Essere Imprenditori non è una professione ma un modo di essere

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Essere  “Imprenditore”  vuol dire raggiungere la piena consapevolezza e libertà di se stessi, vuol dire gestirsi e svegliarsi la mattina con una ragione di vita, vuol dire migliorarsi continuamente, senza timore di sbagliare.

Mettere su una impresa grande o piccola  che sia, fondata sulle proprie passioni, non è da intendere come un lavoro ma come un’opera sociale. La maggior parte degli imprenditori iniziano un business grazie ad un interesse, che coltiva sin da piccoli, che ha, sicuramente  più forza di qualunque altro business iniziato per altri motivi, ad esempio perché un determinato tipo di prodotto o di mercato “tira”. Con questo approccio, anche l’equilibrio vita-lavoro diventa molto meno problematico perché diventa la tua vita.

L’imprenditore non può essere mosso da soli scopi strettamente personali, il buon imprenditore deve guardare alla sfera del sociale in quanto lui è responsabile del suo team, dei clienti che utilizzano il suo prodotto/servizio, di chi finanzia l’attività e dei tutti i Stakeholders

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Un giorno quando l’Imprenditore si guarderà indietro, probabilmente si rammaricherà di alcuni errori, tuttavia sa che quegli errori hanno contribuito a renderlo la persona che è.

Quello che sicuramente gli dispiacerà sarà il non aver provato delle cose, specialmente se la ragione per cui non ha provato è la mancanza di fiducia o la paura dell’ignoto avuta in quel preciso momento che gli ha impedito di osare..

Osare significa intraprendere delle azioni non indifferenti con l’obiettivo di ottenere dei risultati.

L’Imprenditore deve  sperimentare senza avere paura di rischiare, di scoprire ostacoli e limiti. Mettere alla prova le sue attitudini, le capacità e i sentimenti. Uscire dai vecchi sentieri, quelli che conosce già e affrontare dei nuovi; imparare ad analizzare ed esaminare i suoi stati d’animo; Pianificare degli obiettivi ben precisi che gli permettano di avanzare. 

Una delle frasi peggiori che potrà dire inizierà con: “Mi chiedo cosa sarebbe successo se…”. L’Imprenditore non deve guardarsi indietro e meravigliarsi. Se vuole avviare un’impresa, lo fa e basta. Ci sono molti modi per limitare il rischio.

Non esiste una procedura standard per diventare imprenditori. C’è chi lo fa per passione, c’è chi lo fa per necessità, e c’è chi lo fa per realizzare un sogno, e questo è il mio caso. Quello che lega queste tre categorie di imprenditori è la motivazione: questa deve stimolare e deve essere sempre alimentata sia da fattori riguardanti il business sia da fattori esterni perché l’imprenditore non è una professione ma è un modo di essere.

In generale, qualunque sia la via per la quale si giunge alla creazione d’impresa, un importante fattore di successo è rappresentato dalla stretta interrelazione tra competenze tecniche, capacità organizzative e gestione dei rapporti interpersonali, che solo l’imprenditore in quanto tale può assicurare.

Le competenze tecniche sono un elemento imprescindibile per gestire un’azienda, non è pensabile essere trasportati dagli eventi, bisogna prevedere, attraverso le conoscenze tecniche, le conseguenze che ogni singola decisione implica e prendersene le responsabilità.

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Le capacità organizzative permettono di prendere decisioni senza troppe difficoltà, il percorso dell’ imprenditore non è lineare ma è sempre più spesso segnato da imprevisti che richiedono reazioni tempestive. Valutare sempre molto bene la struttura aziendale in base al tipo di mercato a cui si rivolgono e responsabilizzare le giuste figure per evitare inceppi nel processo decisionale.

La gestione dei rapporti interpersonali è un fattore che negli ultimi anni si è rivelato determinante. L’ambiente che gira intorno all’imprenditore è da intendersi come una comunità cioè un gruppo di figure che in qualche modo operano per l’impresa. Per questo motivo avere un’immagine eticamente corretta è sinonimo di ambiente rilassato dove ogni stakeholders compie volentieri il suo compito per l’imprenditore e nutre fiducia in lui. Farsi una brutta reputazione e gestire malamente i rapporti sociali rende mille volte più difficile il lavoro dell’imprenditore.

Un’ulteriore punto di riflessione è quello sul fallimento. Il percorso molte volte è segnato da qualche fallimento ma è necessario essere capaci di tradurli in  insegnamenti per il futuro. Non abbattersi alla prime difficoltà, continuare a crederci e provarci perché sono solo favole le storie di imprenditori dove tutto è immediato e fila tutto liscio.  Prendersi il giusto tempo senza accelerare inutilmente i tempi e rischiare di fare le cose con sufficienza.

L’imprenditore deve quotidianamente prendere decisioni che comportano rischi se vuole sviluppare il suo business e la sua impresa. L’assunzione di rischio è una condizione legata all’essere imprenditori. Perciò non si potrà mai escludere la componente del rischio nel ruolo imprenditoriale, ma lo si può ridurre al minimo attraverso qualche accorgimento che può essere l’apertura in Franchising dove i rischi sono già collaudati e quindi non replicabili e che gli consente, inoltre di captare le mosse dei concorrenti. Inoltre, ancora più importante, consente di reagire ai cambiamenti in modo tempestivo ed efficace, specialmente in mercati già conosciuti dal Marchio.

Un Imprenditore, deve avere delle caratteristiche:

– Intraprendenza:  provare non costa nulla, se uno non prova non potrà mai sapere quanto lui stesso vale soprattutto se si decide di aprire in Franchising, dove il rischio è limitato al minimo

– Tenacia: crederci sempre fino in fondo, questa caratteristica fa la differenza per diventare imprenditori di successo! Il pensiero del fallimento è uno stimolo. Non abbattersi alla prima difficoltà

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– Empatia-Team: circondarsi di persone competenti e integrate che condividono quello che fa e che vedono l’imprenditore come loro guida;

– Competenze: il sapere è potere! Informarsi continuamente gli permette di cavalcare l’onda del cambiamento e di essere davanti a tutti sia in tecnologia che a livello legislativo, soprattutto grazie ad un Know-How collaudato dal Franchisor per chi decide di aprire con questa formula;

– Pragmatismo: sognare è giusto ma con un piede sempre nella realtà! Porsi obiettivi realistici e raggiungibili magari modificandoli in corso d’opera ma senza esagerare perché la delusione è il peggiore dei nemici;

– Idea: E’ alla base di tutto ma non per forza deve essere qualcosa di mai visto prima, saperla attuare con efficacia è la cosa importante;

– Obiettivi: sono la benzina dell’imprenditore, non ci si può permettere di navigare a vista bisogna avere una pianificazione veritiera da seguire, grazie all’organizzazione del Franchising che già ha predisposto una pianificazione collaudata;

– Creatività: in una società ormai satura di idee la creatività è uno dei pochi mezzi che  resta per diversificarsi;

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– Ottimismo: avere sempre ottimismo e vedere sempre il bello anche nelle piccole cose, può stimolare a continuare anche quando le difficoltà sono tante;

– Disciplina: L’imprenditore è colui che lavora più di tutti! Darsi da fare per raggiungere gli obiettivi, il successo ha il suo prezzo.

– Flessibilità: al giorno d’oggi è impensabile intestardirsi su un’unica strada, avere sempre un piano B e sondare nuove vie salvano l’imprenditore in molte situazioni.

Dott.ssa Domenica Scopelliti

Titolare e Possessore del Marchio Registrato Sanitelgest



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