Pagamento imposte 2025: le nuove regole

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Il versamento delle imposte può rivelarsi un’operazione complessa, soprattutto per i contribuenti in una situazione di difficoltà economica. Esistono però delle novità per il pagamento delle imposte nel 2025, con alcuni importanti aggiornamenti per quanto riguarda le procedure di riscossione e gli adempimenti fiscali che possono aiutare a corrispondere quanto dovuto al fisco.

In particolare, da quest’anno sono state introdotte delle nuove regole di pagamento delle imposte e degli interessi, tra cui la possibilità di rateizzare le somme iscritte a ruolo, maggiore tempo a disposizione per pagare gli avvisi bonari e la riduzione degli interessi legali. Ecco nel dettaglio tutto quello che bisogna sapere sul pagamento delle imposte nel 2025, anche riguardo le nuove scadenze, le modalità di pagamento e le sanzioni previste dalla legge.

Rateizzazione delle somme iscritte a ruolo: cosa cambia nel 2025

Come previsto dal Decreto Legislativo n. 110/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 184 del 7 agosto 2024, che ha modificato l’articolo 19 del DPR 602/1973, dal 1° gennaio 2025 l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può autorizzare la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo su semplice richiesta del contribuente, basta dichiarare di trovarsi in una situazione oggettiva e temporanea di difficoltà economico-finanziaria.

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La possibilità di ripartizione viene concessa per il pagamento degli avvisi di accertamento esecutivi, delle cartelle di pagamento e degli atti di recupero. Questa misura vale per l’anno in corso e per tutto il 2026, tuttavia solo per il pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un importo massimo di 120.000 euro per ciascuna dilazione richiesta dal contribuente. La ripartizione può avvenire in un massimo di 84 rate mensili.

Il numero massimo di rate concedibili dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione rimarrà pari a 84 rate mensili anche per il 2026. Per gli anni 2027 e 2028, invece, sarà possibile ottenere una rateizzazione più lunga, arrivando fino a un massimo di 96 rate mensili per entrambe le annualità. Per quanto riguarda le richieste di dilazione di pagamento delle somme iscritte a ruolo presentate a partire dal 1° gennaio 2029, in questo caso sarà possibile usufruire di una ripartizione fino a 108 rate mensili.  

Tuttavia, come stabilito dal Decreto Legislativo, se il contribuente documenta la situazione di difficoltà economico-finanziaria temporanea e obiettiva può beneficiare di una rateizzazione più estesa. In questa circostanza possono essere concesse:

  • da 85 a 120 rate mensili per le domande presentate negli anni 2025 e 2026;
  • da 97 a 120 rate mensili per le richieste relative agli anni 2027 e 2028;
  • da 109 a 120 rate mensili per quelle presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.

Per le somme oltre 120.000 euro, invece, è necessario inviare comunque la richiesta e la relativa documentazione per attestare la temporanea e oggettiva situazione di difficoltà economico-finanziaria, con la possibilità di ottenere una dilazione fino a 120 rate mensili a prescindere dalla data di presentazione della domanda se in possesso dei requisiti.

Per la valutazione delle richieste, in particolare la sussistenza della condizione di temporanea di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, vengono presi in considerazione i seguenti indicatori:

  • ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali che aderiscono a regimi fiscali semplificati;
  • Indice Alfa e Indice di Liquidità per gli altri soggetti diversi dai titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati e persone fisiche;
  • Indice Beta per i condomini.

I modelli per l’invio delle richieste di rateizzazione sono scaricabili online sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (agenziaentrateriscossione.gov.it). Per le domande di rateizzazione delle imposte del 2024 presentate fino al 31 dicembre scorso, invece, valgono le regole previste dal DPR n. 602/1973, in quanto non si applicano le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo n. 110/2024.

Le novità nel 2025 per il pagamento degli avvisi bonari

Tra le novità di quest’anno ci sono anche nuove regole per il pagamento delle imposte nel 2025 relative agli avvisi bonari, ossia le comunicazioni di irregolarità che permettono di avvalersi dell’applicazione di sanzioni in forma ridotta attraverso il ravvedimento operoso. Dal 1° gennaio 2025 è possibile usufruire di più tempo per il pagamento degli avvisi bonari, in quanto la somma dovuta può essere corrisposta entro 60 giorni e non più entro 30 giorni.

