In pensione a 67 anni e tre mesi: Giorgetti chiarisce

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


L’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita è al centro di un acceso dibattito negli ultimi giorni.  

Va chiarito innanzitutto che si tratta dell’aumento dell’età  pensionabile, rapportato all’aumento dell’aspettativa di vita,  che andrà in vigore nel 2027. 

Per il 2025 e 2026 infatti i requisiti sono già stati confermati lo scorso anno  e gli adeguamenti avvengono ogni due o tre anni attraverso un decreto Ministeriale.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Vedi in merito Età pensione confermata a 67 anni per 2025-2026

Le polemiche sono nate due settimane fa sulla base di una segnalazione della CGIL  che aveva riscontrato durante le consulenze previdenziali che il simulatore INPS imputava per i pensionamenti di vecchiaia, a partire dal 2027, il requisito anagrafico di 67 anni e tre mesi invece che i  67  attualmente in vigore.

INPS ha poi  corretto il proprio simulatore ma pare che effettivamente le tabelle della Ragioneria dello Stato già registrino gli aumenti tendenziali di aspettativa di vita attuale. Il rapporto della Ragioneria già prevede  aumenti di  spesa per pensioni  che raggiungerebbero il 17,1% del Pil nel 2040. 

Su questo è intervenuto il ministro Giorgetti  per tranquillizzare e chiarire le intenzioni del Governo. Vediamo con ordine di cosa si tratta. 

Ti possono  interessare le seguenti  Guide Facili per tutti:  

Consulta anche il libro di carta:

Per una panoramica completa e approfondita vedi l‘ebook Pensioni 2024 del prof . L. Pelliccia aggiornato con le novità della legge di bilancio 2024.

E’ disponibile anche il TOOL GRATUITO per il calcolo dell‘adeguamento delle pensioni 2024

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

1) Aumento requisiti pensione: i dati ISTAT

La riforma Fornero come noto ha  previsto il meccanismo dell “adeguamento”  che,  per  mettere un freno alla crescita continua della spesa previdenziale ,  aggancia  l’età di pensionamento agli anni di aspettativa di vita della popolazione. In questo modo si mantengono  piu o meno stabili gli anni nei quali lo Stato deve erogare gli assegni di pensione.

  In sostanza, si considera che più a lungo  si vive,   piu tardi  dovrebbe iniziare il pagamento delle pensioni.

Le attuali proiezioni  demografiche dell’Istat registrano  nel 2024 una aspettativa di vita di 86,8 anni mentre nel 2021 era di 85,39 e  tecnicamente  quindi potrebbero comportare un aumento dei requisiti pensionistici dal 2027 come segue 

  • Età pensionabile per la vecchiaia a 67 anni e 3 mesi (67 anni e 5 mesi dal 2029).
  • Anni di contribuzione richiesti  per la pensione anticipata  43 anni e 1 mese per gli uomini, 42 anni e 1 mese per le donne .

La differenza tra l’aspettativa  media del 2022-21 e quella del 2024-23 comporterebbe   anzi   un incremento molto superiore ai tre mesi  ipotizzati che però andrebbe compensato con la variazione negativa registrata negli anni della pandemia COVID . 

Tali variazioni  per legge non hanno effetto immediato sui requisiti ma  vanno appunto “scalate” nel momento in cui si registrano aumenti .

Leggi anche Età e requisiti per andare in pensione 2024

2) Aumento requisiti pensione: L’intervento del ministro Giorgetti

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha cercato di porre fine alle polemiche  dichiarando ieri che i numeri definitivi e ufficiali sull’aspettativa di vita elaborati dall’Istat arriveranno a marzo 2025, e quello sarà il momento in cui  si potrà decidere concretamente.

Ha richiamato la Ragioneria sulla necessità di attendere il decreto necessario a  ufficializzare  la modifica dei requisiti  per la pensione che comunque, si sottolinea,  riguardano il biennio 2027-2028.

 Ha dichiarato  anche  l’intenzione di “sterilizzare” gli aumenti automatici, per non gravare ulteriormente su lavoratori e imprese e il suo orientamento è condiviso da altri membri del governo, come il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon .

In sintesi, il futuro dei requisiti pensionistici dipenderà da una prossima  decisione politica  che potrebbe rimettere mano alla legislazione vigente  considerando  sia  le proiezioni demografiche, che l’impatto sociale ed economico di eventuali  innalzamenti che le esigenze di bilancio.

Conto e carta

difficile da pignorare

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link