Firmato l’accordo tra Asl Roma1 e Università Campus Bio-Medico (Ucbm) per formazione e cure nelle strutture odontoiatriche pubbliche. Obiettivi: innovazione tecnologica, ricambio generazionale e alti livelli qualitativi delle cure
Innovazione tecnologica, ricambio generazionale, mantenimento dei livelli qualitativi in Odontoiatria: sono tra le principali sfide del settore in Italia, da affrontare sin dagli anni della formazione universitaria con una strategia adeguata. Se ne è parlato oggi nell’Università Campus Bio-Medico di Roma nel corso dell’iniziativa congiunta con Asl Roma1 intitolata «Università e Sistema sanitario regionale insieme per l’Odontoiatria del terzo millennio – Prospettive future della formazione e della professione odontoiatrica». Durante l’incontro tra formatori e professionisti è stato presentato l’accordo tra Asl Roma1 e Università Campus Bio-Medico sulla formazione, i tirocini e l’orientamento.
Rinnovare l’Odontoiatria italiana
Le tendenze in atto mostrano, con 10mila dentisti in uscita nei prossimi dieci anni e un’età media dei professionisti di 50 anni (fonte Centro studi Associazione nazionale dentisti italiani – Andi), l’urgenza di rinnovarsi per l’odontoiatria italiana ma questo può accadere – è stato sottolineato dai docenti del Campus – solo creando nuove sinergie come quelle tra pubblico e privato, tra mondo della formazione e mondo degli odontoiatri. Per questo Asl Roma 1 e Ucbm hanno riunito i migliori professionisti del settore per presentare lo strategico accordo di collaborazione sulla formazione e la professione odontoiatrica, esempio di collaborazione pubblico-privato in questo senso.
Come saranno seguiti gli studenti
L’accordo, di durata triennale, coinvolge diverse strutture odontoiatriche della Asl Roma1 distribuite in tutta la Capitale e prevede lo svolgimento dei tirocini pratico-valutativi, formativi e di orientamento presso la chirurgia maxillo-facciale del Presidio Ospedaliero San Filippo Neri, il Presidio Nuovo Regina Margherita a Trastevere, il presidio Cassia-Sant’Andrea e il Poliambulatorio Circonvallazione Nomentana. Gli studenti saranno seguiti da un tutor interno che redigerà un progetto formativo che sarà responsabile e fornirà tutta l’assistenza necessaria al corretto svolgimento del tirocinio.
L’esperienza di «Smile house»
Nel progetto di formazione è stata coinvolta anche «Smile house», il progetto ideato da Domenico Scopelliti, responsabile del reparto di chirurgia maxillo facciale del San Filippo Neri. «Attraverso Smile house il 65% dei bambini nati in Italia con labiopalatoschisi, il cosiddetto labbro leporino, viene curato dalla Smile House Fondazione Ets – ricorda Scopelliti -. Un risultato che dimostra quanto questa rete di eccellenza, con i suoi otto Centri specializzati distribuiti sul nostro territorio nazionale, sia fondamentale per garantire cure di qualità vicino a casa, senza costringere le famiglie a spostamenti estenuanti. Adesso anche i giovani dentisti del Campus potranno entrare a fare parte di questa squadra per migliorare la loro formazione e arricchire la qualità delle cure».
Quintavallle: «Costruiamo ecosistema virtuoso»
«L’incontro – ha sottolineato il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle – con la presentazione dell’accordo tra la Asl Roma 1 e Campus sulla formazione, i tirocini e l’orientamento rappresenta una concreta opportunità per creare un esempio di ecosistema virtuoso e una forte connessione tra pubblico e privato con l’obiettivo di migliorare la formazione dei professionisti sanitari, promuovere lo scambio di esperienze e l’innovazione e offrire servizi di qualità sempre maggiore qualità alla nostra popolazione». Parole condivise dall’amministratore delegato e direttore generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Andrea Rossi: «Vogliamo dare vita a una azione concreta che realizzi uno scambio reale tra generazioni, esperienze e modelli». «Sappiamo quanto sia urgente rispondere a queste sfide per dare forma domani a un’odontoiatria all’altezza della attuale, oggi tra le più le moderne al mondo – ha precisato Rossi -. L’accordo con la Asl Roma 1 rappresenta un passo concreto per far affluire al cuore delle strutture pubbliche le energie vitali provenienti dalla formazione più avanzata e tecnologica che possiamo mettere a disposizione dei nostri studenti grazie a strutture all’avanguardia come il Simulation center di ateneo inaugurato a fine 2024».
L’Odontoiatria e Roma
Nella sola città di Roma sono iscritti il 19% degli studenti italiani in Odontoiatria, con numeri in crescita del 24% dal 2020 ad oggi. Secondo l’ultimo rapporto Eures, quasi il 50% dei laureati in Odontoiatria sente la necessità di completare il percorso con ulteriori esperienze professionalizzanti con particolare domanda sull’innovazione tecnologica. L’autovalutazione sui corsi si attesta tra 8 e 8,5 per la diagnosi, preparazione teorico-scientifica e specialistica, mentre sfiora il voto 7 per le tecniche innovative e le competenze organizzative e gestionali. «L’Odontoiatria italiana rappresenta una eccellenza a livello mondiale grazie all’esistenza di percorsi universitari di elevatissimo profilo – ha sottolineato il professor Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà dipartimentale di Medicina e Chirurgia Ucbm -. In questo contesto la nostra Università offre il proprio contributo formativo con un progetto estremamente innovativo fondato su tecnologie di frontiera ma anche su una formazione di tipo umanistico. Vogliamo formare odontoiatri in grado di rispondere adeguatamente alle sfide lanciate dalla continua evoluzione tecnologica ma che al tempo stesso, anche grazie l’esperienza maturata nelle diverse realtà del Sistema Sanitario Regionale, siano pronti da subito ad entrare nel mondo del lavoro con le giuste competenze».
La sinergia che andrà a crearsi tra pubblico e privato, tra formazione e mondo dei professionisti «è quindi punto di partenza per una nuova visione del futuro dell’odontoiatria – ha sottolineato Rossi – nella quale lo scambio generazionale diventa garanzia di rinnovamento delle competenze, miglioramento delle cure per i pazienti, ricambio delle forze nel segno della qualità, possibilità di innovazione nelle cure».
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