Ci sono 21 circoli del Pd a rischio vendita. A San Lorenzo il brindisi di protesta con Zingaretti #finsubito prestito immediato

Ci sono 16 circoli del Pd, più cinque in provincia, che rischiano di essere venduti a privati o messi all’asta. Sono tutti di proprietà della Fondazione Futuro Storico di Ugo Sposetti, in liquidazione. Tra queste c’è la storica sezione di via dei Marsi a San Lorenzo, dove oggi 21 dicembre ci sarà un triste brindisi di Natale che sa molto più di addio che di augurio. 

Circoli Pd in vendita

La storia, per militanti e simpatizzanti del Partito Democratico, è nota. Il patrimonio immobiliare di quello che fu il Pci, poi Pds, Ds e dal 2007 Pd è passato in mano alla Fondazione Futuro Storico. Migliaia di immobili tra sezioni, appartamenti, garage, cantine, magazzini. La Fondazione, però, è finita in liquidazione e il curatore ha dovuto mettere in vendita, in alcuni casi tramite incanto, i circoli presenti sul territorio. Destino, per esempio, toccato alla storica sede di Balduina, venduta nel 2022. 

Il destino di San Lorenzo

La prossima potrebbe essere quella di San Lorenzo. Inaugurata nel 1961 da Palmiro Togliatti, fu il frutto di una sottoscrizione popolare degli allora militanti del Pci e di un mutuo di sette milioni di lire, ripagato tramite la vendita de “L’Unità”, le Feste, le raccolte fondi. “C’è amarezza, rabbia e stupore – commenta a RomaToday Rolando Galluzzi, memoria storica di San Lorenzo ed ex militante del Pci – perché a via dei Marsi c’è conservata la memoria di centinaia di compagne e compagni che hanno, in alcuni casi, dato la vita per un ideale”. 

Dal Ventennio ai giorni nostri

Chi ha dato vita a quel circolo, oltre sessant’anni fa, ha vissuto le aggressioni fasciste del Ventennio, gli arresti, in alcuni casi è morto: “A San Lorenzo il Pci non è mai sceso sotto il 35%” rivendica Galluzzi. E dentro l’immobile c’è un murale di Ennio Calabria e altre opere, donate dai pittori della Scuola Romana. “La sezione è di proprietà dei cittadini di San Lorenzo, è stata comprata dai militanti, venderla significa perdere la memoria di chi ha sacrificato tutto per aprirla e tenerla viva”. 

Il brindisi di protesta

Nel 2017, improvvisamente, con il passaggio alla Fondazione, viene chiesto un affitto. Circa 700 euro al mese, troppo alto. E così nel 2022 la sezione ha chiuso, finita sotto sfratto per morosità. Lì di fronte, oggi alle 16, si ritroveranno militanti ed esponenti del Pd capitolino e nazionale per un brindisi. Ci saranno l’eurodeputato ed ex segretario Nicola Zingaretti, la senatrice Cecilia D’Elia, la capogruppo in Campidoglio Valeria Baglio, il segretario romano Enzo Foschi, la presidente del II municipio Francesca Del Bello. L’inizio di una protesta che come scopo ha quello di sensibilizzare la direzione nazionale del Pd affinché trovi una quadra con Sposetti e acquisisca il locale.

La mediazione fallita

Come fanno sapere dalla segreteria romana, l’intenzione di rilevare i locali era già stata manifestata. San Lorenzo, infatti, non era nella lista di immobili da mettere all’asta da parte del curatore fallimentare, ma era stata messa in vendita privatamente dalla Fondazione Futuro Storico. Il Pd si era proposto di saldare il debito della fondazione e pagare l’immobile: “Ma non c’è stato niente da fare, è stata presa un’altra strada”, dicono dal Pd. E adesso? Il rischio è che come Balduina, anche San Lorenzo finisca in altre mani. In questo caso non tramite un’asta, ma con una cessione diretta. 

Tra le 21 a rischio, ci sono Ponte Milvio, Porto Fluviale, Centocelle, Torpignattara, Montesacro, Portuense e Ostia Antica.