C’è anche il punto vendita di Sesto Fiorentino nella lista delle chiusure del 2025 del Gruppo Coin. Nel corso del prossimo anno chiuderanno i battenti 8 grandi magazzini della catena italiana operativa nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori per la casa. Un marchio conosciuto e riconoscibile che sta vivendo una profonda crisi, fino alla chiusura di vari punti vendita, alcuni dei quali particolarmente importanti.
A gennaio sarà dismesso il negozio di Grugliasco, nel torinese, poi toccherà ad altri: due a Roma, uno a San Donà di Piave (VE), Latina, Vicenza, Milano City Life e appunto quello di Sesto Fiorentino. Qui nel 2021 era stato inaugurato anche un nuovo outlet sempre a marchio Coin. Le chiusure coinvolgeranno un totale di 92 dipendenti, di cui 50 solo sul territorio di Roma. Per Sesto Fiorentino si parla di una decina di addetti. L’annuncio ufficiale è stato fatto dalla direzione societaria nel corso dell’incontro convocato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy sollecitato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Con l’apertura del tavolo permanente sempre al Mimit, è stata messa in chiaro la crisi del Gruppo Coin, che ha origini lontane: parte da ben prima della pandemia, ma gli anni del Covid-19 hanno aggravato la situazione finanziaria dell’azienda. Attualmente il debito complessivo del gruppo è di circa 80 milioni di euro. A giugno 2024 è stata avviata la procedura di composizione negoziata della crisi: l’obiettivo è garantire la continuità aziendale attraverso negoziazioni assistite da un esperto indipendente.
Questo ha permesso all’azienda di avviare un dialogo con i creditori e di attivare misure cautelari. Preoccupati i sindacati: hanno chiesto ai vertici aziendali informazioni dettagliate sugli investitori, chiarimenti sulle strategie aziendali e garanzie sul futuro professionale dei lavoratori diretti e indiretti, inclusi quelli di Sesto Fiorentino. Coin – riferiscono gli stessi sindacati – avrebbe dato disponibilità per un confronto costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori “per individuare soluzioni utili per una ripresa economica entro il 2026 e per la salvaguardia dei livelli occupazionali”. I sindacati incontreranno il Gruppo Coin di nuovo il 23 dicembre; il 4 febbraio si riunirà il tavolo di crisi al Mimit.
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