Fondo Nuove Competenze 2025: dal 10 febbraio le domande

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Per accedere al contributo Fondo Nuove Competenze (FNC) i datori di lavoro privati, anche a partecipazione pubblica, devono stipulare appositi accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro che prevedano di destinare parte delle ore di lavoro a percorsi di accrescimento delle competenze.

Il Fondo Nuove Competenze finanzia parte del costo orario dei lavoratori che, in coerenza con le intese di rimodulazione sottoscritte tra datori di lavoro e parti sindacali, sono coinvolti nei predetti percorsi formativi.

Finalità principali del Fondo Nuove Competenze

Contabilità

Buste paga

 

Il Fondo Nuove Competenze,  istituito dall’articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è finalizzato ad accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro, nonché a favorire nuova occupazione.

In tale contesto, giova evidenziare che il Fondo Nuove Competenze richiama il decreto 115 del 9 luglio 2024 in punti strategici, evidenziando l’allineamento tra il programma di finanziamento e il quadro normativo per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle competenze in Italia.

Tale legame rafforza la validità e il riconoscimento delle competenze acquisite dai lavoratori attraverso il predetto Fondo.

Fondo nuove competenze 3 – Competenze per le innovazioni

“Il Fondo nuove competenze 3 – Competenze per le innovazioni” è un progetto Europa 27 e rappresenta un’operazione di importanza strategica del Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, cofinanziato dall’Unione europea.

Tale fondo si pone come obiettivo quello di sostenere le aziende italiane nella transizione digitale ed ecologica, promuovendo l’acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori.

Con Decreto direttoriale n. 439 del 5 dicembre 2024 è stato approvato l’avviso finalizzato alla realizzazione degli interventi afferenti al Fondo Nuove Competenze, secondo quanto previsto dal decreto direttoriale 10 ottobre 2024 n. 190584 del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.

In particolare, tale ultimo decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 283 del 3 dicembre 2024, ha stabilito i criteri e le modalità di applicazione e di utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo nuove competenze.

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Il Fondo accompagna i processi di transizione digitale ed ecologica delle imprese, favorisce nuova occupazione e promuove le reti tra imprese. È stato selezionato quale operazione di importanza strategica del Programma nazionale giovani, donne e lavoro in quanto fornisce un contributo fondamentale agli obiettivi del programma, in particolare alla priorità 3 – Nuove competenze per le transizioni digitale e verde.

Tale processo aiuta le imprese ad accrescere le competenze di lavoratrici e lavoratori affinché possano rispondere all’aumento della domanda di digitalizzazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e più in generale di innovazione.

Percorsi formativi

In tal senso, si evidenzia che i percorsi formativi devono essere coerenti con i processi di innovazione organizzativa, di processo e di prodotto che riguardano i seguenti ambiti:

– sistemi tecnologici e digitali

– introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale

– sostenibilità e impatto ambientale

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

– economia circolare

– transizione ecologica

– efficientamento energetico

–  welfare aziendale e benessere organizzativo.

L’Avviso è rivolto a datori di lavoro privati – anche a partecipazione pubblica – che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze del proprio personale.

Giova, da ultimo, precisare che ogni istanza deve essere accompagnata da un progetto formativo dettagliato, che descriva gli obiettivi di apprendimento, la durata e le modalità di erogazione della formazione.

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Risorse finanziarie

Il Programma nazionale giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea, contribuisce con 730 milioni di euro, ripartiti tra Regioni e Province autonome come segue:

  • euro 225.943.198,04 alle Regioni più sviluppate (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto);
  • euro  39.928.825,74 alle Regioni in transizione (Abruzzo, Marche, Umbria);
  • euro 464.127.976,21 alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia)

Oggetto del contributo

Tali risorse sono destinate alle seguenti tipologie di intervento:

  • il 25% a sistemi formativi, cioè i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player;
  • il 25% a filiere formative, cioè i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente in distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica;
  • il 50% a singoli datori di lavoro.

La quota di finanziamento restante, pari a 1 milione di euro, proviene dalle risorse del decreto-legge 152/2021, articolo 10 bis, convertito con modificazioni dalla legge 233/2021, ed è destinata al bonus per le imprese che prevedano la formazione di disoccupati da assumere con contratto stagionale. Queste risorse non sono ripartite tra Regioni né per tipologie di intervento.

Il contributo del Fondo Nuove Competenze è calcolato in base al costo orario dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi e rimborsa parte di questo costo, tenendo conto di diversi fattori, come il tipo di intervento e la tipologia dei destinatari della formazione.

Termini di presentazione della domanda

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per lavori di ristrutturazione

 

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal 10 febbraio 2025 fino al 10 aprile 2025.

Non saranno ammesse istanze pervenute successivamente.



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