Rimini, prof supplente per 8 anni vince contro il ministero: «Eccesso di precariato, io risarcito con 27 mila euro»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


di
Enea Conti

Manuel Mussoni, docente di religione, oggi è preside: «Sentenza storica in Italia, ho ottenuto 12 mesi di stipendio ma è un riscatto morale. Avevo già vinto un ricorso per la carta docente che non mi era stata riconosciuta».

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il ministero dell’Istruzione dovrà risarcirlo per «eccesso di precariato», perché per otto anni scolastici consecutivi era stato assunto con contratti annuali. Lui è Manuel Mussoni, 41 anni, riminese, docente di religione cattolica negli istituti scolastici secondari della città romagnola. Da un anno è preside in una scuola paritaria, ma negli ultimi tempi aveva presentato ricorso, tramite la sua legale Veronica Pepoli, per riscattare il suo passato da docente precario. «La reiterazione dei contratti annuali – spiega – è possibile per 36 mesi consecutivi e non certo per otto anni». Il giudice del Tribunale di Rimini gli ha dato ragione con una sentenza che impone al ministero di risarcire il docente. Nello specifico è stato riconosciuto «il diritto ad ottenere il risarcimento del danno conseguente all’abuso nell’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato».

Manuel Mussoni, ha combattuto e ha vinto. Che cosa l’ha convinto a intraprendere questa battaglia?
«Per otto anni a settembre ho firmato un contratto della durata di 12 mesi. Sapevo che il 31 agosto successivo sarebbe scaduto ma non avevo la certezza del rinnovo, come tanti precari. Ero un docente di religione cattolica con un contratto pieno di 18 ore settimanali. Aggiungo che dal 2004 non esistono concorsi pubblici per questo ruolo. Oggi posso dire di essere stato molto fortunato. Ho sempre goduto di buona salute e non ho avuto particolari problemi. Una vera fortuna considerata la mia precedente precarietà lavorativa, dato che non avevo alcuna tutela. Se qualcosa fosse andato storto sarei potuto diventare un disoccupato da un giorno all’altro. Tra l’altro va fatta una premessa».




















































Quale?

«Sono stato un docente di religione precario per 17 anni. Avevo iniziato nel 2006. Solo che per i primi nove anni ho sempre cambiato scuola. Avendo sempre cambiato scuola il contratto annuale era ammissibile secondo le normative. Negli ultimi 8 anni, però, ho sempre lavorato per lo stesso istituto l’”Einaudi – Molari”. Il ricorso è riferito a questi ultimi otto anni di reiterazione di contratto annuale: quando un docente è stabile in un istituto non è giustificabile il contratto di dodici mesi. Nel 2014 avevo iniziato a insegnare lì. All’epoca con una normativa dell’allora ministro Profumo erano necessari dei titoli: avevo due lauree triennali, conseguii quella specialistica».

Uno sforzo notevole, dunque…
«
Mantenere alta la passione per il mestiere e suscitare l’interesse degli studenti malgrado tutto è stato a volte complicato ma penso di esserci riuscito. Sembrava difficile si potesse reagire, anche in maniera collettiva a queste dinamiche. Tuttavia ho sempre cercato di mantenere la professionalità, per me questa vittoria ha dimostrato che l’aver avuto pazienza e mantenuto dedizione verso questo lavoro sono stati fattori determinanti per questo lieto fine».

Il risarcimento a quanto ammonta?
«
Il giudice ha disposto che il ministero mi risarcisca per 12 mensilità, per un totale, per così dire, di circa 27mila euro. Però dico subito che per me questo riscatto non è tanto economico ma morale. A Rimini si tratta di una sentenza storica pronunciata per ‘eccesso di precariato’ e in Italia credo sia una delle poche mai viste. Credo che altri docenti precari saranno incoraggiati a intraprendere questo percorso legale. Io, tra l’altro avevo già vinto un ricorso per la carta docente».

Che cosa era successo?
«
La carta del docente permette un bonus di 500 euro annuali: il ministero la concedeva solo ai docenti con contratto a tempo indeterminato. Ho sempre pensato non fosse un trattamento equo, parliamo di un fondo che dovrebbe incoraggiare la formazione professionale dei docenti e così dovrebbe essere anche per gli insegnanti a tempo determinato. Ho vinto quel ricorso e mi sono stati accreditati 4.000 mila euro: otto annualità di carta docente».

Il presente, almeno quello professionale, le sorride. Ora è preside in un istituto paritario di Rimini.
«
Per quel che riguarda la scuola statale ci sono dei concorsi, come è noto. La scuola privata funziona a chiamata diretta. Ho fatto il primo anno con un contratto di prova, ora sono stato assunto a tempo indeterminato».

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

15 gennaio 2025

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link