Il codice della strada fa paura, i ristoratori: “ Meno 30% nelle vendite”

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CHIETI. È stato tra gli argomenti più gettonati sotto le feste natalizie e ha portato anche a una riduzione dei consumi di bevande alcoliche. Il nuovo codice della strada in vigore dello scorso 14 dicembre, che inasprisce le sanzioni per chi trasgredisce le norme sul consumo di alcol alla guida, ha provocato secondo Confesercenti Chieti una «contrazione importante degli introiti». Anche se al momento non è possibile avere dati concreti, per l’associazione di categoria si stima un 30% in meno. E così tra gli amici in comitiva, al bancone del bar il “ci beviamo qualcosa” è stato subito accompagnato dalla preoccupazione per le multe, salatissime, per chi supera i limiti dell’alcol alla guida. Ristoratori, baristi e gestori di pub e birrerie riferiscono che sicuramente la preoccupazione per la patente è stata tra i leit motiv delle feste passate.

ALCOL NO GRAZIE

Per Danilo D’Urbano, titolare del Gran Caffè D’Urbano a Chieti Scalo e referente Fiepet-Confesercenti Chieti, «c’è stato sicuramente un impatto negativo. Lo abbiamo avvertito non solo durante il periodo natalizio, ma anche dopo le feste a livello di consumi giornalieri o di weekend. Penso ci sia stata una contrazione importante dei consumi, che in questo momento è difficile quantificare ma che, in media, potrebbe aggirarsi sul 30%. Nulla da dire sulle misure di contrasto alla guida in stato di ebbrezza, ma va sottolineato che si sarebbe dovuto agire pensando anche a un sistema alternativo di mobilità. Penso a soluzioni di mobilità collettiva, perché non tutti possono permettersi un taxi per tornare a casa. Soprattutto in una città come Chieti che ha carenza di autobus urbani. Ad esempio un mio dipendente, abitando a Chieti alta, è costretto a staccare prima dal lavoro per prendere l’ultima corsa che passa a mezzanotte e un quarto».

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LA MULTA FA PAURA

«Abbiamo registrato un crollo sugli scontrini tra il 20 e il 30%”, dice Giorgia Santuccione, titolare con il marito Luca Cornacchia della pizzeria gourmet e birreria Fermenta allo Scalo, «la preoccupazione tra i clienti è lampante. La novità delle ultime settimane è che in ogni tavolo, dall’entrata un vigore del codice, c’è sempre una persona che si astiene dal bere per poi guidare». Anche Carlo Giampietro, del ristorate Nino a Chieti alta, parla di una riduzione dei consumi nel periodo natalizio: «Certamente si è bevuto meno vino, per il nostro ristorante il periodo natalizio è stato comunque in generale buono, abbiamo lavorato bene. Molti hanno ordinato birra analcolica». Anche Mattia Sbaraglia e Rossella De Scisciolo del bar Bon Bon, a piazza Vico, riferiscono di una clientela alquanto preoccupata per la propria patente: «Se ne è parlato molto e spesso nella compagnia c’era qualcuno che non beveva alcol». Sulla stessa linea Niki Sprecacenere, titolare del locale Sprecacè, a Chieti alta: «Io ho sempre avuto una clientela abbastanza adulta e responsabile, ma in queste feste natalizie ho notato una maggiore organizzazione in relazione a chi era alla guida e chi no».

LE FARMACIE

E qualcuno è entrato anche in farmacia ad acquistare alcol test, un dispositivo, cioè, che permette di rilevare il tasso di alcol etilico nel sangue. Anche le farmacie teatine si sono premunite per far fronte alla richiesta di guidatori responsabili che, prima di sedersi al volante, possono capire che tipo di effetto ha avuto sul proprio corpo il bicchiere di vino o di birra consumato al pub o al ristorante. Non c’è stata, però, la richiesta che ci si attendeva, anche se in minima parte il prodotto è stato venduto. «Prima dell’inasprimento delle pene sul consumo di alcol alla guida, nessuno ci aveva chiesto alcol test», riferisce Cecilia Menna, della Farmacia Centrale Menna, «dopo l’entrata in vigore delle nuove sanzioni, invece, è iniziata la richiesta». Stefano Brunori, della farmacia scalina Brunori, si attendeva una boom: «Ci siamo riforniti di alcol test soprattutto in vista del Capodanno, abbiamo scelto tra diverse opzioni, preferendo un dispositivo che sia sì affidabile ma anche economico. Ma, in effetti, abbiamo avuto più semplici richieste di informazione e interessamento per il prodotto che acquisti veri e propri».



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