stop alle “sante bugie”, direttori (resta solo Casciari) e impegni realistici sulle liste d’attesa

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di Marco Brunacci

PERUGIA – Il 14 dicembre Umbria7 annunciò che la scelta della nuova giunta regionale per la direzione della strategica sanità, rimasta come delega alla presidente Stefania Proietti, era stata fatta: Daniela Donetti, professionista stimata, referenze molto buone, capaci di attirare su di sé consensi bipartisan (il presidente della commissione sanità del Senato, Franco Zaffini, Fdi, fece il suo nome per portarla in Umbria con la giunta di centrodestra). Ora che il bando è stato espletato e i tempi tecnici conclusi, Umbria7 iscrive la notizia nella fortunata rubrica “Scusate l’anticipo”, e attende, insieme a tutti i cittadini umbri, che Donetti dimostri le sue indubbie capacità. Gli obiettivi immediati?

1.abbandonare le “sante bugie” che sono state dette in campagna elettorale e che servivano per vincere. La sanità umbra è nella parte alta della media italiana. Tutti gli italiani ne vorrebbero una migliore, ma l’Umbria non è affatto messa male. In particolare il conto economico è tra i migliori in Italia.
Naturalmente tutte e 4 le aziende sanitarie chiuderanno in rosso il bilancio 2024, come succede di fatto alla stragrande maggioranza delle aziende sanitarie italiane. Le Regioni hanno fondi per compensare questi sbilanci, considerati fisiologici. Certe volte il disavanzo è tale però che bisogna reperire fondi al di fuori della sanità. Certe altre volte il disavanzo è tanto grande che si devono reperire gran numero di risorse extra sanitarie. Il centrodestra di sicuro indicherà l’ultimo governo di centrosinistra come un esempio di disavanzi elevati. Ma non sono le polemiche del passato che servono al futuro e che possono aiutare i cittadini a vivere meglio.
2.abbandonate le “sante bugie”, Donetti potrà fin da subito iniziare a cercare di far meglio, partendo dalle famigerate liste d’attesa. Le cifre dell’Umbria non erano e non sono spaventose. Si può fare meglio? Sì. Ma soprattutto si deve fare meglio perchè questo hanno chiesto gli elettori, scegliendo il centrosinistra al posto del centrodestra.
Donetti ha quindi una responsabilità enorme. La presidente Proietti, titolare della delega della sanità, in una dichiarazione che ha avuto un grande successo in campagna elettorale ha affermato che in 3 mesi avrebbe raggiunto il risultato di abbatterle. Partendo da oggi, con i numeri attuali, contando tre mesi, cosa succederà il 15 aprile?
Ragionevolmente, poco o niente. E comunque – hai visto mai? – verificheremo.
Ma Donetti non ha un compito da fata di Pinocchio, deve però migliorare in maniera significativa il servizio, razionalizzare l’offerta, mettere in condizioni la rete territoriale e ospedaliera di funzionare cogliendo risultati in più. Poi un aspetto particolare: confermare gli impegni della giunta di centrodestra per l’ospedale nuovo di Terni. Questo possono pretendere gli elettori.

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3.Tornando alle liste d’attesa e alle sanità regionali che funzionano meglio di quella umbra (poche), un paradosso va segnalato: tutte (dalla Lombardia alla Emilia Romagna) usano la gamba della sanità privata e convenzionata molto (ma molto) di più dell’Umbria. Non
stiamo a dire che la campagna elettorale è stata anche vinta agitando lo spauracchio della sanità privata che dilagava. Ovviamente “sante bugie”, ma adesso si tratta di farci i conti. Vale sempre il monito di un politico un po’ cinico ma di raffinata intelligenza: “Le bugie in
politica si possono dire, ma poi chi le dice non deve crederci”. Verrà aperto un ragionamento realistico con la sanità privata e convenzionata?
4.alla Donetti, ottima professionista che conosce bene il mondo della organizzazione sanitaria, si chiede anche di aiutare a portare in Umbria nuovi manager delle aziende sanitarie all’altezza. Il centrodestra non è riuscito nell’impresa. Il centrosinistra per ora ha
deciso l’orientamento: solo Casciari pare possa restare tra i 4 attuali, ma passando da Terni a Perugia (forse all’azienda territoriale). Anche qui si attendono decisioni rapide, con
consultazioni a tempo di record.
5.non importano ai cittadini umbri, invece, le personali pretese del caposala Tizio piuttosto che del vice primario Caio o del famiglio di questo o quel Personaggio. Ecco un impegno dal quale Donetti è sicuramente esentata.
Il più cordiale buon lavoro, direttrice.





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