La parrocchia va all’università. «Al fianco degli studenti»

Un viaggio tra i mille volti della «Chiesa in uscita», una comunità di fede con le porte aperte a quanti sono in cerca del senso della vita e sempre al fianco dei più fragili. È la nuova campagna della Cei “Chiesa cattolica italiana. Nelle nostre vite, ogni giorno”, che racconta una presenza fatta di piccoli gesti, di mani tese, di momenti di conforto che trasformano le difficoltà in speranza. Come una casa accogliente, una famiglia che unisce, una comunità che ascolta, la Chiesa risponde alle domande di chi ha bisogno di sostegno e di un punto di riferimento. Tante storie come quella che raccontiamo in questo articolo. La campagna ricorda l’impegno quotidiano dei sacerdoti e delle comunità loro affidate. L’azione visibile della Chiesa cattolica è un’opera corale per accompagnare la crescita umana e spirituale di ogni persona, senza smettere di offrire sostegno ai più vulnerabili.

Vocazione. Potrebbe essere questa la parola giusta per racchiudere l’orizzonte del servizio che, dal 1972, rende la parrocchia San Paolo apostolo del comune cosentino di Rende, una parrocchia di frontiera. Quotidianamente, infatti, i tre sacerdoti del Sacro cuore di Gesù (padri dehoniani) e le tre suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, cui è affidata la pastorale di questa comunità dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, si impegnano per generare continua osmosi di grazia tra le vite dei circa millecinquecento fedeli del territorio parrocchiale – le contrade Lacone, Rocchi e San Gennaro – e quelle degli studenti, dei professori, del personale tecnico e amministrativo dell’Università della Calabria (UniCal).

La parrocchia dispone, infatti, per concessione delle autorità accademiche, di uno spazio all’interno dell’Università, che è adibito a Cappella universitaria. Un luogo che la comunità parrocchiale San Paolo apostolo cura perché sia occasione di prossimità: «Questo luogo favorisce la possibilità di essere vicini a tutta la comunità accademica offrendo sostegno spirituale ma anche disponibilità al semplice dialogo. I padri e le suore sono presenti in cappella dal lunedì al venerdì, dalle 7.30», ha spiegato il parroco, padre Emanuele Sgarra, che guida San Paolo apostolo dal 2015.

La cappella, però, è anche punto di ritrovo per quanti vogliano approfondire la propria dimensione di fede per intrecciarla con le tante dimensioni della vita, un intreccio sempre più complesso nel quale, soprattutto i giovani studenti e le giovani studentesse dell’Università della Calabria – sono circa venticinquemila gli iscritti – approfittano della parrocchia San Paolo apostolo per fare i conti con le proprie scelte, con la propria vocazione: «Settimanalmente organizziamo un incontro in cappella proprio con i giovani e, da qualche anno, una settimana di missione negli alloggi e in tutti i luoghi dove si trovano studenti, con l’intento di mantenerci fedeli al comando del Risorto di andare verso tutti. Sperimentare la disponibilità di tanti membri della comunità ad andare in missione è consolante. È un modo per avvicinare l’altro e mettersi in ascolto. Nei periodi estivi, inoltre, proponiamo campi di formazione e momenti di crescita umana e spirituale per i quali c’è una buona risposta», ha aggiunto padre Sgarra che promuove la pastorale parrocchiale e universitaria insieme ai confratelli padre Franco Morrone e padre Amedeo Tocci, vicari parrocchiali.

La vocazione alla vita religiosa e al sacerdozio di quest’ultimo è frutto proprio della presenza della comunità parrocchiale di San Paolo apostolo nel Campus UniCal: dottorando di ricerca e prossimo al matrimonio, nei primi anni Duemila, padre Tocci scopre, attraverso i padri dehoniani, la propria pienezza di vita, la propria vocazione, nella consacrazione totale al Signore. Un incontro decisivo, quello con la Cappella universitaria, che ha cambiato anche altre vite come quelle di due studentesse che hanno scelto di seguire le orme di Chiara d’Assisi diventando clarisse: una ha già emesso la professione perpetua, l’altra è in formazione.

La vita ordinaria della parrocchia San Paolo apostolo di Rende – liturgia feriale e domenicale, catechismo, gruppi giovani e giovanissimi, scout, gruppo figli in cielo, fraternità laicale delle suore Maestre di Santa Dorotea guidata da suor Maria Grazia Vaccari, suor Eloisa Fochesato e suor Ludovica Lantieri – si mescola con quella straordinaria dell’Università coinvolgendo anche la vita diocesana: «La parrocchia cerca di avere un buon rapporto con tutte le aggregazioni laicali presenti nell’ateneo, promuovendo un cammino comune che, ultimamente, coinvolge anche l’ufficio diocesano Migrantes per l’attenzione al numero, sempre crescente, di studenti stranieri che al momento sono quasi millecinquecento, provenienti da ottantuno Paesi – ha raccontato ancora il parroco Sgarra –. Altrettanto importante è poi la collaborazione con i fratelli cattolici di rito ortodosso e i fratelli copti che si ritrovano periodicamente con il loro ministro per la celebrazione dell’Eucarestia. All’interno del mondo universitario c’è una ricchezza cristiana che la comunità non riesce a monitorare completamente e che è allo stesso tempo complessa. I giovani sembrano arrivati alla vita adulta senza che nessuno abbia detto loro, in modo convincente, che la fede è importante. Chi cura la pastorale universitaria e incontra i giovani a questo punto della loro vita, per cominciare un dialogo, prova prima di tutto a svegliare la domanda di fede cui essi sono segretamente interessati».

Dotata dello speciale statuto di parrocchia personale, in quanto i fedeli di cui si prende cura non le sono affidati perché presenti su uno specifico territorio ma perché la riconoscono come parrocchia, «la comunità di San Paolo apostolo è ogni giorno “sfidata” nell’impegno all’annuncio – ha concluso padre Sgarra – ed è chiamata a sintonizzarsi con le esigenze di questo tempo che chiede ai cristiani di accogliere ogni persona nel bisogno di essere riconosciuta nel suo volto unico».