Grano duro, continuano a salire i prezzi – Economia e politica

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Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


I mercati internazionali del grano duro pur continuando ad apparire contrastati iniziano a fornire un’indicazione al rialzo dei valori del cereale pastificabile. Assenti le quotazioni del prezzo Fob del Cwad in Saskatchewan a causa del gelo che blocca i porti canadesi nella regione dei grandi laghi, si assiste ad un brusco aumento sul St Lawrence Market di Toronto, dove il prezzo Fob del Cwad guadagna 10 dollari e 11 euro alla tonnellata, dopo aver accusato perdite di minori entità nella settimana precedente.

 

Al contrario negli Usa – dove il prezzo Fob del Northern Durum era salito di ben 20 dollari Usa alla tonnellata la scorsa settimana, ora accusa una perdita di 3 dollari. In più nell’ultima asta in Tunisia si registra un prezzo in dollari allo sbarco maggiore di 5 dollari alla tonnellata rispetto all’asta dello scorso dicembre.

Contabilità

Buste paga

 

 

Una situazione questa cui fanno da corollario noli marittimi in rimbalzo tecnico, un dollaro ancora forte anche se più debole della scorsa settimana, il Future a Chicago che continua se pur lentamente a riguadagnare posizioni.

Le borse merci italiane nell’ultima settimana mettono a segno ancora aumenti importanti a Foggia, Roma, Milano, Altamura e Bologna, ma Bari e Napoli restano stabili. I prezzi all’origine rilevati da Ismea restano positivi, ma aumentano le piazze stabili.

 

Al momento c’è dunque ancora aria di rialzi sul grano duro, ma bisogna continuare a tenere d’occhio i fondamentali: domanda e previsioni sul raccolto 2025.

 

Noli in rimbalzo tecnico

L’Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri – 5 febbraio 2025 – è cresciuto per la quarta sessione consecutiva, risalendo di circa il 2,4% fino ad un massimo da quasi due settimane di 771 punti. Rispetto ad una settimana fa, si tratta di un recupero di appena 45 punti sui 726 raggiunti al ribasso lo scorso 29 gennaio.

 

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Rispetto solo al 15 gennaio scorso, quando l’indice era ancora attestato a 1.063 punti, si registra un calo su tre settimane pari a 292 punti (-27,45%). Un calo importante – pari a 195 punti – si registra anche sul valore di 966 punti espresso l’8 gennaio scorso, quando l’indice Baltic era calato ai minimi da fine luglio 2023. L’indice – al 5 febbraio 2025 – su base annuale perde il 49,12%, mentre il 29 gennaio 2025 perdeva – sempre su base annuale – il 48,03%.

 

L’Indice Panamax, specifico per il trasporto di grano in navi da 60-70mila tonnellate, è aumentato ieri di 87 punti raggiungendo il suo massimo dal 9 gennaio a 988 punti. Per il Panamax si tratta di un recupero netto di ben 237 punti rispetto al 29 gennaio 2025 (+31,56%).

 

Inoltre, una nota di Trading Economics diramata ieri, 5 febbraio 2025, afferma: “Baltic Dry è sceso di 226 punti o del 22,67% dall’inizio del 2025, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity”. E ancora, secondo la medesima fonte “Si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 707,22 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 630,04 tra 12 mesi”. Ovvero previsioni di ulteriori cali sia a breve che a lungo termine, e su target ben più bassi di quelli della scorsa settimana.

Chicago, Future Durum Wheat Index +1,72%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi (ex Dwyoo) alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 4 febbraio 2025 si porta a 666,44 punti, poco più di 6,66 dollari Usa per bushel, in crescita rispetto al 28 gennaio scorso di 11,3 punti (+1,72%), quando si era attestato a 655,14. Il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre scorso, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 41,96 punti (+6,72%).

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 – un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021- l’indice il 4 febbraio porta il recupero a +58,87 punti (+9,69%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 4 febbraio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 5 febbraio 2025, è pari a 234,83 euro alla tonnellata, in crescita di 3,94 euro rispetto alla quotazione del 28 gennaio scorso, valorizzata al cambio del 29 gennaio 2025 a 230,89 euro alla tonnellata.

 

L’incremento del valore in euro – spinto dall’aumento più che consistente delle quotazioni in dollari Usa, si presenta parzialmente neutralizzato da un lieve ribasso delle quotazioni della divisa a stelle e strisce intervenuto tra il 29 gennaio ed il 5 febbraio 2025, che pure resta intorno agli 0,96 euro per dollaro Usa.

 

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

I prezzi Fob in Canada aumentano

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 29 gennaio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati sul biglietto verde e di 308 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così aumenti di 10 dollari alla tonnellata sui contratti legati al biglietto verde e di 11 euro sui contratti in eurovaluta rispetto al 22 gennaio 2025.

