Le autostrade per i ricci, nel Regno Unito

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Nonostante siano animali piuttosto piccoli e non velocissimi, ogni notte i ricci percorrono anche due chilometri alla ricerca di cibo e partner. Questi spostamenti sono però spesso ostacolati da recinzioni e costruzioni artificiali, e dal traffico delle auto, che ne mette a rischio la sopravvivenza. Per questo nel Regno Unito esiste una campagna nazionale che consiglia di fare dei buchi nelle staccionate o scavare piccole fosse sotto ai recinti per permettere che i ricci si spostino in sicurezza da un giardino all’altro: sono le cosiddette, “hedgehog highways”, le “autostrade per i ricci”.

Secondo uno studio del 2002, la popolazione di ricci nel Regno Unito al tempo si era dimezzata rispetto al periodo della Seconda guerra mondiale, e secondo la campagna per la loro protezione dal 2000 in avanti si è ulteriormente ridotta di un terzo. Uno studio del 2016 ha stimato che ogni anno nelle collisioni sulle strade del Regno Unito venissero uccisi tra i 167mila e i 335mila ricci, e di recente l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’ente che valuta quali specie animali e vegetali rischiano l’estinzione, li ha inoltre inseriti tra le specie vicine a diventare a rischio.

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Le minacce principali per la sopravvivenza dell’Erinaceus europaeus – il nome scientifico del riccio comune – sono appunto strade e ferrovie, ma anche la perdita dell’habitat legata all’aumento delle zone coltivate e l’uso di pesticidi, che uccidono vermi, lumache e altri insetti di cui si nutrono. Nel Regno Unito tuttavia questi mammiferi sono piuttosto amati e, come mostrano i numerosi articoli che se ne sono occupati, di recente la sensibilità del pubblico rispetto alla loro tutela è molto cresciuta. L’iniziativa “Hedgehog Street” è stata promossa dalla People’s Trust for Endangered Species e dalla British Hedgehog Preservation Society, due enti che si occupano della tutela delle specie a rischio e di quella dei ricci rispettivamente.

L’iniziativa invita a lasciare aperti piccoli passaggi per favorire gli spostamenti dei ricci tra giardino e giardino, creando appunto delle piccole autostrade. Il suo sito dice che per farli passare da una proprietà all’altra basta praticare nella parte inferiore di una recinzione un’apertura di 13 centimetri per 13, una dimensione che al contempo dovrebbe evitare l’uscita della maggior parte degli animali domestici. In alternativa, si può togliere un mattone dalla parte inferiore di un muretto oppure scavare un piccolo canale. Vengono inoltre consigliate altre accortezze, come evitare di trattare i prati con erbicidi.

Un riccio fotografato in un giardino in Scozia nel 2015 (REUTERS/ Russell Cheyne)

Sempre secondo il suo sito, la campagna ha già ottenuto più di 130mila adesioni, attirando l’interesse della gente, così come quello di alcuni enti locali. In qualche caso ha anche rafforzato lo spirito di comunità, ha osservato l’ecologa della Nottingham Trent University, Lauren Moore, in un articolo su The Conversation. Per fare un esempio la “strada dei ricci” di Kirtlington, una ventina di chilometri a nord di Oxford, collega più di 60 proprietà, tra cui la scuola, la chiesa e il pub. Oltre ai passaggi sotto alle staccionate c’è chi ha costruito piccole rampe per permettere agli animali di salire sopra ai muri e delle specie di gallerie.

In base alle stime di uno studio del 2021, nel Regno Unito sarebbero stati creati circa 120mila di questi percorsi, che metterebbero in collegamento 240mila giardini privati: più o meno l’1 per cento di tutti quelli del paese. «Non si può dire che abbiamo salvato i ricci, o cose così», ha detto Grace Johnson, una tra le persone coinvolte nell’iniziativa per conto della People’s Trust for Endangered Species. «Non sono tornati ai numeri di una volta, ma qualche buona notizia c’è».

L’iniziativa infatti prevede il monitoraggio con apposite fototrappole per farsi un’idea dell’impatto di queste “autostrade”. I volontari attivi nella zona di Gloucester hanno detto che con queste accortezze gli avvistamenti di ricci sono aumentati del 39 per cento, ed è arrivato a conclusioni ancora più positive uno studio svolto a Reading. Nel 2018 l’ecologo Hugh Warwick aveva anche avviato una petizione per chiedere che le recinzioni di tutti i nuovi cantieri residenziali nel Regno Unito venissero dotate in automatico di buchi per agevolare il passaggio dei ricci. Da allora la petizione ha ottenuto quasi 1,2 milioni di firme, ed esistono aziende che producono staccionate e muretti con aperture pensate proprio per i ricci.

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