Irpef 2025, in quali Regioni si pagano più tasse e dove invece i cittadini risparmiano

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Ogni Regione può scegliere di aumentare o abbassare l’addizionale Irpef che pagano i propri cittadini. Alcune hanno dei rialzi, come Toscana e Liguria, mentre altre delle riduzioni, come il Lazio. Ecco dove ci sono le condizioni migliori in base al reddito.

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A Bolzano si paga pochissimo, in Campania e in Molise parecchio, nel Lazio le imposte sono alte ma più basse rispetto allo scorso anno, mentre Liguria, Toscana e Molise hanno aumentato. Le addizionali regionali Irpef sono un meccanismo con cui le Regioni possono gestire, entro certi limiti, la propria fiscalità: alzare o abbassare le tasse, anche in modo diverse per le varie fasce di reddito, in base alle proprie necessità e scelte politiche. Ecco qual è la situazione delle Regioni italiane oggi, e dove si pagano più tasse.

Cosa sono le addizionali Irpef e come funzionano

Nelle buste paga, nel corso dell’anno, viene tolto ogni mese il pagamento per le addizionali Irpef regionali. Queste non sono uguali in tutta Italia: esiste una percentuale base (l’1,23% del reddito complessivo) fissata dallo Stato, ma ciascuna amministrazione regionale è libera di cambiare la soglia a proprio piacimento, ad esempio per ottenere più soldi da dedicare la sanità o altri servizi. Dato che le Regioni possono fare scelte diverse, ci sono zone in cui le tasse sono più alte e altre dove, invece, sono più basse.

Le addizionali si possono diminuire, magari con detrazioni specifiche, oppure aumentare, fino ad arrivare al massimo: il 3,33% del reddito. Si può anche decidere di fare modifiche diverse in base alle fasce di reddito, ad esempio abbassando l’addizionale per chi guadagna di meno e alzandola per chi ha lo stipendio più alto.

Quali Regioni hanno alzato o abbassato le tasse

Nelle buste paga del 2025, da gennaio a novembre, si pagherà l’addizionale stabilita dalle amministrazioni regionali per il 2024, dato che il meccanismo prevede un pagamento ‘a posteriori’. Come ha ricostruito il Corriere della Sera con il Consiglio nazionale dei commercialisti, almeno quattro Regioni hanno fatto variazioni rispetto all’aliquota base: il Lazio, la Liguria, il Molise e la Toscana. La provincia autonoma di Trento invece ha fatto un cambiamento diverso, alzando da 25mila a 30mila euro la soglia per l’esenzione dal pagamento.

In particolare, il Lazio ha abbassato le addizionali per chi rientra nelle prime due fasce di reddito secondo il vecchio sistema a quattro aliquote, quindi da zero a 28mila euro di reddito. Invece le altre Regioni (Liguria, Molise e Toscana) le hanno alzate per la terza e la quarta fascia di reddito, quindi dai 28mila euro in su.

Dove pagano più Irpef i redditi medio-bassi: la simulazione

Il risultato è che (senza tenere conto delle eventuali detrazioni per figli a carico) la Regione migliore in cui vivere per chi ha un reddito da 10mila euro all’anno è il Lazio, dove le addizionali regionali costano solo 113 euro quest’anno, rispetto ai 123 euro che si pagano nella maggior parte delle altre Regioni. E altrove si supera anche questa soglia. In Emilia-Romagna 133 euro, in Toscana 142 euro, in Piemonte 162 euro. In Abruzzo, Calabria, e Campania si raggiunge quasi il livello più alto con 173 euro, ma il primo posto è del Molise con 203 euro.

Chi guadagna 20mila euro all’anno paga in molti casi l’imposta base di 246 euro (Basilicata, Friuli, Liguria, Sicilia, Veneto), e in nessuna Regione si scende sotto questo livello. L’unica eccezione sono le province di Trento e Bolzano, dove c’è un’esenzione totale. In diverse zone, però, si paga di più. Si va dai 261 euro delle Marche ai 346 euro del Lazio (con Abruzzo e Calabria), i 408 della Campania e i 416 del Molise.

Quali Regioni sono più convenienti per chi guadagna fino a 100mila euro

Situazione simile per un reddito da 40mila euro. A Bolzano si pagano solamente 62 euro, e nelle altre Regioni ci sono forti differenze. In molti casi si parla di 492 euro, l’imposta base. Nel Lazio si sale fino a 884 euro. Due Regioni superato ‘quota mille’: la Campania con 1.028 euro di addizionali e il Molise con 1.030 euro. Qui è significativo il taglio del Lazio, che rispetto al 2024 fa pagare 208 euro all’anno in meno ai contribuenti in questa fascia di reddito.

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Gli ‘sconti’ del Lazio valgono anche per le due ipotesi successive. A 60mila euro di reddito l’addizionale più bassa è ancora a Bolzano (308 euro), l’imposta base vale 738 euro, mentre in Puglia si sale a 929, in Toscana a 1.460, nel Lazio a 1.490 (comunque 268 in meno dell’anno scorso), in Campania a 1.680 e nel Molise a 1.760 euro di Irpef. Infine, per chi guadagna 100mila euro all’anno, il pagamento a Bolzano è di 925 euro. L’addizionale più comune vale 1.230 euro all’anno, ma molte Regioni la superano. Le più alte sono Piemonte e Toscana (2.790 euro), Lazio (2.820 euro), e poi le solite Campania (3.010 euro) e Molise (3.210 euro).





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