Clamoroso sulla Margaret Court Arena: Gael Monfils rimonta Taylor Fritz e diventa il secondo 38enne agli ottavi a Melbourne dopo Federer
La magia del cemento, la favola di un tennista che non vuole saperne di avviarsi agli onori degli addii. Gli infortuni messi alle spalle, la gran voglia di dimostrare di poter essere competitivo anche con la nuova generazione di fenomeni. E, se vogliamo, la gran lezione alle nuove leve: serve la classe, serve la qualità anche nel tennis attuale.
Ne sa qualcosa Taylor Fritz, che sbatte contro il muro Gael Monfils e torna a casa mestamente. Servizio e dritto da una parte, continue variazioni dall’altra.
Se ne va in frantumi il tie-break, se ne vanno alle stelle anche le battute finali del quarto set e questa edizione dell’Australian Open per Fritz è finita qui. Con un gran mal ditesta, mentre il pubblico di Melbourne difficilmente dimenticherà questa gara straordinaria in cui non ha mai avuto dubbi su chi fare il tifo.
Gael avanza in tabellone: è imbattuto da otto gare consecutive, nel 2025 ha perso solamente da Novak Djokovic e ora è pronta a sfidare il vincente della sfida tra Ben Shelton e Lorenzo Musetti.
A 38 anni, reduce dal titolo ad Auckland e dopo oltre tre ore, Monfils apre un altro varco nel secondo quarto del tabellone, dove si crea un’occasione per tutti (e, nel frattempo, diventa ancora più in discesa la strada di Jannik Sinner verso un’altra finale a Melbourne).
Da quando l’Australian Open è a 128 giocatori soltanto un altro 38enne aveva raggiunto gli ottavi di finale: Roger Federer.
IL MATCH
Avvio apparentemente sicuro da parte di entrambi con il colpo di inizio gioco. Il sole splende sulla Margaret Court Arena e presto i due tennisti perdono un po’ i riferimenti con il lancio di palla. Nel terzo e nel quarto game, infatti, entrambi calano di percentuale con la prima palla di servizio e sono costretti a dover annullare una palla break. Superato l’ostacolo, è Fritz quello che riesce più spesso a prendere in mano il pallino del gioco. Monfils corre, recupera, ma può poco altro. Piegato sulle gambe, il francese commette un doppio fallo sanguinoso che regala il break alla quarta forza del seeding, che ringrazia e poco dopo chiude il parziale 6-3 dopo trentotto minuti.
Si gioca sempre sui game di battuta la seconda frazione, con lo statunitense un po’ più in difficoltà questa volta a tenere il servizio rispetto al transalpino. Nonostante ciò, le palle break non si vedono. Fritz rimane on serve, così come Monfils. Poco prima di un eventuale tie-break, però, il francese schiaccia sull’acceleratore: risponde preciso, spinge bene e l’americano, dal lato opposto, pare un po’ scarico sulle gambe. Quest’ultimo finisce per spedire due dritti a metà rete e dopo quarantaquattro minuti di set perde il primo parziale del torneo per 7-5, cedendo la battuta a 0.
Così come nella frazione precedente, anche nella terza si segue la regola dei servizi senza che si vedano molti scambi prolungati. Nel cambio di campo dopo il quinto game Fritz richiede a sorpresa un medical timeout ma, a gioco ripreso, grandi differenze da prima non si vedono, se non una sua tendenza sempre maggiore a commettere errori gratuiti. Arrivano quindi due palle break per Monfils. Fritz però ritorna in sé, rimette la prima in campo e si salva.
C’è una reazione dell’americano sul finire del set, fatta di dritti poderosi con i quali cerca di scrollarsi di dosso tensioni e paure. E’ quello che arriva meglio al tie-break perchè blinda gli ultimi due turni di servizio senza concedere punti al suo avversario. Dall’altra parte Monfils è sornione: mima una certa stanchezza, ma quello che non ha le idee chiare su cosa fare di certo non è lui. Continua a variare i colpi senza mai dare l’opportunità all’americano di giocare il suo tennis. E in questo senso il tie-break è un grande spettacolo. Si comincia con un gran punto di Monfils che vince una buona percentuale di scambi superiori ai 10 colpi.
L’esperienza di Monfils
Lo chiama a rete e gli fa giocare una palla corta di cui è Taylor stesso a vergognarsi, sapendo l’importanza del punto perso. Poi con una smorzata e poi lascia partire il lob per il secondo minibreak: 0-3.
La saga continua con Monfils al servizio praticamente perfetto e nel continuare a variare i colpi, difendendosi senza alcun problema dai tentativi di Fritz di cercare profondità e di provare a forzare col drittone. Ma Monfils gli risponde anche vincente e poi chiude 7-1 nel pandemonio generale. La gente è col francese e l’immagine di Fritz seduto, smarrito a fine set è eloquente.
Si ricomincia con Monfils che sale subito 0-30 sull’1-1. Taylor resta concentrato e risale la corrente anche aiutato dalla sua forza di volontà di non voler abbandonare il torneo.
Dopo tanto peregrinare, Taylor si procura una palla break nel terzo gioco annullata con lo schema servizio e dritto dalla “pantera” francese. Le statistiche dicono che si tratta della terza palla break concessa a Fritz da Monfils, 1 su 3 andata a segno e non ne comparivano in favore dell’avversario dal primo set.
Lo statunitense rimane aggrappato al game e se ne conquista un’altra, la n. 4 del match cancellata da una seconda vincente di Gael che poi aggancia sul 2-2 il suo avversario. Il pubblico di Melbourne ha le idee chiare su chi tifare.
A fuoco lento cucina Monfils: smorfie, scarpette aggiustate e questa continua variazione di colpi o ricerca di attirare alla rete Fritz. A rete lo statunitense combina disastri e la percentuale non è dalla sua parte: si materializzano due palle break che sono acqua nel deserto nella carriera agli sgoccioli di Monfils.
La prima se ne va per centimetri ma la seconda è quella che manda in visibilio i presenti. Il francese resiste alle sprangate di diritto dell’americano e appena ne ha la possibilità ecco la palla mortifera nei pressi della rete. Fritz si impegna ma non la rimette al di là del nastro: è break, parente di un match-point. Parte con un doppio fallo, un po’ di ansia (sì, anche alla sua età). Poi arriva l’aiuto dall’altra parte della rete e da “San Servizio”. Il finale è una gran gioia per lui, i suoi tifosi, la storia che incarna: è agli ottavi!
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com
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