Bisogna però fare attenzione alla data in cui l’atto è stato elaborato. Se la comunicazione è stata elaborata entro il 31 dicembre 2024 è necessario provvedere al pagamento entro 30 giorni, anche se la notifica è avvenuta nel 2025. Al contrario, è possibile beneficiare di 60 giorni di tempo per il pagamento solo se l’atto è stato elaborato nel 2025. Questo lasso di tempo è garantito anche in caso di richiesta di rateizzazione.

Contabilità

Buste paga

 

Per quanto riguarda invece le sanzioni, mentre viene applicato sempre un tasso di interesse del 3,5%, rimasto inalterato rispetto a quello previsto per gli avvisi bonari elaborati prima del 2025, dal 1° settembre 2024 sulle irregolarità riscontrate in merito ai controlli automatici, alle imposte sui redditi e all’IVA è possibile usufruire di una sanzione ridotta dal 30% al 25%.

Dal 1° gennaio 2025 si riducono gli interessi legali

Un’ulteriore novità riguarda la riduzione degli interessi legali dal 2,5% al 2% a partire dal 1° gennaio 2025, come previsto dal Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2024. Gli interessi legali sono quelli che rappresentano in sostanza il costo del denaro, ossia degli interessi dovuti per legge, complementari al capitale, che maturano su base quotidiana. Sono disciplinati dall’articolo 1284 del Codice Civile.

La modifica dell’interesse legale ha effetti anche sul ravvedimento operoso, ovvero l’opportunità concessa al contribuente di rimediare a omissioni ed errori sui versamenti delle imposte e nel calcolo dell’imponibile delle dichiarazione dei redditi. Poiché sulle imposte dovute vengono applicate le sanzioni in forma ridotta e gli interessi legali, dal 1° gennaio 2025 è possibile beneficiare di sanzioni più basse in funzione della diminuzione dell’interesse legale che incide sugli interessi moratori.

Le scadenze fiscali del 2025: le date principali da segnare

Per evitare di incorrere in sanzioni e altri provvedimenti è importante effettuare i pagamenti delle imposte entro i termini di legge. Ecco un breve riepilogo delle principali scadenze fiscali nel 2025;

  • 16 gennaio 2025 secondo acconto Irpef per le persone fisiche titolari di partita IVA con compensi e ricavi fino a 170.000 euro (è possibile richiedere la ripartizione in 5 rate mensili di pari importo da versare il 16 di ogni mese);
  • 16 marzo 2025 Certificazione Unica, con la trasmissione all’Agenzia delle Entrate in via telematica dei sostituti d’imposta relativi al 2024 per redditi da lavoro dipendente, redditi da lavoro autonomo e altri redditi;
  • 30 aprile 2025 dichiarazione annuale IVA, con la possibilità di presentare la dichiarazione entro 90 giorni dalla scadenza con l’applicazione di sanzioni;
  • 31 luglio 2025 adesione al concordato preventivo biennale, istituito per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi e riservato ai contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni che applicano gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità);
  • 31 ottobre 2025 dichiarazione dei redditi IRAP, con la possibilità di presentare la dichiarazione dal 15 aprile 2025;
  • 29 dicembre 2025 acconto IVA, ad eccezione dei contribuenti che non hanno realizzato operazioni soggette al pagamento dell’IVA, hanno cessato l’attività entro il 30 novembre o hanno maturato un credito d’imposta.

Domande Frequenti

Quando si pagano le tasse nel 2025?

Le tasse nel 2025 si pagano secondo una serie di scadenze fiscali, che iniziano il 16 gennaio con il secondo acconto IRPEF e finiscono il 29 dicembre 2025 con l’acconto IVA per l’anno 2025.

Quando si paga il saldo delle imposte?

Il pagamento a saldo e il primo acconto IRES va effettuato entro l’ultimo giorno del sesto mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, altrimenti entro il trentesimo giorno successivo con l’applicazione di una maggiorazione.





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