Il Comune di Crema e il Comitato promotore Costruttori di Pace annunciano la terza edizione del corso Europa 2.0, un ciclo d’incontri rivolto alla cittadinanza. Il corso, che affronta tematiche legate al futuro dell’Europa, alla pace e alla cooperazione internazionale, si terrà a Crema, nella sala Alessandrini, con inizio alle ore 21. I primi ospiti saranno mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano, Albertina Soliani e Giordano Formenti. L’Ue, con la sua storia di cooperazione e di superamento dei conflitti interni, è una delle istituzioni più significative per promuovere la pace e la diplomazia a livello globale. È grazie a questa unione che, per oltre settant’anni, l’Europa ha conosciuto il periodo più lungo di pace della sua storia. La sua capacità di integrare Paesi diversi, di superare divergenze e collaborare su questioni fondamentali come il commercio, l’ambiente e la sicurezza, è un esempio che il mondo oggi deve guardare con attenzione.
Il compito dell’Europa
In un contesto internazionale sempre più frammentato, l’Europa ha il compito di mettere a disposizione la propria esperienza politica per fungere da mediatrice nei conflitti e per disinnescare le tensioni prima che degenerino in guerra. La diplomazia europea non deve limitarsi a gestire le crisi in corso, ma deve essere un motore di cambiamento, capace di seminare i semi della pace in ogni angolo del pianeta. Un’Europa unita, forte e consapevole del proprio ruolo nel mondo, può e deve fare la differenza.
Il programma
Il programma del ciclo invernale prevede tre eventi di grande rilievo: il 22 gennaio Formenti relazionerà su Il tragico bilancio del secondo conflitto mondiale, il 19 febbraio Soliani su Europa tra corsa agli armamenti e mission originaria. L’intervento dell’Unione Europea a fianco di Kiev e la corsa agli armamenti in atto in Europa: un tradimento della sua missione originaria, oppure un cambio di direzione più che legittimo nel nuovo quadro internazionale? Il 19 marzo, Delpini, Arcivescovo di Milano interverrà sul tema Seminare la pace: disinnescare le tensioni prima che si trasformino in conflitti armati. L’Ue, pur con tutte le sue tensioni interne, ha assicurato ai noi europei il più lungo periodo di pace della nostra storia. Non è il momento ora che metta a disposizione tale sua sapienza politica, in un mondo di nuovo caratterizzato da crescenti tensioni internazionali, al fine di “seminare” la pace laddove divampano i conflitti e, in primo luogo, di disinnescare le tensioni prima che si trasformino in conflitti armati?
Cambiare prospettiva
“Con grande entusiasmo – dichiara l’assessore Giorgio Cardile – siamo felici di presentare il ciclo invernale della terza edizione del corso, che rappresenta un appuntamento importante per tutta la cittadinanza. Il comitato promotore, composto da associazioni cittadine, sta facendo un lavoro straordinario da tre anni, con passione e generosità, per approfondire i temi cruciali del futuro dell’Europa e della pace. Un sentito ringraziamento va al professor Piero Carelli, che ha saputo guidare con saggezza e apertura il gruppo di lavoro, con la sua visione lungimirante e inclusiva”. In un momento storico così drammatico, in cui i conflitti in corso in varie parti del mondo portano devastazione e sofferenza, “non possiamo ignorare la responsabilità collettiva di promuovere la pace e la diplomazia. Le guerre in corso, come quella in Ucraina e in Palestina, ma anche i conflitti dimenticati in altre regioni, ci richiamano con urgenza alla necessità di un cambiamento di prospettiva. Non è più possibile rimanere indifferenti o distanti: la pace non è un valore scontato, ma un impegno quotidiano da coltivare”, aggiunge Cardile.
Valori da promuovere
L’amministrazione attraverso questo corso riafferma la centralità dei valori della Costituzione e dei principi europei, come fondamenta per costruire un futuro di pace, democrazia e prosperità. “Continueremo a impegnarci, con determinazione per promuovere questi valori, soprattutto verso le giovani generazioni, affinché possano essere protagoniste di un’Europa ancor più unita, pacifica e capace di rispondere alle sfide globali con saggezza e solidarietà”.
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