PLAI Demo Day: il debutto delle prime startup dell’acceleratore Mondadori

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Il programma di accelerazione del Gruppo Mondadori sforna le prime 10 startup partecipanti al primo batch. E si prepara a lanciare il secondo.

L’intelligenza artificiale sta trasformando il settore editoriale: influenzando sia la produzione, che la distribuzione dei contenuti. L’AI sta modificando il modo in cui gli editori lavorano per la creazione di libri, notizie, contenuti: è di fatto una nuova, seconda, rivoluzione dopo quella che gli editori avevano già affrontato con l’avvento del World Wide Web. E, come già avvenuto in quel momento storico, anche questa evoluzione porta con sé sfide significative. 

Gruppo Mondadori ha scelto di muoversi in modo proattivo per affrontare questa nuova sfida: le previsioni del settore indicano il rischio, nei prossimi anni, di una contrazione di questo mercato se non si incorporeranno le nuove tecnologie nella filiera. A ogni sfida corrisponde un’opportunità: e questo tipo di opportunità è a disposizione di piccoli e grandi editori, che anche grazie all’intelligenza artificiale possono immaginare di trasformare il proprio modello di business per integrare le piattaforme digitali e raggiungere i lettori ovunque si trovino.

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PLAI, il programma di accelerazione nato meno di un anno fa, è stato immaginato proprio in questa ottica: “PLAI ci permette di avere degli insight, ci permette di avere informazioni di prima mano sulle nuove tecnologie. Vogliamo che PLAI sia il luogo dove si possa discutere e immaginare quale sarà il futuro dell’intelligenza artificiale” ha spiegato Stefano Argiolas, CEO di PLAI, durante il primo demo day organizzato per presentare le startup che hanno partecipato al primo batch del programma. 

Chi sono le startup del primo PLAI Demo Day

Sono state oltre 500 le candidature ricevute a partire da maggio del 2024: la maggior parte provenienti dall’Italia, ma non sono mancate le startup statunitensi e britanniche che si sono proposte per entrare in questo primo ciclo di accelerazione. 10 di queste sono state selezionate per partecipare: 9 sono italiane, una viene dal Regno Unito. E a Milano si sono presentate al pubblico dopo un programma intensivo, durato 4 mesi, che le ha viste impegnate in oltre 100 ore di formazione, 20 masterclass, 25 workshop, opportunità di confronto 1:1 con coach e champion (così li chiama la stessa PLAI) dell’industria di riferimento. I partner di PLAI sono: Startupbootcamp, I3P, Amazon Web Services (AWS), Fastweb, GroupM, PwC Italia, Codemotion, Datapizza, IFAB e StartupItalia.

Ma vediamo quali sono le startup che hanno concluso il primo ciclo di accelerazione, in rigoroso ordine alfabetico.

AD cube
AD cube è una piattaforma avanzata di gestione delle campagne pubblicitarie, progettata per ottimizzare il ritorno sugli investimenti (ROI) delle aziende attraverso un ecosistema basato sull’intelligenza artificiale. La suite integra diversi strumenti di automazione e analisi predittiva, consentendo l’allocazione dinamica del budget su piattaforme come Google, Meta, TikTok e Amazon. Grazie a un motore di apprendimento automatico, AD cube identifica le strategie di marketing più performanti, adattando in tempo reale le campagne pubblicitarie in base a parametri di engagement e conversione. L’obiettivo è massimizzare l’efficacia delle inserzioni, migliorando la precisione del targeting e l’efficienza del budget pubblicitario.

Ahilab
Ahilab è una piattaforma di monetizzazione per applicazioni basate sull’intelligenza artificiale generativa. La soluzione consente agli sviluppatori di integrare annunci pubblicitari nativi all’interno di applicazioni AI, creando nuove opportunità di revenue senza impattare sull’esperienza utente. La piattaforma utilizza modelli di machine learning per analizzare il comportamento degli utenti e ottimizzare la personalizzazione delle inserzioni. Questo approccio permette agli inserzionisti di raggiungere con precisione il pubblico target, mentre gli sviluppatori possono massimizzare il valore economico dei loro prodotti AI senza ricorrere a modelli di monetizzazione più invasivi.

AidaMask
AidaMask è una soluzione per la protezione e la de-identificazione dei dati in un contesto di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa. La piattaforma fornisce un’infrastruttura sicura basata su API per anonimizzare i dati sensibili, garantendo la conformità alle normative sulla privacy (come GDPR e CCPA) senza compromettere la qualità analitica delle informazioni. Disponibile sia in cloud che on-premise, AidaMask adotta un modello zero-trust, riducendo i rischi di esposizione dei dati nelle operazioni di elaborazione.

Equal Education
Equal Education è una piattaforma che mira a democratizzare l’accesso all’educazione e a personalizzare i percorsi di apprendimento. Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, la piattaforma analizza le capacità degli studenti e propone esercizi e materiali didattici su misura, riducendo il divario educativo e supportando una didattica inclusiva. Il focus principale è sull’insegnamento della matematica, trasformando problemi ed esercizi in esperienze interattive che favoriscono il coinvolgimento degli studenti. L’integrazione di strumenti analitici avanzati consente agli insegnanti di monitorare i progressi e adattare l’insegnamento alle esigenze individuali.

iStory
iStory cambia l’esperienza della lettura per bambini e famiglie attraverso un approccio che combina libri fisici con contenuti digitali interattivi. Utilizzando l’intelligenza artificiale, la piattaforma è in grado di adattare la narrazione alle preferenze e al livello di comprensione del lettore, creando un’esperienza su misura. L’obiettivo è incentivare l’interesse per la lettura e promuovere un uso positivo della tecnologia nell’infanzia. Inoltre, iStory introduce elementi di gamification per rafforzare la comprensione del testo e migliorare le abilità cognitive nei bambini. In occasione del Demo Day, sono stati annunciati i primi due libri pubblicati da iStory.

