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Recuperare un piccolo tesoro ma dover far causa per “incassarlo”. È il destino o lo sarà di un 48enne di Pescara, che da diversi mesi stava risistemando la vecchia casa dei genitori morti per Covid, e ha trovato una grossa cifre in lire: 250 milioni di lire. Il denaro era in una credenza della cucina dove erano custodite banconote da 50 e 100mila lire del vecchio conio che equivarrebbero attualmente a oltre 100mila euro. Ma dopo aver contattato la Banca d’Italia per la conversione, l’uomo si è sentito rispondere che non è più possibile effettuare il cambio essendo trascorsi più di 10 anni dall’entrata in vigore dell’euro (avvenuta nel 2002). Quindi dovrà essere seguito un percorso giudiziario, come racconta Il Centro. “Puntiamo ad avviare la causa civile – ha dichiarato l’avvocato Francesco Di Giovanni – confidiamo nella sensibilizzazione della politica in base all’articolo 2935 del codice civile che dice come la prescrizione (in questo caso di dieci anni) scatti in realtà da quando il soggetto può rivalersi dall’acquisizione del diritto e cioè in questo caso da quando ha ritrovato il denaro, ovvero nel 2024″.
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