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Il National Press Club è la principale organizzazione professionale dei giornalisti nel mondo. L’organizzazione e il Suo Centro per la Libertà di Stampa sono una voce di riferimento negli Stati Uniti e nel mondo sulle questioni relative alla libertà di stampa. Il National Press Club supporta i sostenitori della libertà di stampa in tutto il mondo nel chiedere giustizia per Dawit Isaak. In una dichiarazione separata, il Presidente del National Press Club, Mike Balsamo, ha affermato:
“Il National Press Club richiede la liberazione immediata del giornalista Dawit Isaak, il quale è stato ingiustamente imprigionato per 23 anni, senza alcuna accusa, senza processo e senza rispetto per i diritti umani fondamentali. Fonti hanno evidenziato le condizioni sconvolgenti della sua detenzione, ma l’Eritrea continua a sfidare il diritto internazionale e ignorare le richieste mondiali di un giusto processo. Crediamo che Isaak sia il giornalista che da più lungo tempo stia patendo un’ingiusta detenzione — una triste realtà che conferma il disprezzo del governo eritreo per la libertà di stampa. Il giornalismo non è un crimine. Zittire i portavoce della verità attraverso detenzioni immotivate e senza limite è una violazione dei diritti umani fondamentali, ed è ormai tempo che Isaak riacquisti la propria liberta.”
Per accedere al Comunicato Stampa e dichiarazione del National Press Club, clicca questo link:https://www.press.org/newsroom/eritrea-must-free-journalist-dawit-isaak-detained-23-years
Premio Edelstam 2024
Dawit Isaak ha ricevuto il Premio Edelstam nel Novembre 2024 per i suoi straordinari contributi e il coraggio eccezionale nel difendere la libertà di espressione, le proprie convinzioni e la difesa dei diritti umani. È un giornalista e scrittore di nazionalità eritrea-svedese che è stato ingiustamente imprigionato in Eritrea da oltre due decenni ed è il giornalista che si trova in stato di detenzione arbitraria con la decorrenza più lunga al mondo.
Caroline Edelstam, presidente della Fondazione Edelstam dichiara: “La fermezza del comunicato stampa rilasciato dal National Press Club rafforza il fatto che l’imprigionamento prolungato di un giornalista in queste circostanze non è solo un atto di grave ingiustizia, ma anche una minaccia diretta alla libertà di espressione e alla democrazia. Ogni voce è essenziale per fare ulteriori pressioni sul regime eritreo, che limita sistematicamente una vasta gamma di diritti umani fondamentali censurando la libertà di espressione, di associazione, di riunione e di informazione e favorendo arresti arbitrari, detenzioni senza processo e torture sistematiche e pervasive. Arresti di massa e arbitrari così come la detenzione senza alcun processo di giornalisti e difensori dei diritti umani sono la norma”
Attenzione Globale e Iniziative di Alto Livello
Il Premio Edelstam ha risvegliato l’attenzione mediatica e stimolato iniziative ad alto livello per sostenere la battaglia per la liberta di Dawit Isaak e ha fatto si che Governi, organizzazioni e difensori dei diritti umani, istituzioni, studiosi e individui di tutto il mondo manifestassero il loro supporto.
Raccolta della Stampa Internazionale: https://www.edelstam.org/international-publicity/
Raccolta di Iniziative ad Alto Livello: https://www.edelstam.org/high-level-inititatives/
“È meraviglioso vedere la solidarietà della comunità internazionale e l’attenzione diffusa e le iniziative ad alto livello per il caso di Dawit Isaak. Dà speranza all’umanità. È importante trovare modi per far rispettare la legge nazionale e internazionale e promuovere la responsabilità per gravi abusi dei diritti umani. I Governi devono essere ritenuti responsabili degli abusi perpetrati all’interno del loro Stato. La comunità internazionale ha la responsabilità di stabilire giustizia, garantire la protezione delle vittime e sostenere il principio che nessuno è al di sopra della legge. I paesi democratici dovrebbero fare pressione sul colpevole, in questo caso l’Eritrea, il che avrebbe un effetto significativo e risolutivo. Le sparizioni forzate e la persecuzione dei giornalisti sono gravi violazioni dei diritti umani” afferma Caroline Edelstam, presidente della Fondazione Edelstam.
La Fondazione Edelstam richiede rispettosamente alle autorità eritree di liberare Dawit Isaak insieme ad altri giornalisti e membri del G15 ancora imprigionati, e in ogni caso, di rivelare immediatamente il luogo in cui si trova Dawit Isaak, e di far si che egli come gli altri giornalisti e membri del G15 detenuti possano fruire del diritto all’assistenza legale e alla visita delle autorità consolari svedesi e dei congiunti.
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