Bergamo Jazz, la nuova edizione tra novità e sperimentazione. Titolo: «Sounds of joy»

La morte improvvisa del grande trombettista Emilio Soana, a 82 anni, ha rattristato, ieri al Donizetti, la presentazione del cartellone completo del prossimo Bergamo Jazz (20-23 marzo). Soana aveva suonato a Nembro, con Trovesi, domenica scorsa. Era previsto un suo concerto con le scuole il 24 marzo all’Auditorium di piazza della Libertà. Evento confermato, ma, avverte Claudio Angeleri del Cdpm, «non sostituiremo Emilio, non sarebbe giusto, il progetto era nato con lui».

Proprio i concerti con gli studenti, spettatori ma anche esecutori (il Coro Gospel della primaria dell’IC Santa Lucia e la Marchin’ Band della primaria Camozzi di Bergamo) sono una delle proposte, «Incontriamo il Jazz», che più danno un senso agli appuntamenti di Bergamo Jazz: che non solo esibisce grandi nomi a Donizetti e Sociale, ma coinvolge la città attraverso collaborazioni con il Bergamo Film Meeting, l’Accademia Carrara, il Festival Danza Estate, e si svolge nelle più disparate location (debuttano il ristorante Legami Sushi&More e NXT di piazzale Alpini), il tutto per un’ottantina di musicisti, con una presenza importante nella parte femminile e giovanile, ed è, quest’ultimo, il caso della rassegna «Scintille di Jazz» di Tino Tracanna.

«Sounds of Joy» è il titolo che Joe Lovano, direttore artistico, ha dato alla kermesse. Ci saranno star al Donizetti (Holland e Loueke il 21 marzo con i crac della Wayne Shorter Legacy, il 22 Enrico Rava e il suo Fearless Five apripista dei The Cookers, il 23 Marc Ribot Quartet e la grande Dianne Reeves, di nuovo a Bergamo dopo dieci anni) e al Sociale (il 20, il trio del pianista Antonio Faraò e la voce di Lizz Wright in esclusiva italiana, il 23 il misto di improvvisazione e rock sperimentale degli Stick Men) ma anche eventi ad ampio spettro in cui si rivelano le ultime novità.

Come «Jazz in città», al via con il pianoforte afro-caraibico del cubano Aruan Ortiz (il 20 al Teatro Sant’Andrea). Il ciclo proseguirà con il progetto La via del ferro (Hitchcock, Argirò, Scandroglio, Manzanza il 21 all’Auditorium), il duo di Sara Calvanelli e Virginia Sutera, fisarmonica e violino (il 22 alla Carrara), il Dialect Quintet di Alexander Hawkins con la batterista bergamasca Francesca Remigi (il 22 all’Auditorium), per concludersi il 23 con il duo della pianista catalana Jordina Millà e del contrabbassista Barry Guy (ancora a Sant’Andrea) e, in Sala Piatti, il duo pianistico della greca Tania Giannouli e di Nik Bartsch. 

Quanto alle «Scintille di Jazz», da sottolineare almeno i talenti Nicholas Lecchi, 26enne e già celebre sassofonista grumellese (il 21 a NXT) e (il 22 a Daste) il bresciano polistrumentista Emanuele Maniscalco con Pietro Toniolo special guest. E ancora. Il Bfm, a Daste, il 16 marzo, anticipa l’inaugurazione del Bergamo Jazz con «Il coltello nell’acqua» di Roman Polanski (colonna sonora di Krzysztof Komeda) e la sonorizzazione dal vivo, ad opera di Danilo Gallo, di «Due sorelle», commedia di Ernst Lubitsch proveniente dall’archivio Murnau e restaurata.

Ottimo il riscontro. Già rinnovati 656 abbonamenti (l’anno scorso furono 768). Ragionevole la politica dei prezzi. Senza contare le riduzioni, i biglietti per i concerti al Donizetti (in vendita dal 28 gennaio, mentre da ieri si possono sottoscrivere i nuovi abbonamenti), vanno dai 19 ai 45 euro. Quelli per i concerti al Sociale (in vendita da ieri) dai 20 ai 25 euro, gli altri 15 euro e le «Scintille di Jazz» sono a ingresso libero.

Vai a tutte le notizie di Bergamo

Iscriviti alla newsletter di Corriere Bergamo