“Prendere tanto per prendere, non ha senso. Bernabé? lo invito a…”

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Poco fa il direttore sportivo della S.S.Lazio Angelo Fabiani è intervenuto sui canali ufficiali di Lazio Style Channel per chiarire alcuni dubbi, timori, curiosità e perplessità legati alle strategie di calciomercato dalla Lazio. Inevitabile, inoltre, la spesa di alcune considerazione in merito alla vicenda che ha visto coinvolto l’ormai ex falconiere biancoceleste Juan Bernabé. Di seguito le sue parole:

L’indice di liquidità si sta rivelando un problema, in che modo pensate di sbloccarlo?

“L’indice di liquidità non riguarda soltanto la Lazio ma tutte le società. Ma è facilmente risolvibile nel momento in cui uno fa uscite ed entrate e questo non impedisce alla Lazio di fare operazioni. Poi il tutto va inserito in una politica di ogni singola società e questo è un altro discorso.

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Faccio una premessa: noi abbiamo iniziato un nuovo percorso qualche tempo fa. Io dissi che questo percorso non poteva essere ristretto a 6 mesi ma ho detto che è un nuovo ciclo che ha una durata minima di 3 anni. Credo che questa estate mi sono preso la responsabilità di aprire un nuovo progetto. Ricordo che ci sono state anche critiche, giustificate perché costruttive, però quando uno ha un suo modus operandi lo deve attuare per il bene di tutti. Questo è quello che abbiamo fatto.

E’ il caso di ricordare che questa squadra alla guida di Baroni, scelto dal sottoscritto e da Lotito, abbia iniziato un campionato che, al netto di qualche battuta d’arresto e qualche partita in cui abbiamo perso punti per questioni di casualità, ha fatto un girone d’andata più o meno importante. In Europa si è contraddistinta, speriamo di prendere i punti necessari per evitare i play off. Comunque questa squadra ha fatto fino ad oggi qualcosa di positivo. Forse a mio parere è andata sopra le aspettative iniziali.

E allora nasce una considerazione: quando una cosa funziona perché debbo mettere a rischio con delle situazioni, innesti, che non li ritieni funzionali nell’immediatezza? Noi setacciamo il mercato e ad oggi devo dire che non abbiamo trovato la funzionalità di questi ragazzi che abbiamo visionato in altri casi, senza fare nomi, non abbiamo ritenuto che il rapporto qualità prezzo fosse in linea con il valore che i nostri osservatori e il sottoscritto hanno dato al singolo calciatore. Abbiamo preso un giovane calciatore (Ibrahimovic, ndr) di cui mi assumo la responsabilità di averlo inserito in prima squadra. Tutti i giocatori scelti son frutto del sottoscritto e i suoi collaboratori. Abbiamo ritenuto opportuno sulla base delle indicazioni da campo prendere anche questo giovane calciatore che sono convinto verrà fuori.

Oggi sento parlare di indice e di innesti. Sia chiaro una cosa: noi faremo quelle cose che migliorano l’aspetto tecnico e tattico della rosa. Ad oggi non ne troviamo, non ci sono. Voi sapete che il mercato di gennaio è di riparazione. Noi siamo partita con 4 pneumatici e sono tutti e 4 gonfi, non c’è una ruota a terra. Questo non significa che sei presenta un’opportunità che possa migliorare la rosa noi ci trieremo indietro e non sarà di certo l’indice a impedircelo. Essendo io il repsonsaibole di un progetto tecnico con mandato datomi da Lotito, sono io a dover fare delle scelte, prendere dei giocatori e metterli a disposizione dell’allenatore. Abbiamo fatto scelte estive e messe a disposizione di Baroni che ha fatto un ottimo lavoro.

Non andrò lontano da questo modus operandi che ho. Non vado dietro alle sirene o a sentimenti di ogni genere anche se capisco che dall’altra parte si ragiona in maniera diversa. Io devo ragionare in base alle esigenze societarie e di un gruppo che fino qui ha fatto qualcosa di buono. Se la Fiorentina non vince il recupero la Lazio finisce il girone d’andata al 4° posto. Si può sempre migliorare ma se poi sbagli qualcosa, peggiorare, è un attimo. 

Le altre? Io guado in casa nostra. Baroni ha fatto un ottimo lavoro. Il calciomercato non deve essere una moda ma un esigenze e se ci un esigenza la si risolve. Se deve diventare una moda non sono il tipo che va dietro alle mode.

Belahyane, Fazzini e Casadei, quali di questi elementi possono arrivare alla Lazio?

“Noi vediamo centinaia di giocatori poi altri prendono il sopravvento. Io devo prendere giocatori funzionali. Noi abbiamo fatto un’offerta all’Empoli per Fazzini perché oggi può rappresentare un giocatore di prospettiva. Può diventare il Rovella della situazione, il Tonali della situazione. Per per fare un matrimonio bisogna essere in due. Abbiamo fatto un’offerta, di la hanno esigenze diverse. Dico che i migliori affari sono quelli che non si fanno. Anche per gli altri abbiamo fatto proposte”. 

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Avete preso in considerazione la possibilità di cedere un giocatore per fare cassa e avere margine di manovra?

“Ci hanno chiesto 6-7 giocatori squadre che rappresentano il top in Italia e estere. Se noi dobbiamo dare via un giocatore per fare cassa andiamo contro il nostro credo e il nostro modus operandi. Se dico che c’è un percorso di crescita, come faccio a privarmi di uno o più pezzi importanti? Ci è stato chiesto Rovella, Castellanos, Dele-Bashiru, Tavares, etc. Noi non dobbiamo smontare la squadra ma completarla. Migliorare un centrocampo come quello della Lazio non è facile. Così come in altri reparti.

Prendere tanto per prendere, non ha senso. Mi diranno e allora perché hai preso prendi Ibrahimovic? Perché l’anno scorso nel Frosinone ha fatto bene. Ha delle qualità che se le metterà a disposizione e ci farà vedere quello che vale è un investimento importante di un giovane calciatore classe 2005. Io i 32-33enni non li prendo. Con tutto il rispetto per loro ma vogliamo andare su modello tipo Feyenood che si avvalgono di giovani che vogliono affermarsi ed emergere. 

Es. Gila: sembra uno scappato di casa. E’ stato qui, la Lazio lo ha costruito e oggi Mario Gila è una pedina appetibile sul mercato mondiale per le sue prestazioni. Noi dobbiamo andare e seguire questo tipo di situazione. Dobbiamo seguire questo obiettivo. Se io do via quelli che mi chiedono allora se mi fanno le pernacchie per strada hanno ragione”.

Castrovilli scommessa persa?

Non è una scommessa persa. Sapevamo che veniva da un intervento difficile. Devo dire che l’intervento al crociato non gli ha dato mai problemi o preoccupazioni. Ha trovato poco spazio, chiede più spazio ma dipende anche dagli equilibri dell’allenatore. E’ un professionista poi se vuole avere più spazio  e cambiare casacca prenderemo in esame questa eventuale richiesta del calciatore”.

Ritiene che siano stati commessi degli errori? Si può intervenire per togliere gli esuberi?

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“Gli errori ci stanno e anche io ne ho commessi. Però se i numeri hanno un senso sono sotto gli occhi di tutti. Noi non abbiamo completato il ciclo di rinnovamento. Siamo al 50%. C’è ancora tanta strada da fare lavorare, ma nel prossimo futuro e con un pizzico di fortuna troveremo quei calciatori funzionali per il fabbisogno della Lazio e per coseguire risultati importanti. Io non mi sono mai esaltato, sono una persona equilibrata perché il calcio è pronto a smentirti il giorno dopo. Vivo le vittorie come le sconfitte anche se quando vinciamo dormo meglio.

E’ logorante l’ambiente di Roma?

“Basta essere chiari, onesti, essere professionisti e dire sempre la verità senza mai farsi prendere dall’entusiasmo. So che il calcio ti porta in alto ma anche in basso. Sono una persona abbastanza equilibrata”. 

Quando cerchi un giocatore non si vede solo la fenica ma anche la personalità e se può reggere l’urto di questa piazza?

“Si valuta tutto. Poi io prima di prender un giocatore faccio il giro delle 7 chiese, cioè mi confronto con più persone e collaboratori e poi decido. Ibrahimovic è un 2005 che non entra in lista preso dal Bayern Monaco in prestito con diritto di riscatto e ha la possibilità di mettere in mostra le qualità che non sono poche e vediamo se la Lazio riesce a mettere in pratica queste sue doti. Io prima di prenderlo ho parlato con Angelozzi che lo ha avuto e me ne ha parlato strabene. Ma è comunque un 2005. C’è un 2004 dall’altra parte che faceva la primavera e mo sta in prima squadra mai essere prevenuti con i ragazzi, bisogna farli dimostrare il loro valore. Io non parto mai prevenuto”.

