Dopo la proposta di ieri di trasformare Gaza nella nuova Riviera del Medio Oriente, oggi si sono fatti passi in avanti per attuare la ‘rivoluzione del buonsenso’, iniziata con i decreti firmati il giorno dell’insediamento della nuova presidenza americana.
Cancellati fondi per il ‘Green Climate Fund’
L’amministrazione Trump ha cancellato 4 miliardi di dollari di impegni statunitensi pendenti al più grande fondo per il clima del mondo, vanificando un’iniziativa delle Nazioni Unite che aiuta oltre 100 paesi ad adattarsi ad un mondo in rapido cambiamento. “Il governo degli Stati Uniti annulla tutti gli impegni al Green Climate Fund“, ha scritto il segretario di stato americano, Marco Rubio, al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in una nota datata 27 gennaio, parti della quale sono state visionate da Politico.
Smantellato l’ufficio giustizia ambientale
Altra novità riportata dal New York Times: i dipendenti dell’ufficio giustizia ambientale dell’Epa, l’agenzia federale dell’ambiente, verranno messi presto a riposo. La decisione è vista come il primo passo del presidente Donald Trump che aveva già firmato un ordine esecutivo per eliminare tutti i programmi federali di giustizia ambientale, che puntavano a proteggere le comunità di minoranze etniche e di ceti deboli dalle conseguenze dell’inquinamento.
Gli Stati Uniti sarebbero quindi fuori dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dall’accordo globale sulle tasse dell’Ocse e da quello sul clima di Parigi.
Le condizioni per restare nell’Oms
Ma si può sempre trattare. L’amministrazione di Trump, infatti, considera di chiedere una riforma dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), inclusa la nomina di un americano a capo dell’agenzia, come condizione per rimanerne membri. È quanto riferiscono a Reuters due fonti a conoscenza del piano. Il documento, condiviso con i consiglieri del presidente Usa prima del suo insediamento il 20 gennaio, raccomandava che gli Stati Uniti annunciassero rapidamente il loro ritiro dall’Oms e adottassero un “approccio radicalmente nuovo” per trattare con l’agenzia, inclusa la richiesta di un funzionario statunitense come direttore generale quando il mandato di Tedros Adhanom Ghebreyesus terminerà nel 2027.
Se Trump procedesse con il ritiro, l’Oms perderebbe il suo singolo finanziatore più importante entro gennaio 2026. L’amministrazione Trump “continuerà a rivedere i processi attuali e gli enti sanitari per attuare le riforme necessarie”, si è limitato a spiegare il portavoce della Casa Bianca, Kush Desai.
Proseguendo con i cambiamenti, oggi il presidente, commentando la tragedia aerea di Washington del 29 gennaio, dove un elicottero si è scontrato con un volo dell’American Airlines, provocando 67 vittime, ha annunciato anche il cambiamento del sistema delle torri di controllo negli aeroporti. “Spenderemo meno soldi – ha detto – e costruiremo un grande sistema. Come nazione cerchiamo conforto nel sapere che il loro viaggio non è finito nelle fredde acque del Potomac, ma nel caldo abbraccio di un Dio amorevole”.
La commissione per la libertà religiosa: “Riportare Dio nelle nostre vite”
E a proposito di Dio, Trump ha annunciato, sempre oggi, che creerà una nuova commissione per la libertà religiosa. “Dobbiamo riportare – ha aggiunto – la religione” nella vita del Paese. Il presidente degli Stati Uniti nel suo discorso al Campidoglio per la National Prayer Breakfast di questa mattina, ha detto ai legislatori che è necessario concentrarsi sul riportare la religione in tutto il paese. “Dobbiamo riportare la religione. Dobbiamo riportarla molto più forte”, annunciando che creerà un “ufficio della fede” dentro la Casa Bianca e ordinerà alla ministra della Giustizia, Pam Bondi, di guidare una task force con il compito di “sradicare” quello che Trump ha definito il pregiudizio anti-cristiano del governo federale.
Credo davvero che non si possa essere felici senza religione, senza quella fede. Riportiamo la religione. Trump ha riflettuto sul proiettile che lo ha colpito di striscio ad un orecchio in un comizio in Pennsylvania, spiegando che “ha cambiato qualcosa in me”. “Mi sento ancora più forte, credevo in Dio, ma sento molto più fortemente al riguardo. È successo qualcosa”, ha aggiunto, scherzando sul fatto che l’episodio “non ha avuto conseguenze sui miei capelli”.
Il presidente, che è un cristiano non confessionale, ha definito la libertà religiosa “parte del fondamento della vita americana” e ha chiesto di proteggerla con “assoluta devozione”.
Trump e la sua amministrazione si sono però già scontrati con vari leader religiosi. L’ultimo con Mariann Budde il giorno dopo la sua inaugurazione, quando la vescova episcopale di Washington ha chiesto pietà per i membri della comunità Lgbtq+ eper i migranti che si trovano nel paese illegalmente.
Il vicepresidente JD Vance, che è cattolico, si è scontrato invece con i vescovi americani della sua stessa confessione sulle questioni relative all’immigrazione. E molti membri del clero in tutto il paese sono preoccupati per la rimozione delle chiese dall’elenco delle aree sensibili, consentendo alla polizia di condurre raid contro gli immigrazione nei luoghi di culto.
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