Un’iniziativa innovativa e sostenibile sta prendendo piede in Abruzzo, dove le calzature usate dei portalettere di Poste Italiane non verranno più abbandonate nel limbo del rifiuto. Invece, si trasformeranno in morbidi pavimenti antitrauma per i bambini. Questo progetto, intitolato “Scarpa vecchia fa buon gioco”, unisce creatività e coscienza ecologica grazie all’impegno di un gruppo di otto dipendenti dell’azienda. Scopriamo i dettagli di questa iniziativa che porta i valori della sostenibilità e dell’innovazione direttamente nelle aree gioco dei più piccoli.
L’idea alle spalle del progetto
“Scarpa vecchia fa buon gioco” è emersa come una delle molte proposte registrate durante il contest “Insieme 2024 Sustain & Innovate” lanciato da Poste Italiane. L’iniziativa si propone di raccogliere suggerimenti dai lavoratori per migliorare pratiche e attività aziendali in materia di sostenibilità. L’idea di riciclare scarpe antinfortunistiche, fino ad ora utilizzate dai portalettere e dal personale, è un esempio concreto di come i dipendenti possano contribuire attivamente a una causa importante, creando un ciclo di vita più lungo e produttivo per le risorse aziendali.
Ogni due mesi, i calzari dismessi vengono raccolti nei centri di recapito abruzzesi. I portali di smistamento delle calzature sono sparsi lungo tutto il territorio regionale, dai centri di Pescara a quelli in città come L’Aquila, Teramo e Vasto. Successivamente, le scarpe raccolte vengono inviate al Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove l’Impresa ESO provvede alla loro gestione e trasformazione. Questo processo non solo evita che materiali potenzialmente utili finiscano in discarica, ma conferisce loro una nuova vita in un contesto ludico e protettivo.
Il supporto dell’azienda e le ambizioni future
Franco Settimi, responsabile del servizio di recapito in Abruzzo e Molise, ha espresso il suo entusiasmo per questa iniziativa. L’obiettivo di raccogliere oltre 3.500 paia di scarpe entro il 2025 implica un impegno collettivo, che non solo coinvolge il personale locale, ma si estende a colleghi delle regioni limitrofe, come Lazio e Sardegna. Poste Italiane dimostra così una forte sensibilità verso il riuso e il coinvolgimento dei dipendenti, celebrando un progetto che riflette l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.
Nel cuore di questo progetto risiede un principio fondamentale: garantire sicurezza, sia ai lavoratori che ai bambini. Le calzature, le quali in origine servivano a proteggere i portalettere durante le loro funzioni quotidiane, saranno trasformate in pavimentazioni antitrauma, preservando così il benessere attraverso il gioco. La trasformazione non modifica la loro essenza, ma cambia la loro destinazione d’uso, creando un collegamento tra il lavoro svolto e i momenti di svago dei più piccoli.
Un’economia circolare in azione
Ogni anno, “Scarpa vecchia fa buon gioco” permetterà di riciclare ben 25.000 paia di scarpe di Poste Italiane, contribuendo in modo significativo alla riduzione dei rifiuti e alla promozione di un’economia circolare. Le prime applicazioni delle pavimentazioni saranno realizzate negli asili di Roma e Bologna, creando spazi di gioco sicuri e confortevoli per i bambini.
Ma non finisce qui: il progetto prevede di estendere le sue attività anche ad altri materiali aziendali, come i caschi e le divise utilizzate dai portalettere. Questo approccio sistemico non solo consolida il ruolo di Poste Italiane nel panorama della sostenibilità, ma si allinea anche con le iniziative di responsabilità sociale d’impresa promosse a livello internazionale.
La strategia di Poste Italiane non è solo focalizzata sull’efficienza interna, ma si snoda anche lungo il filo dell’impegno verso la comunità, rispondendo alle esigenze dei cittadini. La coerente applicazione dei principi ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, evidenzia un percorso che mira a conciliare l’operatività aziendale con la necessità di proteggere l’ambiente e promuovere un futuro migliore per le generazioni future.
Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Armando Proietti
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