GAZA. È cominciata la tregua, scambio di prigionieri tra Israele e Hamas

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CISGIORDANIA. UCCISO UN RAGAZZINO PALESTINESE. I COLONI ISRAELIANI ASSALTANO VILLAGGI PER PROTESTARE CONTRO RILASCIO PRIGIONIERI

Un 14enne palestinese, Ahmed Jazar, è stato ucciso dal fuoco dei soldati israeliani durante un raid di coloni  ebrei nella zona di Sebastia (Nablus). Decine di altri coloni hanno incendiato case e lanciato pietre in diversi villaggi palestinesi in Cisgiordania, per protestare e ostacolare il previsto rilascio di 90 prigionieri palestinesi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza.

A Sinjil, i coloni hanno incendiato due case e almeno quattro auto. A Ein Sinya, diverse case sono state incendiate. A Turmus Aya, decine di estremisti hanno attaccato diversi edifici. Sulla strada 60, vicino a Luban al-Sharqiya, sono state lanciate pietre sulle auto. Sui social i coloni hanno pubblicato i nomi dei villaggi palestinesi in cui si prevede che faranno ritorno i prigionieri rilasciati per incitare a recarsi ai loro ingressi e a bloccarli.

ORE 21.30

Le tre donne israeliane rilasciate oggi da Hamas hanno ricevuto delle “borse regalo” dal movimento islamico prima di essere consegnate alla Croce Rossa. Le borse contenevano le loro foto scattate a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 e un “certificato”.

ORE 19

Centinaia di palestinesi sono riuniti nei pressi della prigione israeliana di Ofer, alla periferia di Ramallah, in attesa della scarcerazione di 9o detenuti politici, tra di essi 69 donne, come previsto dal primo scambio di prigionieri tra  Israele e Hamas. Tra i presenti ci sono i familiari dei prigionieri. La liberazione più attesa è quella della parlamentare e leader femminista Khalida Jarrar, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina.

ORE 17 

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Le donne israeliane tenute in ostaggio – Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher – consegnate da Hamas alla Croce Rossa e, una volta uscite da Gaza, trasferite all’esercito israeliano, sono giunte al punto di accoglienza di Reim dove hanno trovato ad accoglierle le madri. A Tel Aviv migliaia di persone riunite in Piazza dei Rapiti hanno accolto con applausi e grida di gioia la loro liberazione.

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della redazione

Con un ritardo di circa due ore rispetto all’orario previsto (7.30 italiane) è entrato in vigore a Gaza il cessate il fuoco tra Israele e Hamas concordato a Doha nei giorni scorsi.  Nelle prossime ore saranno liberati tre ostaggi israeliani e successivamente 90 prigionieri politici palestinesi.

In questo momento i palestinesi di Gaza, colpiti duramente da 15 mesi di pesanti bombardamenti israeliani, sono in strada a festeggiare la fine dei raid. Ma Gaza è stata quasi interamente distrutta e ha pagato l’offensiva israeliana, scattata dopo l’attacco di Hamas nel 7 ottobre 2023. Dall’inizio dell’offensiva israeliana fino alla tregua 46.913 palestinesi sono stati uccisi e 110.750 feriti. Migliaia sono dispersi. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza.

Questa mattina Israele, in reazione alla mancata consegna nei tempi previsti dei nomi degli ostaggi che verranno liberati, ha continuato i bombardamenti aerei uccidendo altre 14 persone.

Hamas da parte sua fa sapere di essere in attesa di una lista di detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi da Israele. “L’occupazione deve consegnarci i nomi di 90 prigionieri appartenenti alle categorie donne e minori che devono essere rilasciati il ​​primo giorno del cessate il fuoco”, afferma il movimento islamico aggiungendo che l’accordo prevede il rilascio di 30 prigionieri palestinesi in cambio di un ostaggio civile. Sono tre donne Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher che verranno liberate nelle prossime ore.

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La felicità della gente di Gaza è incontenibile. Migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case. Viaggiano su camion, auto e carretti o vanno a piedi tra le macerie  in particolare nella parte settentrionale della Striscia. “Le nostre case sono state spazzate via, monteremo una tenda qui e resteremo nel nostro quartiere, così potremo sentire che siamo tornati nella nostra casa”, ha detto Saleem Nabhan intervistato dalla Bbc.

L’Unrwa (Onu) riferisce che 4mila camion carichi di aiuti umanitari sono pronti a entrare a Gaza, la metà trasporta cibo e farina. Alemno 100 sono già entrati.

Intanto il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich esorta Israele ad “occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas”. “Rovescerò l’esecutivo se non tornerà a combattere per prendere l’intera Striscia e a governarla”, ha minacciato. L’altro ministro ultrazionalista Itamar Ben Gvir ha annunciato la sua uscita dal governo in reazione all’avvio del cessate il fuoco.

 

 

 

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