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Olivia
Olivia è una piattaforma di business intelligence che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare le performance aziendali, con particolare attenzione al settore alimentare. Attraverso modelli predittivi, Olivia analizza dati sulle vendite, i costi operativi e i trend di mercato per fornire insight strategici. Il sistema è in grado di ottimizzare la gestione della supply chain, prevedere la domanda e migliorare l’efficienza nella pianificazione delle risorse. Riducendo gli sprechi e massimizzando la redditività. Una sperimentazione è già avviata con Gruppo Mondadori, per validare al meglio il modello di business.

Paperbox

Paperbox è una piattaforma progettata per individuare precocemente i fattori di rischio legati ai disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) nei bambini. Attraverso strumenti digitali e giochi educativi (il primo realizzato si chiama DINO), Paperbox analizza in modo scientifico e non invasivo le capacità cognitive e attentive degli studenti, fornendo feedback a insegnanti e genitori. L’obiettivo è intervenire tempestivamente per garantire un supporto mirato e personalizzato: la somministrazione dei test può avvenire direttamente in aula, avviando una collaborazione diretta con le scuole.

Pathway
Pathway è una piattaforma educativa che utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare l’apprendimento delle lingue. Il sistema analizza il livello linguistico degli utenti e adatta dinamicamente i contenuti per massimizzare l’efficacia dello studio. Grazie a feedback in tempo reale e percorsi didattici personalizzati, Pathway consente agli studenti di sviluppare competenze linguistiche in modo più efficiente. Il modello di apprendimento adattivo migliora la motivazione e il coinvolgimento.

Similar
Similar sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare e ottimizzare contenuti video in base a parametri di engagement e performance. Attraverso un sistema di analisi semantica, Similar estrae informazioni chiave dai video, generando tag e descrizioni personalizzate per aumentarne la visibilità sui social media e le piattaforme digitali. La tecnologia consente ai creator e ai brand di identificare pattern di successo nei contenuti che diventano virali, ottimizzando le strategie di produzione e distribuzione e cercando di garantire la coerenza nel linguaggio adottato per la comunicazione. 

Stip
Stip è una piattaforma che trasforma la gestione del customer support attraverso l’intelligenza artificiale. Il sistema automatizza la categorizzazione e l’assegnazione dei ticket di assistenza, garantendo risposte più rapide e precise. Grazie all’apprendimento automatico, Stip è in grado di prioritizzare le richieste e ridurre significativamente i tempi di risoluzione, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza cliente. La piattaforma è pensata per scalare, in particolare nelle aziende che gestiscono un elevato volume di richieste. Anche questa tecnologia è in test in alcuni servizi Mondadori.

Il primo Demo Day, in vista del secondo batch

Il programma di accelerazione ha permesso alle startup di affinare le loro soluzioni in quattro aree chiave: Education, Books & Publishing, Retail e New Media & Advertising. L’obiettivo della giornata era anche creare un momento di incontro tra le startup e potenziali investitori, obiettivo ampiamente centrato. Antonio Porro, CEO del Gruppo Mondadori e Presidente di PLAI, ha sottolineato l’impatto dell’iniziativa: “Abbiamo creato PLAI per dare vita a un polo tecnologico d’eccellenza. I risultati ottenuti dalle startup partecipanti confermano il valore del nostro approccio.” L’obiettivo del programma, ha spiegato, non è solo accelerare lo sviluppo tecnologico: ma anche creare sinergie tra mondo accademico, industriale e imprenditoriale per trasformare le idee in realtà di mercato.

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A dimostrazione di ciò, PLAI ha voluto dare vita a un vero e proprio dibattito per fare il punto sullo stato dell’arte dell’ecosistema e sull’impatto sociale che la rivoluzione AI sta già avendo sul nostro Paese. Ci sono molteplici opportunità da cogliere per l’Italia, e ci sono buoni presupposti per farlo (ne hanno parlato: Massimo Beduschi, Presidente e CEO GroupM e Presidente WPP Italy; il già citato Antonio Porro, Amministratore delegato Gruppo Mondadori; Walter Renna, CEO Fastweb + Vodafone; Francesco Ubertini, Presidente CINECA; Fabio Vaccarono, CEO Multiversity). Affinché ciò si traduca in concreta realtà, è necessario tuttavia un gioco di squadra: fondamentale sarà l’impegno dell’ecosistema per la raccolta di capitale e il finanziamento delle nuove imprese (a parlarne sono stati: Paola Bonomo, Vicepresidente Angel for Growth; Francesco Cerruti, Direttore Generale Italian Tech Alliance;  Andrea Di Camillo, Founder e Managing Partner P101; Lisa Di Sevo, Managing Partner e CEO PranaVentures; Alceo Rapagna, CEO Startupbootcamp).

Il successo della prima edizione di PLAI è stato testimoniato tra l’altro dall’ampia partecipazione al Demo Day: un pubblico trasversale, composto da investitori, manager, addetti ai lavori e curiosi. Forte di questo entusiasmo, PLAI è pronta a rilanciare: la seconda call for startup aprirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di individuare e supportare nuove idee ad alto potenziale. Il prossimo batch, in partenza a giugno 2025, punta a consolidare il ruolo di PLAI come hub per l’innovazione AI in Italia.





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