Santo Stefano, in 130 alla camminata per chiedere di non chiudere l’asilo

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Santo Stefano Lodigiano (Lodi), 19 gennaio 2025 – Sfilata di circa centotrenta persone, oggi pomeriggio, nonostante il meteo incerto, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio che creerebbe la paventata chiusura dell’asilo di Santo Stefano Lodigiano. Le famiglie, soprattutto se con genitori che lavorano, hanno voluto rimarcare le difficoltà che incontrerebbero nella gestione dei figli e il disagio dei piccoli allievi che, dal prossimo anno scolastico, dovrebbero lasciare i propri punti di riferimento, riabituandosi altrove.

La camminata per sensibilizzare l’opinione pubblica

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Negli ultimi giorni le iniziative popolari sono state molte. L’ultima è stata l’affissione anonima di striscioni di protesta, spuntati nella notte tra sabato e domenica 18-19 gennaio 2025, contro la temuta chiusura dell’asilo. Lenzuola che riportavano le scritte che richiedevano le “dimissioni della sindaca” e ribadivano “l’asilo non si tocca” e sono state rimosse nella mattinata. Sabato c’è stato un sit-in di protesta, da parte di una cinquantina di mamme e papà dei bimbi frequentanti la scuola materna locale. Si sono trovati nella piazza del Municipio per chiedere un incontro alla sindaca Marinella Testolina.

A fronte delle proteste per la possibile chiusura dell’asilo, la sindaca di Santo Stefano Marinella Testolina, nella mattinata di oggi, ha ribadito: “L’amministrazione comunque sta lavorando ancora e niente è perduto: forse abbiamo uno spiraglio di salvezza per aprire le porte ad ulteriori possibilità ed evitare una chiusura certa dell’asilo”.

L’opposizione che, non ha partecipato alla camminata di oggi dal punto di vista politico, per istituzionalizzare le richieste pro asilo, tramite il consigliere Mauro Bonfanti, domani protocollerà la petizione portata avanti nel fine settimana davanti alla chiesa e in oratorio. Poi presenterà una mozione per chiedere una votazione della petizione in consiglio comunale e chiederà la convocazione urgente di un consiglio comunale specifico. Sono stati i genitori, preoccupati e arrabbiati per la scomoda novità, ad aver avviato una petizione e sabato e domenica, dopo la messa, fuori dalla chiesa e domenica pomeriggio, all’oratorio, sono state appunto raccolte le prime firme che Bonfanti protocollerà. Tutto per chiedere di non chiudere l’asilo. L’idea della petizione da far sottoscrivere alla cittadinanza è nata anche perché si intende farla pervenire al Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata. Intanto il consigliere Mauro Bonfanti ha chiesto di parlare con il sindaco. Bonfanti testimonia: “Clima teso anche nelle discussioni, non va bene”.

Il 19 gennaio 2025, alle 14,30, da piazzale Sant’Ignazio, c’è stata una partecipata camminata di protesta, cui hanno preso parte anche cittadini di Corno Giovine e dintorni, per circa 130 persone.

Le manifestazioni di protesta sono nate dopo che lo stesso primo cittadino ha diffuso una nota, con la quale è stato ribadito che il plesso di piazza Roma è destinato alla chiusura. Questo poiché “il gestore declina l’ipotesi di reincarico”.

La richiesta dei genitori è chiara: non procedere alla chiusura, indirizzare la Giunta al rinnovo della concessione in corso e discutere del contenuto della petizione in Consiglio comunale.

I problemi sono nati quando, arrivata la scadenza del periodo di gestione, si è dovuto pensare al rinnovo. Al bando del Comune aveva partecipato l’attuale gestore, l’associazione San Bassiano, chiedendo un aumento del contributo comunale fin qui percepito (diecimila euro) per scongiurare un aumento delle tariffe, dato che si sarebbe dovuto accollare anche altri costi. Ma non si è arrivati a nessun accordo. Tra le ipotesi c’era l’aiuto della parrocchia di Corno Giovine che avrebbe potuto subentrare nella gestione. Però, anche in questo caso,nulla di fatto. Dopo mesi di trattative quindi nessuna svolta. La sindaca nella sua nota ribadisce la disponibilità al trasporto gratuito per fruire il servizio in paesi limitrofi: “Abbiamo inviato al gestore una lettera interlocutoria per ribadire la disponibilità di 10mila euro a bilancio, per il prossimo anno scolastico, ma non abbiamo ancora ricevuto dall’associazione la documentazione contabile per l’obbligo di verifica sull’uso di pubblico denaro. Ci chiedono però il rinnovo di una convenzione non più fattibile, sia nei contenuti materiali, che per l’impatto economico”. Ora però è arrivato un possibile spiraglio e la sindaca ha quindi ricordato che la partita non è ancora chiusa, che si sta cercando una soluzione e forse la scuola si salverà.

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