Una rara natura morta di Van Gogh sarà messa in vendita al Tefaf di Maastricht

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Categorie: Arte moderna / Argomenti: OttocentoVincent Van GoghArte Moderna

Una rara natura morta di Vincent van Gogh verrà messa in vendita al Tefaf di Maastricht: la esporrà la galleria MS Rau di New Orleans.

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Una rara natura morta di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890) verrà messa in vendita al Tefaf di Maastricht, la grande mostra mercato d’arte antica la cui trentottesima edizione si terrà dal 15 al 20 marzo 2025. A portare l’opera di Van Gogh in mostra sarà la galleria MS Rau di New Orleans che già lo scorso anno aveva venduto una Testa di contadina sempre alla stessa fiera: l’opera, del periodo di Nuenen, era stata acquistata per 4,5 milioni di euro da un museo extraeuropeo. Adesso, la galleria tenta di bissare il successo dell’anno scorso con un’opera ancor più particolare: una Natura morta con due sacchetti e una bottiglia, sempre del primo periodo della carriera del pittore olandese.

Eseguita a olio, l’opera denota il talento di Van Gogh nell’utilizzare oggetti di uso quotidiano per creare composizioni capaci di sorprendere. La tela mostra un impasto spesso, ombreggiature pesanti e una tavolozza intensa, tutti tratti distintivi della tecnica di van Gogh verso la metà degli anni Ottanta dell’Ottocento. Nel 1883, Vincent van Gogh era tornato con riluttanza nella casa della sua famiglia a Nuenen, dove, nonostante i rapporti tesi con i suoi genitori e un senso di isolamento, scoprì un rinnovato senso nella sua arte. L’ambiente rurale di Nuenen e il suo legame con le tradizioni artistiche olandesi gli fornirono la libertà di esplorare nuovi soggetti e di riconnettersi con la sua eredità. Questo periodo di trasformazione culminò ne I mangiatori di patate (1885), una delle sue opere più celebri, che cattura la vita dei braccianti rurali con un realismo senza filtri che rifletteva la sua profonda empatia.

Durante questo periodo, Van Gogh studiò la natura morta: mentre insegnava arte agli studenti locali per sostenersi, ebbe occasione di reinterpretare le nature morte tradizionali, rileggendole secondo il suo stile personale emergente. In una lettera al fratello Theo, Vincent espresse entusiasmo per l’insegnamento della natura morta agli abitanti del villaggio mentre la sua tecnica stava migliorando, accennando all’approccio innovativo che avrebbe poi ridefinito il genere con opere come i suoi celeberrimi Girasoli.

Vincent van Gogh, Natura morta con due sacchetti e una bottiglia (Nuenen, novembre 1884; olio su tela, 58,7 x 48,5 cm)

Vincent van Gogh, Natura morta con due sacchetti e una bottiglia (Nuenen, novembre 1884; olio su tela, 58,7 x 48,5 cm)
Vincent van Gogh, Natura morta con due sacchetti e una bottiglia (Nuenen, novembre 1884; olio su tela, 58,7 x 48,5 cm)

Per alcuni artisti, le nature morte servivano come meri esercizi tecnici, ma per Van Gogh riflettevano la sua profonda ambizione artistica, come si vede nella Natura morta con due sacchetti e una bottiglia. Durante il suo periodo a Nuenen, un periodo segnato dalle difficoltà, Van Gogh gettò le basi per la sua visione distintiva, trasformando la tradizione della natura morta in qualcosa di espressivo, audace e in definitiva trasformativo per la storia dell’arte. Era profondamente commosso dalle vite dei laboriosi abitanti del villaggio, che trovavano bellezza nella connessione tra persone, natura e vita domestica. I sacchi e la bottiglia in questa composizione alludono proprio alle piccole gioie quotidiane che sostenevano le persone nelle sfide della vita tra le campagne.

Il dipinto, prima di arrivare alla galleria MS Rau di New Orleans, era proprietà di una collezione privata della Pennsylvania. È stata esposta per la prima volta a Rotterdam nel 1903, mentre la seconda esposizione si registra all’Aia nel 1950. L’ultima volta che il pubblico ha potuto vedere quest’opera è stata tra il 1987 e il 1988, in occasione della mostra Van Gogh in Brabant tenutasi al Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch. Il prezzo di vendita al momento è riservato.

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