Toscana ed Emilia Romagna verso un Patto sulle relazioni interregionali, dalla salute al dissesto idrogeologico

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Regione Toscana ed Emilia Romagna sono tra le Regioni piĆ¹ colpite in Italia dalla crisi climatica, come mostrano plasticamente gli eventi meteo estremi degli ultimi due anni, e condividono sfide comuni su unā€™ampia varietĆ  di fronti: sfide che adesso verranno affrontate con un piĆ¹ incisivo spirito di collaborazione.

I presidenti Giani e De Pascale hanno infatti firmato stamani, a Firenze,Ā una lettera d’intenti dalla quale scaturirĆ  un Patto per dareĀ una cornice stabile alle relazioni interregionali e per continuare e rafforzare la collaborazione attiva tra regioni confinanti.

ā€œĀ Le nostre – ha sottolineato GianiĀ  – sono regioni gemelle. Siamo l’Italia di mezzo e sono molto felice che il presidente De Pascale abbia accettato il mio invito. Lui fa parte di una nuova generazione di amministratori a cui tutti guardiamo con speranza.Tanti problemi delle nostre comunitĆ  possono essere affrontati insieme. Penso alla sanitĆ  ai cui servizi teniamo molto tanto da aggiungere risorse nostre ai fondi statali. Lo stesso si puĆ² dire sui trasporti, con le comuni linee faentina e pontremolese. L’Appennino poi non rappresenta una divisione ma un’unione, un ponte tra le nostre comunitĆ  per la loro valorizzazione turistica, culturale e per il mantenimento dei servizi. Penso che potremo arrivare ad avere un unico parco nelle zone est, tra il Sasso di Simone e il Simoncello. Anche l’appuntamento conĀ le Olimpiadi 2036 puĆ² rappresentare un motivo di unione tra le nostre Regioniā€.

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Alla lettera di intenti, che ha validitĆ  tre anni e potrĆ  essere rinnovata tramite un accordo tra le parti, seguirĆ  la firma di un apposito protocollo.

Lā€™intesa riguarda otto materia: la sanitĆ , la ricerca e innovazione, lā€™Appenino e le aree interne, il turismo ed i grandi eventi, la cultura, il digitale, le infrastrutture e la mobilitĆ  e il contrasto al dissesto idrogeologico, costituendo per questā€™ultimo punto degli appositi gruppi di lavoro. La proposta ĆØĀ anche di coordinarsi in merito agli aspetti infrastrutturali e paesaggistici, su entrambi i versanti del crinale appenninico, rispetto allā€™installazione di impianti di energia rinnovabile.

Tra gli impegni sulla sanitĆ  contenuti nella lettera spiccano la volontĆ  di consolidare le cure e lā€™assistenza territoriali, la collaborazione tra i Centri di eccellenza, la valorizzazione delle professioni mediche e infermieristiche e la promozione del rifinanziamento strutturale del Fondo Sanitario Nazionale e la rimozione dei vincoli della spesa di personale.

Nel campo della ricerca e dellā€™innovazione lā€™intento ĆØ quello di valorizzare lā€™area del Brasimone e il suo Centro di ricerca con il supporto dellā€™Enea e in collaborazione con i centri universitari di eccellenza come la Bologna business school e la Scuola superiore Santā€™Anna di Pisa.

Per le aree appenniniche e interne si indicano strategie comuni per servizi a famiglie e imprese e politiche di sviluppo del turismo e dellā€™agricoltura, con un particolare impegno verso i comuni di confine della dorsale appenninica, valorizzando il sistema dei Parchi regionali dellā€™Appennino, il parco naturale interregionale del Sasso Simone e Simoncello e i Parchi nazionali dellā€™Appennino Tosco-Emiliano e delle Foreste Casentinesi.

Su turismo e grandi eventi si intende integrare lā€™impiantistica della montagna per lo sviluppo del turismo bianco e verde, promuovere il turismo lento, i cammini, i giardini storici e la cultura cooperando sui grandi eventi internazionali sportivi e culturali, anche attraverso le azioni di promozione territoriale delle rispettive aziende per la Promozione turistica regionale.

Numerosi gli impegni per la cultura. Si va dalla valorizzazione del Cammino della Memoria ā€œSantā€™Anna di Stazzema-Monte Soleā€, che lega i due piĆ¹ tragici eccidi nazi-fascisti, e del Cammino della Pace ā€œBarbiana-Montesoleā€, che lega i luoghi di don Lorenzo Milani e don Giuseppe Dossetti, alla valorizzazione del Cammino di San Romualdo, alla digitalizzazione e messa in rete dellā€™Archivio Villani della Fondazione Alinari, alla condivisione di conoscenze, metodiche amministrative e progettuali, e attivitĆ  di comunicazione e divulgazione.

Per la strategia digitale si punta a rafforzare la rete a banda ultra-larga, implementare i sistemi di cloud, analisi dati, intelligenza artificiale e delle applicazioni connesse ai big data e a promuovere iniziative che abbiano per oggetto applicazioni e innovazione tecnologiche, Intelligenza Artificiale, dati e servizi digitali oltre alle infrastrutture di telecomunicazione.

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Lā€™integrazione tra i due territori passa infine, come giĆ  accennato, attraverso lā€™impegno sulle Infrastrutture e mobilitĆ . In ambito ferroviario potenziando le linee ferroviarie di collegamento come la Porrettana transappenninica, la Pontremolese, la Bologna ā€“ Prato, il collegamento diretto Ravenna ā€“ Faenza ā€“ Firenze. Sul versante stradale la riqualificazione e messa in sicurezza dei principali itinerari di valico appenninico con particolare riferimento alla S.S. 63 – valico del Cerreto, alla S.S. 12 statale dellā€™Abetone, alla S.S. 64 – Porrettana, alla S.S. 67 ā€“ Tosco-Romagnola, mentre ha rilevanza nazionale lā€™asse E45-E55.

ā€œVogliamo lavorare insieme su temi strategici per le nostre comunitĆ  – conclude de Pascale –Ā Abbiamo bisogno di unire le nostre forze per affrontare con incisivitĆ  le sfide piĆ¹ importanti che ci troviamo davanti. A partire dalla difesa della salute pubblica e universalistica con la necessitĆ  di un rifinanziamento strutturale del Fondo sanitario nazionale e la rimozione dei vincoli di spesa per il personale, su cui entrambe le Assemblee legislative hanno promosso disegni di legge di iniziativa regionale. Ā Tema centrale ĆØ lā€™integrazione e la connessione infrastrutturale tra i due territori, con un focus in particolare rispetto alle linee ferroviarie di collegamento, che vanno potenziate anche in unā€™ottica di maggiore sostenibilitĆ  e valutando la sperimentazione di tecnologie innovative.Ā E poi il contrasto al dissesto idrogeologico,Ā  la cura e lo sviluppo dellā€™Appennino e delle aree montane, ambiti prioritari del nostro mandato che anche la Toscana ha tra le azioni strategiche di governo.Ā Ā Ancora, la promozione del turismo bianco e verde- chiude de Pascale-, la valorizzazione sinergica dei grandi eventi internazionali culturali e sportivi, e del nostro patrimonio artistico-culturale dā€™eccezione, apprezzato in tutto il mondoā€.



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