Gessi e Grotte dell’Appennino Settentrionale: Un Patrimonio Mondiale UNESCO

Sette aree carsiche dell’Emilia-Romagna riconosciute per il loro valore geologico e culturale

Il 19 settembre 2023, durante la 45ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO a Riyadh, in Arabia Saudita, è stato ufficialmente riconosciuto come Patrimonio Mondiale il sito naturale “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale”.

Questo riconoscimento ha portato a 59 il numero dei siti italiani iscritti nella prestigiosa lista, di cui sei di carattere naturale.

Descrizione del Sito

Il sito seriale comprende sette aree distinte situate nell’Appennino Settentrionale, tutte all’interno della regione Emilia-Romagna:

• Alta Valle Secchia

• Bassa Collina Reggiana

• Gessi di Zola Predosa

• Gessi Bolognesi

• Vena del Gesso Romagnola

• Evaporiti di San Leo

• Gessi di Onferno

Queste aree rappresentano oltre il 90% delle rocce evaporitiche affioranti sul territorio italiano e ospitano una densità eccezionale di grotte di gesso, con oltre 900 cavità che si estendono per un totale di circa 100 km.

Valore Geologico e Scientifico

Il “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale” è riconosciuto come il primo fenomeno di carsismo evaporitico studiato al mondo, con ricerche che risalgono al XVI secolo. Il sito include alcune delle grotte di gesso più profonde, raggiungendo fino a 265 metri di profondità. La combinazione unica di fattori geologici e climatici ha favorito la formazione di una varietà di morfologie carsiche, speleotemi e minerali rari, alcuni dei quali descritti per la prima volta in queste aree.

Importanza Culturale e Storica

Oltre al valore geologico, molte di queste grotte hanno una rilevanza storica significativa. Alcune sono state frequentate fin dalla preistoria e utilizzate per l’estrazione del “lapis specularis”, cristalli di gesso trasparenti impiegati in epoca romana come alternativa al vetro. Questo aspetto aggiunge una dimensione archeologica e culturale al sito, evidenziando l’interazione millenaria tra l’uomo e l’ambiente carsico.

Biodiversità e Conservazione

Le aree carsiche dell’Appennino Settentrionale ospitano una biodiversità significativa, con specie faunistiche e floristiche adattate agli ambienti ipogei e alle particolari condizioni microclimatiche delle grotte. La protezione di questi habitat è fondamentale per la conservazione di ecosistemi unici e per la ricerca scientifica in ambito biologico e speleologico.

Gestione e Tutela del Sito

Le sette aree che compongono il sito seriale sono soggette a diverse forme di tutela, incluse leggi regionali, nazionali e internazionali. Molte di esse ricadono all’interno di parchi nazionali o regionali, garantendo una gestione integrata volta alla conservazione del patrimonio naturale e culturale. La collaborazione tra enti locali, comunità scientifica e organizzazioni internazionali è essenziale per assicurare la protezione e la valorizzazione di questo patrimonio.

Accessibilità e Turismo Sostenibile

Alcune delle grotte all’interno del sito UNESCO sono accessibili al pubblico e rappresentano mete di interesse per il turismo speleologico e naturalistico. Tra queste, le grotte della Spipola nei Gessi Bolognesi, la Tanaccia e la Re Tiberio nella Vena del Gesso Romagnola sono particolarmente note. La promozione di un turismo sostenibile è fondamentale per garantire la fruizione responsabile di queste risorse, preservandone l’integrità per le future generazioni.

Prospettive Future

L’iscrizione del “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale” nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO rappresenta un’opportunità per rafforzare le iniziative di ricerca scientifica, educazione ambientale e sviluppo sostenibile nelle aree interessate. La valorizzazione di questo patrimonio può contribuire a promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della conservazione dei paesaggi carsici e delle risorse naturali associate.

Il riconoscimento delle aree carsiche dell’Appennino Settentrionale come Patrimonio Mondiale UNESCO sottolinea l’importanza di questi luoghi non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità internazionale. La combinazione di valori geologici, storici, culturali e biologici rende questo sito un esempio significativo di interazione tra natura e uomo, meritevole di protezione e valorizzazione a livello globale.

Fonte: https://iris.unimore.it/bitstream/11380/1368005/1/Lugli%202024%20Nuovo%20sito%20Unesco%20gessi%20e%20grotte%20Appennino%20settentrionale_Geologicamente13.pdf

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