti a stare lontani dall’istituto, mentre la polizia svedese ha compiuto una perquisizione in una casa a Orebro, che si ritiene sia della persona sospettata di aver sparato nella scuola.
La sparatoria
L’attacco è avvenuto all’interno di un centro educativo per adulti che, secondo i media svedesi, è frequentato principalmente da immigrati. “Le informazioni sugli atti di violenza a Örebro sono molto gravi. La polizia è sul posto e l’operazione è in pieno svolgimento. Il governo è in stretto contatto con la polizia e sta seguendo da vicino gli sviluppi”, ha detto il ministro svedese della Giustizia, Gunnar Strommer, ad Aftonbladet. Uno dei testimoni, Andreas Sundling, 28 anni, ha raccontato di aver “sentito dei botti” e “visto molto sangue”.
Il presunto autore della sparatoria
La polizia svedese ritiene che l’autore dell’attacco al campus di Orebro, in Svezia, sia tra le vittime. Lo dice Roberto Eid Forest, capo del distretto di polizia di Orebro, durante una conferenza stampa. Forest ha aggiunto che si ritiene che l’assassino abbia agito da solo, ma non esclude la possibilità che avesse dei complici. Il movente della sparatoria non è ancora noto. La polizia sta ancora identificando l’identità delle vittima, che sono “una decina”, ha concluso.
Premier: “Giorno doloroso, il governo è in contatto con la polizia”
“E’ con tristezza che ho appreso la notizia del terribile atto di violenza avvenuto a Orebro. I miei pensieri sono rivolti a coloro che sono stati colpiti e ai loro familiari”. Così il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, ha commentato la vicenda, parlando di “un giorno molto doloroso per tutta la Svezia”. In un post sui social, il premier ha poi aggiunto che “i miei pensieri vanno anche a tutti coloro la cui normale giornata scolastica è stata barattata dal terrore. Essere confinati in classe preoccupandosi per la propria vita è un incubo che nessuno dovrebbe vivere”. Kristersson ha poi definito la sparatoria come “la più grave della storia del Paese”, precisando che “molte domande sono ancora senza risposta” e chiedendo che non siano fatte speculazioni sulle motivazioni dell’azione criminale. “L’operazione è ancora in corso ed è importante che la popolazione segua le informazioni fornite dalla polizia. Il mio appello è anche quello di dare ora alla polizia la tranquillità di cui ha bisogno per indagare su quanto accaduto e su come questi crimini orribili siano potuti accadere”, aveva scritto oggi il primo ministro sui social.
Metsola: “Terribile attacco, l’Ue non deve mai tollerare odio e violenza”
“Sconvolta dal terribile attacco in cui sono morte e rimaste ferite persone innocenti al Campus Risbergska di Örebro. In questo triste giorno per la Svezia e l’Europa, i nostri pensieri sono rivolti alle vittime e ai loro cari, nonché a tutti gli studenti e gli insegnanti del campus. L’Europa non deve mai tollerare la violenza e l’odio”, ha dichiarato sui social la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.
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