“La nostra Mina Settembre piace perché il pubblico aspetta il lieto fine”

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Ascolti super per la terza stagione di Mina Settembre. Non è scontato continuare a mantenere alto i numeri degli spettatori ma fatto sta riesce, ancora una volta, a essere una calamita per loro affezionati non solo a Mina alias Serena Rossi ma anche per gli storici componenti del cast come Giuseppe Zeno e Marisa Laurito. la vera novità di questa nuova stagione sono i giovani nuovi protagonisti: Chiara Russo, Erasmo Genzini e Ludovica Nasti, nella serie già durante la seconda stagione. Loro hanno portato una ventata di freschezza conquistando i ragazzi che seguono la fiction, che quest’anno molte delle tematiche che affronta sono legate al mondo giovanile. Ecco proprio grazie ai giovani, Mina Settembre 3 è nata all’insegna del rilancio. Un rilancio che è stato possibile grazie alle new entry dove senza dubbio lascia il segno Chiara Russo con la sua esplosiva Fiore, la nuova assistente sociale del consultorio al Rione Sanità.

Quando appare per la prima volta travolge con la sua simpatia. In pratica, è una Bridget Jones palermitana trapiantata a Napoli alle prese con le difficoltà di aver cambiato città e con i suoi guai d’amore. Il personaggio di Fiore è centrale in questo terzo capitolo: dolce, energica e con una parlantina irresistibile. Mina vede in lei una giovane sé stessa a cui insegnare i segreti del mestiere e decide di prenderla sotto la sua ala, mettendola subito alla prova. Fiore saprà dimostrarsi all’altezza nel sostenere la vita da assistente sociale o si lascerà tentare dalla sicurezza che le offre il lavoro da ricercatrice? Dopo aver studiato a Trieste, si è trasferita a Napoli con un obiettivo, riconquistare il suo ex. Tuttavia, il destino sembra pronto a offrirle un’alternativa inaspettata, Jonathan Armaturo (Erasmo Genzini).

Da Il paradiso delle signore alla Napoli di Mina Settembre

“Si cercano di trattare degli argomenti molto delicati con autenticità, quello che secondo me aspetta il pubblico è il lieto fine perché fa bene immaginare che tutto possa andare per il meglio e avere una speranza che magari spesso per tanti motivi si perde di vista” spiega Chiara Russo a NapoliToday.it.

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Ha 30 anni ma ha già preso parte a produzioni importanti come la commedia L’ora legale accanto a Ficarra e Picone, I fantastici 5 con Raoul Bova ma la vera occasione arriva con il ruolo di Maria ne Il paradiso delle signore Daily la fiction ambientata negli anni ’60 che da anni guida i pomeriggi di Raiuno.

Se Il paradiso delle signore è stata una palestra importante che l’ha fatta notare, essere Fiore in Mina Settembre l’ha imposta facendola conoscere dal grande pubblico, considerandola una nuova beniamina dei fedelissimi della serie tv diretta da Tiziana Aristarco ispirata ai romanzi di Maurizio de Giovanni.

“Sono grata a Il Paradiso delle Signore ed è stato importante uscire da lì per interpretare Fiore che è un personaggio totalmente diverso da Maria. Alla fine un attore cerca sempre di sperimentare cose totalmente diverse. Spero che man mano si possano presentare sul mio percorso sfide sempre nuove, le accetterò con filo di paura” afferma Chiara Russo.

Come la sua Fiore è un po’ ansiosa come racconta durante la nostra intervista. Si imbarazza quando le si fanno i complimenti che accoglie con sorrisi luminosi.

Fin dalla lettura del copione si è commossa e divertita con Fiore, che si è aderente alla linea di commedia presente in Mina Settembre. Fa ridere quando parla a raffica per nascondere il suo nervosismo e quando corre qua e là per le strade di Napoli insieme a Mina indossando le sue gonnelline e il giubbotto di pelle nera ideati dalla costumista Rossella Aprea contribuendo a rendere il suo personaggio ancora più particolare.

