Orobie Film Festival, il programma tra maratone notturne e incontri con i protagonisti

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di
Sergio Rizza

Dal 20 al 25 gennaio, al cineteatro Gavazzeni di Seriate. Tra gli appuntamenti, la presentazione del libro che Marco Carminati ha dedicato al figlio Matteo, morto durante un’escursione a 26 anni

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Il bergamasco Walter Bonatti, solitario gigante della montagna scomparso nel 2011, associa il suo nome ancora una volta, con un premio dedicato, all’Orobie Film Festival organizzato dall’Associazione Montagna Italia. E la manifestazione internazionale (presentata ieri) sul cinema dedicato all’alta quota, da lunedì 20 a sabato 25 gennaio, giunge alla sua 19esima edizione, ancora una volta, con una veste triplice: quella del concorso cinematografico, fotografico e letterario. Nelle cinque serate al cinema Gavazzeni di Seriate, e nei tre pomeriggi e una mattinata alla Sala Galmozzi di via Tasso 4, si aggiungerà una serie di eventi collaterali come musica, incontri, film fuori concorso, attività universitarie di ricerca e trekking per trapiantati. Tutto a ingresso libero (www.montagnaitalia.com/orobie-film-festival).

Il programma del concorso e la maratona notturna 

Al concorso per la settima arte parteciperanno 15 film scelti tra i 102 giunti da 19 Paesi (giuria presieduta da Piero Carlesi, con Nicola Bionda e Giuseppe Spagnulo; molti autori saranno ospitati dal Radisson Blu Hotel di ChorusLife); 21 invece le fotografie finaliste al premio della Provincia, sottoposte al giudizio del pubblico e di una giuria «togata» (Marco Caccia, Claudia Carrara, Mauro Gritti e Piero Gritti); mentre 28 sono i racconti in lizza per il Premio «Walter Bonatti» (giudici Angelo Corna, Massimiliano Passi e Marco della Torre). Novità dell’edizione è la maratona notturna (sabato 25 a Seriate) dedicata a 5 film storici. Tra questi «G-IV Montagna di luce», il documentario sull’impresa compiuta da Bonatti nel 1958: era nella spedizione che scalò, nel Karakorum, il Gasherbrum IV (7925 metri), e riuscì a conquistare la vetta, con Carlo Mauri, salendo dalla creste di nord-est, impresa mai più ripetuta. In concorso, invece, sempre per restare sul sommo Bonatti, un docu-film come «Mirella d’arte e di montagna» della regista lecchese Paola Nessi, che sabato mattina a Bergamo, in Sala Galmozzi, accompagnerà Mirella Tenderini, 90enne, straordinaria figura di rifugista e scrittrice legata proprio a Bonatti e alla sua compagna Rossana Podestà, a ritirare il Premio Montagna dedicato allo scalatore durante la cerimonia di chiusura del festival.




















































La serata dedicata al trekking per trapiantati 

In mezzo a tanta celebrazione della natura delle terre alte, è molto forte il tratto puramente umano. Un incontro (martedì 21) sarà dedicato al trekking per trapiantati, iniziativa guidata da Silvio Calvi, già esponente del Club Alpino Italiano e trapiantato di cuore. Giuliano Losi, trapiantato di fegato, si è emozionato raccontando la sua esperienza: «Pesavo 120 chili, sono arrivato a 70. Ho rischiato di morire. Camminando in montagna, da tre anni in qua, sono rinato, e anche di più. Non sono più “disabile” e mi sono passate le paure».

Marco Carminati e il libro sul figlio Matteo, morto in montagna 

La serata del 22, a Seriate, sarà dedicata invece a Matteo Carminati di Sorisole, la cui vita fu falciata dalla montagna matrigna nel 2022 ad Ardesio. Aveva 26 anni. Il padre Marco lo ricorderà presentando «Zucchero», il romanzo, o lungo racconto, che suo figlio aveva appena finito di scrivere. Il ricavato sarà devoluto alla Croce Bianca, di cui il ragazzo era uno stimatissimo volontario.

L’Università della Montagna di Edolo

Il programma artistico sarà invece impreziosito (sabato a Seriate) dal soprano Silvia Lorenzi e dalla sua performance «Vette di latte», un lavoro commissionatole dall’Associazione Montagna Italia e basato su un racconto d’amore tra una donna di montagna e un uomo di pianura. Quello scientifico (venerdì 24 a Seriate) vedrà la presentazione delle attività di ricerca di una realtà unica in Italia, quella di Unimont, il polo montano dell’Università degli Studi di Milano: ha base a Edolo ed è specializzato in botanica, agronomia, zootecnia e gestione di progetti ad alta quota.

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