 

Ancora in quest’ultima data, si erano registrati cali di 5 dollari e 9 euro rispetto all’8 gennaio 2025. Il balzo in avanti registrato dai prezzi Fob del Cwad su questo mercato ne riporta i valori su livelli uguali (per i contratti in dollari Usa) o comunque molto vicini (per quelli in eurovaluta) a quelli del 18 dicembre 2024.

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 29 gennaio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 29 gennaio 2025 perdono 85 euro alla tonnellata.

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 3 febbraio 2025, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine non è rilevabile per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti nella regione dei grandi laghi canadesi. Con la fine della stagione di spedizione per Thunder Bay, il grano duro canadese è ora limitato ai terminal sul fiume San Lorenzo e sulla costa occidentale fino alla prossima primavera.

 

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

L’ultimo prezzo rilevato è quello del 2 dicembre 2024, quando tale valore si era portato a 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,30 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 25 novembre scorso, quando invece si era verificata una flessione di 0,91 dollari sui 448,07 raggiunti il 18 novembre 2024, a seguito di una fase rialzista caratterizzata da sette settimane consecutive di aumenti a partire dal 23 settembre 2024.

 

Pertanto, la quotazione del 2 dicembre 2024 aveva registrato un incremento di valore sulla quotazione del 23 settembre scorso, pari a 391,29 dollari canadesi, di 57,16 (+14,60%). La quotazione del 2 dicembre 2024, valorizzata al cambio del 4 dicembre, era pari a 304,76 euro alla tonnellata, in aumento di 2,51 euro alla tonnellata su quella del 25 novembre valorizzata al cambio del 27 novembre 2024 a 302,25 euro alla tonnellata. Tale incremento di valore rifletteva sia l’aumento del prezzo Fob del Cwad in dollari canadesi, sia una rivalutazione della divisa nordamericana, pure rimasta intorno a 0,68 euro tra il 27 novembre ed il 4 dicembre 2024.

Prezzo Fob Usa cala fino a 310 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 31 gennaio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna aprile 2025 è di 323 dollari Usa alla tonnellata, in calo di 4 dollari sui 327 dollari Usa alla tonnellata raggiunti solo il 24 gennaio scorso a seguito di un aumento di 20 dollari sulle precedenti quotazioni di 307 che si erano tenute stabili tra il 6 dicembre 2024 ed il 17 gennaio 2025.

 

La quotazione del 31 gennaio 2025 del Northern Durum, valorizzata al cambio del 5 febbraio 2025, è pari a 309,96 euro alla tonnellata, in calo di 3,76 euro sulla quotazione del 24 gennaio valorizzata al cambio del 29 gennaio 2025 a 313,72 euro alla tonnellata. In questo caso, la diminuzione delle quotazioni in dollari è amplificata dalla lieve svalutazione del dollaro Usa sull’eurovaluta.

 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Canada, prezzi all’ingrosso in aumento

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 3 febbraio 2025 sulla piazza di Rosetown – dove si trova l’ascensore di riferimento del mercato all’esportazione – il prezzo di acquisto all’ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 367,44 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di ben 55,12 dollari canadesi sulle quotazioni del 20 gennaio scorso, attestate a 312,32. L’aumento porta il valore all’ingrosso all’esportazione del Cwad di 18,37 dollari canadesi sopra i 349,07 raggiunti il 12 novembre 2024, nel corso degli aumenti del grano duro tipici di quel mese.

 

In ogni caso, il prezzo all’ingrosso del Cwad dal 1° ottobre scorso, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato fino al 3 febbraio 2025 ben 73,12 dollari canadesi alla tonnellata (+24,84%).

Il 3 febbraio scorso, per effetto della chiusura per ghiaccio dei porti della regione dei grandi laghi, non sono stati calcolati i corrispettivi export basis. L’ultima rilevazione dei costi di trasporto dagli elevatori canadesi ai porti dei grandi laghi risale infatti al 2 dicembre scorso, quando erano stati fissati in 118,76 dollari canadesi, in ulteriore aumento di 2,30 dollari sui 116,46 registrati solo il 25 novembre, quando si era verificato un ulteriore aumento di 8,28 dollari sui 108,18 dollari canadesi del 18 novembre 2024.

Canada, prezzi all’origine contrastati

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 3 febbraio 2025 è di 320,78 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,03 sui 317,75 dollari canadesi registrati lo scorso 20 gennaio.

 

Anche con questo valore, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 31,70 dollari (+10,96%). È da tenere presente che il 3 settembre scorso, per la prima volta dallo scorso maggio, si interrompe la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 66,22 dollari (-17,12%).

