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Cosa prevedono le nuove semplificazioni in arrivo per effettuare lavori in casa e di ristrutturazione? Il lavoro del governo sulla revisione delle regole edilizie per lo svolgimento di specifici lavori in casa sembra procedere in due direzioni.
La prima è quella percorsa con la revisione del Testo Unico dell’Edilizia e la seconda, nuova, è quella di definizione del nuovo Ddl Sopraintendenze. Vediamo, però, di seguito nel dettaglio quali sono le novità che potrebbero arrivare.
- Cosa potrebbe cambiare con la revisione del Testo Unico dell’Edilizia per le semplificazioni edilizie
- Quali semplificazione per lavori edilizi potrebbero arrivare con il Ddl Sopraintendenze
Cosa potrebbe cambiare con la revisione del Testo Unico dell’Edilizia per le semplificazioni edilizie
Le prime modifiche per semplificare le pratiche edilizie di chi intende effettuare lavori di ristrutturazione in casa o realizzare nuove costruzioni potrebbero arrivare con la revisione del Testo Unico dell’Edilizia, i cui lavori sono iniziati già tempo fa.
Dopo i confronti di qualche mese tra il governo e le associazioni di settore di ingegneri e architetti, è emersa l’importanza della definizione di nuove regole, sostenuta fortemente dal Cni, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, soprattutto per ridurre i carichi di lavoro degli Uffici dei Comuni, delle Regioni e degli altri Enti coinvolti nei processi edilizi con conseguenti controlli più capillari durante il procedimento amministrativo.
Per velocizzare e semplificare le procedure, il Cni ha chiesto anche novità per la regolarizzazione della gran parte degli edifici con piccole difformità edilizie, considerando che l’attuale accertamento di conformità, o meglio della doppia conformità urbanistica, rende nella maggior parte dei casi molto lungo il processo e talvolta addirittura impossibile.
Dal primo febbraio 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato una nuova consultazione pubblica per la semplificazione normativa in edilizia e urbanistica.
Tra i principali punti in discussione per le modifiche ci sarebbero le semplificazioni:
- normative relative alla normativa primaria, secondaria e regionale;
- per la gestione di immobili abusivi;
- per il riordino e la revisione delle tipologie di intervento edilizio (se in edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica);
- procedurali, per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi, grazie al coordinamento tra le diverse amministrazioni competenti, tempi del procedimento, esito del procedimento in relazione anche al silenzio-assenso;
- per la disciplina delle sanzioni e la razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi.
Gli ulteriori cambiamenti che potrebbero derivare dalla revisione del Testo Unico riguarderebbero:
- la revisione della disciplina della demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica;
- la definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità variazione essenziale parziale difformità e tolleranze);
- la distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento o in sanatoria;
- l’individuazione di strutture di supporto ai Comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia;
- le normative tecniche delle costruzioni;
- l’aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia;
- il coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica;
- la digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati;
- la rigenerazione urbana;
- la razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi;
- il coordinamento normativo della disciplina del Testo unico con la disciplina secondaria sulle definizioni.
Quali semplificazione per lavori edilizi potrebbero arrivare con il Ddl Sopraintendenze
Stando a quanto riportano le ultime notizie, il Ddl Soprintendenze su cui sta lavorando il governo potrebbe semplificare le procedure di autorizzazione per le nuove costruzioni, nonchè ridurre i vincoli burocratici per il settore edilizio.
La proposta di legge, promossa dalla Lega, mira a conferire maggiore autonomia ai Comuni, limitando il potere decisionale delle Soprintendenze, che sono organi del ministero della Cultura incaricati della tutela del patrimonio, sugli interventi urbanistici.
Le novità dovrebbero interessare soprattutto le regole sull’edilizia in aree vincolate. Oggi, infatti, i lavori in zone di particolare interesse paesaggistico e storico devono sempre ricevere l’autorizzazione delle Soprintendenze, altrimenti non possono essere effettuati.
Si tratta spesso di un passaggio che richiede molto tempo e, proprio per ridurlo, la nuova proposta prevede che il loro parere sia obbligatorio ma non più vincolante, dando così ai Comuni maggiore potere decisionale, in modo da rendere procedure più snelle e velocizzare i tempi per chi intende costruire o effettuare lavori di ristrutturazione.
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