Assegno unico 2025: guida completa

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INPS ha aggiornato gli importi dell’assegno unico con la circolare numero 33 del 04/02/2025. L’incremento è dello 0,8% rispetto al 2024.  In questo articolo trovi la guida completa per questa forma di sostegno al reddito.

Clicca qui per scaricare la tabella con gli importi aggiornati al 2025.

Cos’è l’Assegno Unico e Universale?

L’Assegno Unico e Universale è un beneficio economico mensile erogato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) alle famiglie con figli a carico. È definito “unico” perché ha unificato e sostituito diverse precedenti prestazioni familiari, come:

Conto e carta

difficile da pignorare

 

  • Assegni familiari
  • Detrazioni fiscali per figli a carico
  • Bonus bebè
  • Bonus mamma domani

È “universale” perché potenzialmente rivolto a tutte le famiglie residenti in Italia con figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (dipendenti, autonomi, disoccupati, ecc.).

 

A chi spetta?

L’Assegno Unico 2025 spetta ai nuclei familiari che rispettano i seguenti requisiti:

  • Essere residenti e domiciliati in Italia e soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito;
  • Avere figli a carico fino che siano:
    • Figli minorenni;
    • Figli maggiorenni, fino al compimento dei 21 anni, che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea, svolgano un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possiedano un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    • Figli con disabilità (a carico) senza limiti di età.
  • Essere cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione Europea, o loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per più di sei mesi, ovvero essere titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca scientifica.

 

Importi Assegno Unico 2025

Gli importi dell’Assegno Unico sono modulati in base a diversi fattori, principalmente:

  • ISEE del nucleo familiare: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è fondamentale per determinare l’ammontare dell’assegno. Minore è l’ISEE, maggiore sarà l’importo dell’Assegno Unico.
  • Numero di figli a carico: l’importo base dell’assegno viene moltiplicato per il numero di figli a carico.
  • Età dei figli: sono previsti importi differenziati per figli minorenni e maggiorenni.
  • Presenza di disabilità: sono previste maggiorazioni per i figli con disabilità.

 

Importi base aggiornati per il 2025

Secondo la Circolare INPS n. 33 del 4 febbraio 2025, gli importi dell’Assegno Unico sono stati rivalutati per il 2025 per tenere conto dell’inflazione. Quanto spetta? Fino a 17.227,33€, si percepisce l’importo massimo, pari a 201€ al mese, più le eventuali maggiorazioni. Con un ISEE di circa 37.000€ l’importo è dimezzato e raggiunge la soglia minima (57,5€) al superamento dei 45.939,56€.

 

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Maggiorazioni Assegno Unico 2025

Oltre agli importi base, sono previste maggiorazioni in diverse situazioni:

  • Per ogni figlio successivo al secondo
  • Per figli con disabilità (in misura variabile a seconda del grado di disabilità)
  • Per madri di età inferiore a 21 anni
tabella assegno unico
La prima parte della tabella dell’Assegno Unico aggiornata al 2025

Come richiedere l’Assegno Unico 2025?

La domanda per l’Assegno Unico può essere presentata online all’INPS attraverso diversi canali:

  • Sito web INPS: accedendo all’area personale con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
  • Patronati: tramite i servizi offerti dai patronati sindacali.
  • Contact Center INPS: chiamando il numero verde INPS, 803164 da rete fissa o 06164164 da rete mobile

Documenti necessari per la richiesta

  • Documento d’identità del richiedente.
  • Codice fiscale del richiedente e dei figli a carico.
  • ISEE in corso di validità del nucleo familiare (se si desidera ottenere l’importo massimo spettante). È comunque possibile presentare domanda anche senza ISEE, ma in questo caso si riceverà l’importo minimo.
  • IBAN per l’accredito dell’assegno.

Quando presentare domanda?

È possibile presentare domanda per l’Assegno Unico in qualsiasi momento dell’anno. Tuttavia, per ottenere l’assegno a partire dal mese di marzo di ogni anno (e non perdere gli arretrati), è consigliabile presentare domanda entro e non oltre il 30 giugno. Per le domande presentate successivamente, l’assegno verrà riconosciuto a partire dal mese successivo a quello di presentazione.

Per i nuovi nati, la domanda va presentata dopo aver ottenuto il codice fiscale, entro 120 giorni dalla nascita.

Modalità e date di pagamento

L’Assegno Unico viene generalmente erogato mensilmente tramite bonifico bancario sull’IBAN indicato nella domanda. Le date di pagamento possono variare, ma generalmente l’INPS effettua i pagamenti entro il giorno 20 del mese.

Assegno Unico e ISEE: perché è importante?

L’ISEE gioca un ruolo cruciale nella determinazione dell’importo dell’Assegno Unico. Presentare un ISEE aggiornato e corretto è fondamentale per ricevere l’importo massimo a cui si ha diritto. Se non si presenta l’ISEE, si riceverà l’importo minimo previsto.

Conclusione

L’Assegno Unico e Universale rappresenta un sostegno economico importante per le famiglie italiane con figli. Grazie alla Circolare INPS n. 33 del 4 febbraio 2025, sono disponibili gli importi aggiornati per il 2025, che tengono conto dell’inflazione e garantiscono un adeguato supporto economico. Si raccomanda di consultare attentamente la circolare INPS e il sito web ufficiale per tutti i dettagli e gli importi precisi.

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Prendiamo ad esempio Gendrey, perché giocatori così li puoi avere a zero come fatto da noi se poi fai degli accordi come riconoscere percentuali future al club che te lo cede ma anche agli intermediari che possono aver favorito la trattativa. Sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione. Poi non dimentichiamo che ci troviamo in una Serie A complicatissima, con di fronte club che investono cifre importanti come Como, Parma e non solo. Non dimentichiamo che si è parlato tanto di fair play finanziario, un tetto che noi ci siamo auto imposti perché è importante per stare in salute come club. Siamo stati criticati perché parliamo del centro sportivo magari dopo una sconfitta. Non dobbiamo farci trascinare dal risultato del momento, un club come il nostro deve convivere con la sconfitta. Non dobbiamo fermarci all’oggi, serve visione a lungo termine. Non so perché il centro sportivo sia stato preso in antipatia da alcuni, io non mi stancherò mai di sottolineare invece l’importanza di alcune cose perché sono sintomo di salute e lungimiranza. Il centro sportivo ti porta meno infortuni, quindi punti. E’ importante e non dobbiamo farci prendere troppo dalle difficoltà del momento”.