Microcredito

per le aziende

 

Infine, il 3 febbraio 2025 nei quatto territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite – a maggio 2025 – risulta essere di 321,75 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 1,32 sui 323,07 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 20 gennaio 2025.

 

Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto scorso all’indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 3 febbraio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 32,12 dollari (+11,09%).

Grano duro canadese, l’export accelera

Secondo il rapporto del 3 febbraio 2025 della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan “Le esportazioni canadesi di grano duro nella venticinquesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 sono state consistenti e pari a 179mila tonnellate. Il totale della stagione di 2,7 milioni di tonnellate è l’80% in più rispetto alla campagna commerciale 2023-2024″.

 

Tunisia, prezzi d’asta in aumento

Gli analisti della Commissione inoltre rilevano: “La Tunisia ha acquistato 100mila tonnellate di grano duro da febbraio ad aprile per 340,28-349,89 dollari Usa alla tonnellata (prezzo Cif). Si tratta di circa 5 dollari Usa alla tonnellata in più rispetto a quanto pagato dalla Tunisia nell’ultima gara del 19 dicembre 2024. Calcoliamo che valga circa 9,50 dollari canadesi per bushel all’elevatore in Saskatchewan. Si tratta di circa 30 centesimi in più rispetto a quanto abbiamo calcolato nell’ultima gara”.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri – 5 febbraio 2025 – ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 337 euro alla tonnellata sui minimi ed a 342 euro sui massimi, in aumento di altri 5 euro sulla precedente seduta del 29 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di altri 7 euro alla tonnellata sull’ancor precedente seduta del 23 gennaio, quando si era registrato un ulteriore aumento di 5 euro sul 15 gennaio 2025. Dall’8 gennaio al 5 febbraio 2025, il prezzo del cereale pastificabile sulla piazza di Foggia è cresciuto di 20 euro alla tonnellata.

 

Dal 18 settembre 2024, quando le quotazioni di questo cereale a Foggia stazionavano su valori di 310-315 euro, al 5 febbraio 2025 si rileva un recupero complessivo delle quotazioni pari a 27 euro alla tonnellata. In pratica le quotazioni di ieri del frumento duro fino a Foggia uguagliano quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, proprio sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 13 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 15 gennaio 2025 perdite per 108 euro alla tonnellata.

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri – 5 febbraio 2025 – ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 29 gennaio scorso, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro sull’ancor precedente seduta del 22 gennaio scorso, quando si era registrato un altro aumento di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 15 gennaio 2025.

 

Dall’8 gennaio al 5 febbraio 2025, il frumento duro fino sulla piazza di Roma è aumentato così di 13 euro alla tonnellata.

Tra il 3 luglio 2024 e il 5 febbraio 2025, il frumento duro fino nazionale ha comunque lasciato sul terreno 2 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 293-298 euro.

 

Mentre sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 19 euro alla tonnellata sui minimi e di 24 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 5 febbraio 2025 perdite pari a 112 euro alla tonnellata sui minimi e a 117 euro sui massimi.

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 4 febbraio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di 20 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio scorso, quando si era verificato un primo aumento di 5 euro alla tonnellata sui valori registrati il 15 gennaio scorso, quando si era registrato un altro aumento di 5 euro alla tonnellata sul 7 gennaio 2025. In pratica, da fine dicembre 2024 al 4 febbraio 2025, sulla piazza di Napoli il frumento duro fino è aumentato di ben 30 euro alla tonnellata.

 

Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, quando quotava 360-365 euro alla tonnellata, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi guadagnato 10 euro alla tonnellata. Rispetto all’ultima quotazione del grano duro fino nazionale – mietitura 2023 – dell’11 giugno 2024 si rilevano pertanto prezzi maggiori di 20 euro sia sui minimi che sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell’11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 4 febbraio 2025 perdite pari a 90 euro sui minimi e 105 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 4 febbraio 2025 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale. Il cereale pastificabile nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, è stato fissato a 332 euro alla tonnellata sui minimi ed a 337 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di 6 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio, quando si era registrato un primo incremento di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 14 gennaio 2025. Il frumento duro fino sulla piazza di Bari tra il 7 gennaio ed il 4 febbraio 2025 ha visto un incremento di valore pari a 14 euro alla tonnellata.

 

Al 4 di febbraio l’incremento complessivo delle quotazioni è di 22 euro alla tonnellata rispetto ai valori di 310-315 euro, che si erano mantenuti stabili dal 30 luglio al 17 settembre 2024. Dalla seduta di esordio del 25 giugno – con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata – al 28 gennaio 2025 sono stati invece bruciati 13 euro alla tonnellata di valore.

E sull’ultima quotazione della mietitura 2023 – quella del 28 maggio 2024 – quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 17 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 28 gennaio 2025 perdite pari a 113 euro.

