Fatture Elettroniche: Dogane E INPS Avranno Accesso Diretto Alla Banca Dati Dell’Agenzia Delle Entrate – Studio Pizzano

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La  Legge di bilancio 2025 introduce un significativo cambiamento nel sistema di consultazione delle fatture elettroniche, offrendo a Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) la possibilità di accedere alla banca dati gestita dall’Agenzia delle Entrate. Questa novità normativa punta a rafforzare i controlli e a rendere più efficaci le verifiche in materia di tributi, contributi e prestazioni assistenziali.

Le ragioni dell’estensione di accesso alle dogane

La normativa di riferimento, associata all’articolo 1, comma 212, della Legge di bilancio 2025, ha stabilito la possibilità per l’ADM di entrare nel sistema delle fatture elettroniche, integrando quanto già previsto dal D.lgs. n.504/1995 in materia di accise e tributi doganali. In precedenza, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli poteva consultare tali informazioni solo in casi particolari, spesso legati a operazioni di controllo o di indagine su specifici movimenti di merci.

Ora, grazie a questo nuovo quadro giuridico, i funzionari doganali dispongono di uno strumento più ampio e incisivo per individuare, ad esempio, incongruenze sui tributi dovuti all’importazione o sospette sottofatturazioni di merci.

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Un caso concreto potrebbe riguardare un’azienda che importi materiale elettronico dichiarandone un valore inferiore a quello reale: incrociare le fatture emesse e ricevute consentirebbe di evidenziare eventuali anomalie prima che queste si trasformino in irregolarità di natura fiscale.

Il ruolo dell’Inps per la verifica delle prestazioni

A partire dal 1° gennaio 2025, anche l’INPS potrà accedere in maniera sistematica alla banca dati delle fatture elettroniche con l’obiettivo di convalidare o revocare i benefici previdenziali e assistenziali. Questa possibilità di consultazione offre una prospettiva più dettagliata sulla situazione reddituale di chi inoltra richieste di sostegno al reddito o di indennità temporanee.

Si pensi, a titolo di esempio, a un lavoratore che presenti domanda per il Reddito di Cittadinanza: se la banca dati delle fatture mostrasse entrate periodiche derivanti da un’attività non dichiarata, l’INPS avrebbe elementi solidi per comprendere se la prestazione debba essere ridotta, sospesa o respinta.

Le informazioni disponibili si estendono inoltre alla struttura delle fatture, che includono dati come la descrizione dei beni e servizi acquistati o venduti, utili per eseguire controlli più mirati.

La mancata consultazione del garante e i possibili rischi sulla privacy

Un punto controverso di questa riforma è il ruolo del Garante per la protezione dei dati personali, che non è stato esplicitamente coinvolto nella stesura delle nuove disposizioni. Sebbene il quadro normativo italiano ed europeo richieda un bilanciamento tra esigenze di trasparenza fiscale e garanzie sulla riservatezza, la scelta di ampliare il novero degli enti autorizzati senza un confronto formale con l’Autorità Garante ha destato preoccupazioni.

Il timore è che l’accesso della Dogane e dell’INPS a questo ingente patrimonio informativo, se non accompagnato da misure tecniche e organizzative specifiche, possa facilitare trattamenti di dati eccessivi o non finalizzati al singolo controllo. Per prevenire abusi o violazioni della sfera privata, si ipotizza che nei prossimi mesi possano essere emanate linee guida volte a individuare i limiti dell’accesso, le finalità consentite e gli eventuali obblighi di pseudonimizzazione o cifratura delle informazioni.

Conseguenze pratiche per i contribuenti e per i professionisti

Il nuovo scenario delineato dalla Legge di bilancio 2025 genera effetti tangibili sia sulle imprese sia sui cittadini che interagiscono con l’ADM e con l’INPS. Sul piano dei contribuenti, si profila un aumento dei controlli incrociati, con una conseguente necessità di maggiore attenzione nell’emissione e nella conservazione delle fatture elettroniche.

Schema di sintesi

In pillole…
Nuova Normativa – Legge di Bilancio 2025
– Estensione accesso alla banca dati delle fatture elettroniche
– Coinvolge ADM e INPS
Ragioni per ADM – Controllo più ampio sui tributi doganali
– Identificazione di incongruenze nelle importazioni
– Verifica valori dichiarati delle merci
Ruolo INPS – Verifica sistematica delle prestazioni assistenziali
– Convalida/revoca benefici previdenziali
– Controllo redditi non dichiarati
Criticità Privacy – Mancato coinvolgimento del Garante
– Rischi di trattamento eccessivo dei dati
– Necessità di linee guida per protezione
Impatto sui Contribuenti – Aumento controlli incrociati
– Maggiore attenzione nella gestione fatture
– Necessità di conformità normativa



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