Il mercato immobiliare di Napoli è in fermento e in trasformazione. Per capire nel dettaglio cosa sta accadendo al capoluogo campano, quali sono i cambiamenti in atto e quali sono le sfide che si presentano ai professionisti del settore nell’anno in corso, idealista/news ha rivolto qualche domanda a chi opera sul territorio. Ecco cosa ha spiegato Antonio Camporeale, consigliere di Casa È Franchising Spa, sviluppatore nazionale e referente regionale della Campania.
Come è cambiata e come sta cambiando la città di Napoli?
“All’inizio del 2024 c’è stata un po’ di incertezza a causa dell’andamento dei mutui, poi grazie ai tagli della Bce il mercato residenziale ha cominciato a riprendere quota.
Il trend è quindi in ascesa, complice anche il turismo che a Napoli sta facendo da padrone”.
Cosa sta accadendo, in particolare, proprio sul fronte del turismo?
“Abbiamo avuto un incremento esponenziale dei visitatori, che – secondo i dati – sono in continuo aumento. Il problema, di contro, per chi lavora nel mercato residenziale, è la grande diffusione delle case vacanze e dei bed and breakfast.
Paradossalmente, si cercano abitazioni da acquistare come investimento e questo esclude dal mercato delle locazioni le famiglie che non possono accedere a un mutuo e quindi acquistare un immobile.
La diffusione di case vacanze e b&b ha innescato una migrazione verso le periferie o le cittadine un pochino più virtuose, come Portici, Ercolano o San Giorgio a Cremano”.
Quali conseguenze ha, a Napoli, la difficoltà nel trovare immobili in affitto tradizionale?
“A Napoli, la difficoltà nel trovare immobili in locazione spinge le persone a spostarsi nell’immediata provincia. Bisogna considerare che in città, tra Posillipo e Marechiaro i prezzi partono da un minimo di 5.000 euro al mq; mentre nelle zone più periferiche, come San Giovanni a Teduccio o Barra, siamo attorno ai 1.400/1.800 al mq”.
Quali sono le difficoltà a cui va incontro chi vuole comprare casa?
“Abbiamo oggettivamente uno stock molto limitato.
Infatti, la vera sfida del 2025 sarà andare a reperire la materia prima, l’immobile sia in vendita che in locazione”.
Come affrontare questa sfida?
“Da questo punto di vista i portali immobiliari offrono strumenti e dati importanti, che aiutano a capire meglio qual è l’evoluzione del mercato. La sfida si può affrontare e vincere sia con un presidio del territorio fisico, che con un presidio virtuale grazie a tutti gli strumenti a nostra disposizione. È importante essere attrattivi sul mercato per trovare lo stock di immobili necessario e per far sì che chi vuole vendere venda al giusto prezzo”.
Dal suo punto di vista privilegiato, in qualità di operatore del settore, quali sono le richieste e le esigenze di chi cerca casa?
“In seguito al Covid abbiamo avuto un’utenza molto più matura. Dopo aver vissuto il dramma della pandemia con le restrizioni che ha comportato, la casa ha cominciato ad assumere un significato diverso. Non è più solo il posto dove si va a dormire, ma è uno spazio che si deve poter vivere in serenità a 360 gradi”.
Quali sono le principali difficoltà che incontrano i professionisti del settore?
“Napoli, così come tutti i capoluoghi di Italia, sta vivendo un momento particolarmente felice. Stiamo cercando di andare a snellire quella che può essere la burocrazia legata all’acquisto.
Ma la vera sfida è riqualificare tutti gli immobili presenti sul mercato e portarli a una classe energetica quanto più vicina alla A++, così da avere anche un beneficio a livello ecologico.
A Napoli, come avviene un po’ in tutte le città storiche, lavoriamo su immobili che noi definiamo nuovi, ma che sulla carta hanno già settanta anni di vita”.
Qual è a suo avviso un dovere imprescindibile per i professionisti del settore?
“Io sono molto attento alla formazione degli agenti immobiliari.
I professionisti del settore si devono formare, devono essere qualificati, smart e devono sapere utilizzare tutti gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. In poche parole, devono essere al passo con i tempi.
Per fare un esempio, qualche anno fa, ho concluso una trattativa e ho organizzato un atto interamente da smartphone. Per chi lavora nel settore è importante la formazione ed essere sempre aggiornati, sapendo affiancare al lavoro tradizionale gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie e dai portali immobiliari”.
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