“È divertente anche seguirla nel suo modo goffo di affrontare certe cose. Già in fase di lettura ero tanto entusiasta di interpretare questo personaggio e non vedevo l’ora di farlo concretamente, anche dare un volto ai ragazzi, a Jonathan e Andrea perché inizialmente non erano stati scelti, quindi non vedevo l’ora di conoscerli e interagire con loro per costruire anche delle scene che potessero essere anche divertenti” dice l’attrice.

A differenza della sua Fiore, indecisa tra l’essere l’erede di Mina al consultorio o intraprendere carriera da ricercatrice all’università, lei ha sempre avuto le idee chiare nel voler fare l’attrice nonostante le difficoltà: “Il mestiere dell’attore è complicatissimo. È un mestiere anche di attese, di no e quindi non è facile se non hai una solidità interiore che ti permette di alzarti e continuare a combattere Quindi è importante la convinzione però accettare anche i dubbi, che arrivano a qualsiasi età, perché sono quelli che in realtà ti permettono poi di essere ancora più sicuro perché nel momento in cui rispondi a quei dubbi o li metti a tacere sei ancora più convinto”.

Il rapporto con i senior della serie

In questa stagione c’è anche il rapporto con i mentori, appunto, per Fiore, Mina è un mentore. Il rapporto con i decani della serie, tra loro molti attori anche con percorsi teatrali importanti, ha aiutato durante la lavorazione, ma anche a delineare maggiormente il suo percorso d’attrice: “Fiore pende dalle labbra di Mina, crede che sia la migliore assistente sociale mai esistita sulla faccia della terra. Sul set non è andata diversamente. Ho incontrato Nando Paone, Marisa Laurito, Rosalia Porcaro che sono delle persone meravigliose, ogni volta che recitavano o improvvisavano qualcosa di comico per me era proprio ‘WOW!’ È stato bello lavorare accanto a queste persone. Chi vuole imparare cerca di rubare il più possibile. Anche Mina per me è stato un posto dove ho cercato di imparare il più possibile”.

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Per Chiara Russo, però, determinante è stato il lavoro fatto fianco a fianco a Serena Rossi: “Serena è un’attrice fantastica. Prima di tutto, è una persona seria e quindi questa serietà la porta anche nel lavoro. Fa questo mestiere con un amore infinito, immenso. È preparata, si discute sempre sulla scena, sui dialoghi, critiche costruttive che si fanno sul set aiutano tanto anche a crescere e ad aprirti anche nuovi cassettini.”

Una palermitana a Napoli

“Ho solo ricordi positivi di Napoli. Ci ritornerei volentieri a lavorare. È stato divertentissimo. Adoro la napoletanità che si ritrova anche nella gente, nei loro gesti, nel loro modo di parlare. Mi fanno tanto ridere e poi adoro la cadenza napoletana tantissimo” racconta Chiara Russo, del resto, per una ragazza cresciuta a Palermo non arduo ambientarsi a Napoli durante i mesi in cui si è trasferita per le riprese di Mina Settembre.

“Io da palermitana non guardo in modo negativo i cliché penso che rivelino sempre un minimo di verità. Chiaramente, girare a Napoli in esterna non era sempre facilissimo, perché comunque Napoli è una città una città in cui c’è tanto traffico, come sarebbe stato complicato in qualsiasi grande città in cui c’è tanta gente. Ma in quei mesi vivere in una città in cui c’è il mare non ha prezzo. Io ormai vivo a Roma da molto tempo e la cosa che mi manca di più è il mare per cui stare cui stare del tempo qui, e averlo a due passi era prezioso”.

Quando chiediamo a Chiara di cosa non può più fare a meno di Napoli svela che è la pizza: “Dopo averla mangiata a Napoli, non riesco più a mangiarla altrove. La pizza napoletana non c’è da nessuna parte. Ho dovuto lottare per trattenermi per non mangiarla sia a pranzo che a cena. Per non parlare dei taralli napoletani. Una dipendenza. Una volta è successo che sul set ho detto che non li avevo mai assaggiati. Non l’avessi mai detto. Due minuti dopo è arrivato un vassoio con questi taralli profumatissimi e buonissimi”.



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