Isaksen può partire? Ci sono richieste? Zaccagni resta?

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“Ripeto, tutti sono cedibili e nessuno è incedibile. Se ci sono richieste per Ssaksen la società valuta il sostituto. Se il sostituto da garanzie pari o superiori allora si prende in considerazione se no Isaksen non si move dalla Lazio. In determinate partite è stato determinante. Ai giovani bisogna dargli il tempo di maturare anche perdonandogli qualche errore altrimenti saremmo vulnerabili e persone poco serie. Io ho le idee chiare da questo punto di vista”.

Baroni però a volte dice che non abbiamo tempo e che devono velocizzare il tutto:

“Baroni è uno straordinario professionista e so che non si fa prendere dagli entusiasmi. Qgni allenatore vuole il meglio del meglio. Purtroppo però poi cozza con delle norme e la lista degli Over e degli Under, per cui poi bisogna bilanciare tutta l’attività”.

Mandas ha mercato?

“Anche lo scorso anno lo aveva. Lui rappresenta una valida alternativa a Provedel che è il titolare. Mandas ha giocato tutte le partite europee, chi lo avrebbe immaginato quando lo abbiamo preso? Questo significa che c’è crescita del ragazzo e la società non vuole privarsi di un buon giocatore”.

Quando possono rientrare Patric e Vecino? La ricerca del difensore è perché i tempi dello spagnolo sono lunghi? 

“Patric fa un ultimo esame e da lunedì inizia il recupero. Vecino ha avuto una cosa importante ed è in via di risoluzione ma non torna prima di 10-15 gg. Bisogna essere onesti verso questi ragazzi che nei momenti importanti hanno fatto cose straordinarie. Io non uso e getto, li aspetteremo,  se serve che stringiamo la cinghia ma oltre non andrei”. 

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Basic e Hysaj che fine faranno? Possono essere utili?

“Non c’è dubbio che oggi che visto che Lazzari si è fatto male Hysaj può essere utile. Lo è stato già in Coppa Italia. Non abbiamo scaricato nessuno. I fuori rosa non hanno fatto una vita diversa, hanno fatto parte del gruppo e abbiamo rispettato la loro professionalità. Sono 2 ottimi giocatori e può darsi che tornino utili”.

Bisogna essere ambizioni con giocatori di livello:

“Se i migliori non li metti sul mercato e completi il percorso. Questo significa che che vogliamo nel breve tempo possibile fare una squadra competitiva”.

In primavera ci sono giocatori utili? 

“No, ad oggi non ci sono giocatori pronti per il grande salto. Questo potrà esserci nel giro di qualche anno. Ci sono ragazzi in prestito che hanno la possibità di crescere in altre piazze e con risultati ottimi come Floriani e Ruggieri. Sono anche loro i ragazzi che nel prossimo furto possono tornare utili alla Lazio.”

Perchè si parla solo per la lazio dell’indice?

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“Come ho detto prima è un istituto che riguarda tutte le società. Se io domani metto sul mercato Tavares lo prende mezza Europa e posso fare entrate perché non mi tocca la lista degli Over. Ma visto che Tavares non è sul mercato ciò va a ripercuotersi sull’indice”.

Come placare il circo intorno al falconiere?

“Sulla vicenda deve calare il sipario. Il falconiere Juan ha chiesto scusa si è reso conto di aver fatto una cosa che non doveva e si è pentito. Adesso c’è chi può accettare le scuse e chi no. Adesso è in convalescenza la salute è un diritto costituzionale e in forza di un certificato medico gli diamo supporto. Dopo la situazione verrà affrontata su altri piani. La società ha messo un comunicato. La cosa che mi dispiace è che intorno a questa vicenda e debolezza che ci è stata si stia speculando sopra.

Se ognuno di noi vuole farsi un lifting è libero di farlo. E’ chiaro che noi abbina un codice etico da rispettare. E’ che come se io mi ubriaco, esco fuori e do in escandescenza. Non rappresenterei bene la Lazio. Noi siamo esposti e ci dobbiamo privare di alcune debolezze. Dobbiamo avere una condotta che deve essere di esempio per tutti: per i bambini, genitori e famiglie. Per questo esiste questo codice etico interno che va rispettato da parte di tutti. Poi le responsabilità sono un passo successivo che si andrà ad affrontare. Invito Juan ad avere un atteggiamento diverso, non prestare il fianco a chi vuole farci gossip e altro. Dovremmo tutti quanti usare il buon senso”. 

Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com





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