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 4 febbraio non è stato quotato. L’ultima valutazione – risalente alla seduta del 12 novembre 2024 – è di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi, quando si era verificato un ulteriore drastico calo di ben 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 novembre 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 – che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata – erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 4 febbraio 2025 non è stato quotato. L’ultima quotazione è della precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando questo frumento è stato fissato a 328 euro alla tonnellata sui minimi e 338 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio scorso, quando aveva subìto un altro aumento di 3 euro alla tonnellata sul 14 gennaio, quando aveva guadagnato altri 5 euro alla tonnellata. Dal 7 al 28 gennaio 2025, il frumento duro iberico sulla piazza di Bari è aumentato di 13 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L’Associazione Granaria di Milano il 4 febbraio 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 333 euro alla tonnellata sui minimi e 343 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio scorso, quando si era rilevato un ulteriore aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 14 gennaio 2024. Tali prezzi risultano in calo di 12 euro sull’ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 4 febbraio 2025 perdite pari a 82 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 gennaio scorso, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro sulla seduta del 14 gennaio 2025. Tali prezzi risultano in calo di 17 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 4 febbraio 2025 pari a 85 euro alla tonnellata.

 

Il 4 febbraio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 326 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata solo sui valori massimi della precedente seduta del 28 gennaio scorso, quando invece si era registrata stabilità sul 21 gennaio, quando invece si erano registrati aumenti di 4 euro solo sui minimi sulla seduta del 14 gennaio 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 74 euro alla tonnellata sui minimi e 85 euro sui massimi.

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano – quotati il 4 febbraio a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 385 euro sui massimi – risultano stabili sulle precedenti sedute dal 17 settembre 2024 in avanti, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 10 settembre 2024. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 31 gennaio 2025 è stato compilato l’ultimo listino a cura dall’Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 340 euro alla tonnellata sui minimi e a 345 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 gennaio scorso, quando si era verificato un aumento di 9 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 17 gennaio scorso, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro alla tonnellata sul 10 gennaio 2025.

Il frumento duro fino nazionale sulla piazza di Altamura, tra fine dicembre 2024 ed il 31 gennaio 2025 è aumentato di ben 19 euro alla tonnellata.

 

Dal 13 settembre 2024, quando il frumento duro fino quotava 315-320 euro alla tonnellata, al 31 gennaio 2025 si registra un aumento complessivo di 25 euro alla tonnellata. Dal 21 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è comunque calato di 7 euro alla tonnellata.

E si registra un deprezzamento di 10 euro alla tonnellata rispetto all’ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 31 gennaio 2025 pari a 115 euro alla tonnellata.

 

Il 31 gennaio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta per la dodicesima seduta consecutiva non quotato. L’ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell’11 ottobre 2024.

 

Dal 20 settembre 2024, quando quotava 374-377 euro alla tonnellata, questo cereale aveva guadagnato complessivamente 33 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l’ultimo listino il 30 gennaio 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale – provenienza Nord – qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 325 euro alla tonnellata sui minimi e 330 sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 23 gennaio 2025, quando si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del del 16 gennaio scorso, quando si era rilevato un ulteriore aumento di 4 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 gennaio 2025.

Tra il 9 ed il 30 gennaio il frumento duro fino sulla piazza di Bologna guadagna così 10 euro alla tonnellata.
I valori del 30 gennaio 2025 risultano in calo di 10 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 gennaio 2025 pari a 95 euro alla tonnellata.

Prezzi all’origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 5 febbraio 2025

I prezzi medi all’origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 27 gennaio ed il 3 febbraio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 5 febbraio 2025, danno 7 piazze in aumento su 13 rilevate, 6 stabili e nessuna in calo. Ma lo scorso 29 gennaio si erano palesate ben 9 piazze in aumento su 13 rilevate, una piazza stabile e 3 in calo.

 

I rialzi nelle borse merci continuano ad avere un effetto di trascinamento sui valori all’origine soprattutto nel Sud Italia, con l’eccezione di Matera, che resta stabile. La stabilità si conferma nelle piazze umbro marchigiane e si allunga sulle piazze di Ferrara e Grosseto. L’aumento relativo più importante si registra a Napoli (+5,7%), dove il frumento duro fino perviene il 28 gennaio 2025 ad un prezzo medio di 372,50 euro alla tonnellata

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all’origine del grano duro fino riportati da Ismea il 5 febbraio 2025 
(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l’ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell’Associazione Granaria per l’Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 5 febbraio 2025, con la quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 314 euro alla tonnellata sui minimi e 319 euro sui massimi, in aumento di 2 euro sul 29 gennaio scorso, ma cresciuti di 9 euro sul 15 gennaio 2025.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l’articolo del 30 gennaio 2025.

 

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