Arvedi Ast-Tapojarvi e Terni, partita a scacchi | De Luca “Basta negazionismo ambientale”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Il rapporto tra la presenza di Arvedi Ast e la città di Terni continua ad essere una dei temi caldi di questo periodo, un po’ per la questione relativa all’accordo di programma e per l’ormai noto ‘caso Terni’, cioè la diffusa presenza di indizi che portano sempre di più a mettere in correlazione la produzione delle acciaierie con problematiche ambientali e di salute della popolazione. Partiamo proprio da qui, con una buona notizia: lo ‘Studio Neoconca’ sarà riattivato grazie all’impegno del neo assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca, che Tuttoggi.info ha incontrato proprio per approfondire queste tematiche. Il 24 luglio 2024 avevamo dato notizia che l’allora assessore Luca Coletto, della giunta Tesei, aveva sospeso lo studio, che invece verrà ripreso: uno strumento fondamentale, insieme allo ‘Studio Sentieri, per monitorare i rapporti tra l’inquinamento prodotto dalle acciaierie e i possibili legami con alcune malattie, tra le quali i tumori, che a Terni colpiscono, anche in età pediatrica, in modo particolarmente aggressivo i cittadini.

De Luca “Riprenderemo lo ‘Studio Neoconca’”

“Le 100mila euro del 2018 destinate allo studio non erano stato spese e noi le avevamo raddoppiate – spiega l’assessore Thomas De Luca sullo studio Neoconca – con un lavoro di pressione nell’ambito del dibattito sul Piano di Qualità dell’Aria. A breve nominerò la nuova direttrice dello studio e proprio nei giorni scorsi abbiamo approvato le linee guida della giunta nelle quali c’è, nero su bianco, la volontà di affrontare con un approccio di prevenzione le problematiche ambientali e, per quanto riguarda la salute pubblica, porteremo a compimento questo progetto”.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Arvedi Ast, partita a scacchi tra economia e inquinamento

Quella di Arvedi Ast è una vera e propria partita a scacchi: da un lato, nella giornata dello scorso 17 gennaio, si è tenuto un vertice in Comune, alla presenza del neo assessore allo Sviluppo Economico, Francesco De Rebotti (Pd), per discutere della firma dell’accordo di programma di Arvedi Ast con il Governo. Le difficoltà legate ai costi dell’energia sembrano essere ancora il grande ostacolo alla sigla dell’accordo, con il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che incalza Arvedi e lo spinge a firmare senza tante storie. Salvare uno stabilimento che produce un indotto economico tra i più significativi della Regione è stato ovviamente sempre un punto fermo di tutte le amministrazioni, ma, da qualche tempo, la questione ambientale inizia ad essere rilevante, tanto che l’assessore Thomas De Luca ha parlato chiaramente di un approccio che andrà a smontare il “negazionismo ambientale” e con un atteggiamento in discontuinità col passato. Da quando poi Tuttoggi.info ha iniziato l’inchiesta ‘Caso Terni’, captando il movimento spontaneo dei cittadini raccolto dal Comitato Prisciano Terni-Est, l’attenzione sulla questione inquinamento è tornata ad essere una priorità: ovviamente non va dimenticato il grande lavoro del magistrato Maurizio Santoloci che aveva ipotizzato il disastro ambientale e scoperto il vaso di pandora.

Polveri e vibrazioni a Prisciano, il cambio di rotta

L’assessore De Luca è stato chiaro: “Nelle prossime settimane ci auguriamo di dare risposte e chiare e precise: interverremo sulla trasparenza e sul modo di comunicare delle istituzioni. Sulla questione di Prisciano e delle vibrazioni, da quello che ho riscontrato personalmente e che vedremo nei prossimi giorni anche con le testimonianze dei cittadini, la Regione ha coinvolto anche soggetti terzi per monitorare la situazione”.

Su Bandecchi e Corridore “Non accetto provocazioni”

“Non mi interessa questo tipo di dialettica, non mi appartiene. Non rispondo in alcun modo a queste provocazioni e atteggiamenti – sono le parole dell’assessore che nei giorni scorsi è stato il bersaglio degli sfoghi del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e del vicesindaco, Riccardo Corridore – Sono sempre disponibile alla collaborazione per ottenere risultati positivi. Nella prossima conferenza dei servizi affronteremo la tematica del nichel in atmosfera: secondo le nuove direttive dell’Unione Europea i nuovi limiti da valori obiettivo sono diventati valori di leggi e, a breve, andranno a regime. Dalla conferenza dei servizi del 23 gennaio ci aspettiamo risultati importanti per abbattere la presenza di nichel in atmosfera. Le polveri di Prisciano sono legate alla lavorazione delle scorie e hanno una grananulometria maggiore rispetto alla seconda problematica che riguarda le polveri più sottili. La chiusura del ciclo di lavorazione delle scorie è un obiettivo: non daremo date perché sono più importanti i risultati. Per quanto riguarda i fumi dei camini prenderemo invece altre misure. Nei fatti il discorsi è collegato anche il Piano della Qualità dell’Aria che in Umbria ha captato cifre cospicue. Ad ora sono state focalizzate su misure che non sono state efficaci e altre non sono state spese. Chiederemo dunque al Ministero nuovi fondi e rimoduleremo quelle che già ci sono per arrivare a risoluzioni definitive”.
© Riproduzione riservata





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio