Stop alcol, il nuovo codice della strada sta rovinando l’economia

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Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, ha scatenato un vero e proprio terremoto nel settore della ristorazione, in particolare a Roma. Pur non modificando i limiti di alcol consentiti per i conducenti, l’introduzione di sanzioni più severe per chi supera tali limiti ha spinto molti consumatori a rivedere le proprie abitudini. Il risultato è una drastica riduzione del consumo di bevande alcoliche nei ristoranti, con effetti preoccupanti per l’intero comparto enogastronomico.

Stop alcol, cambiamento nelle abitudini di consumo

Tra i primi a lanciare l’allarme c’è Carlo Muzi, titolare della celebre pizzeria La Montecarlo.

Muzi ha osservato che “non beve più nessuno” tra i suoi clienti, evidenziando come il nuovo Codice della Strada abbia generato un clima di paura. Anche Roberta Pepi, proprietaria del ristorante Da Robertino, ha confermato che i clienti evitano sempre più spesso il vino, temendo il ritiro della patente anche per un bicchiere di troppo. Questi timori non sono del tutto infondati: le nuove normative prevedono multe salate, il ritiro immediato della patente e, in alcuni casi, procedimenti penali.

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I ristoratori sottolineano però come la percezione di tolleranza zero sia amplificata da una comunicazione eccessivamente allarmistica, che rischia di danneggiare un settore già colpito da altre crisi negli ultimi anni, come la pandemia e l’aumento dei costi energetici. L’impatto di queste nuove abitudini si riflette direttamente sul mercato del vino, uno dei pilastri della tradizione enogastronomica italiana. Secondo i dati forniti da alcuni fornitori, la domanda di vino nei ristoranti è in calo, e sempre più clienti preferiscono evitare di ordinare bottiglie, optando al massimo per un calice.

Questo fenomeno ha portato alcuni ristoratori a diversificare l’offerta, introducendo vini a basso contenuto alcolico o addirittura dealcolati, per venire incontro alle esigenze di una clientela sempre più cauta. A Roma, città che storicamente rappresenta uno dei mercati più dinamici per il settore della ristorazione, il calo del consumo di vino si sta traducendo in una contrazione degli incassi, mettendo a rischio molte attività.

Secondo alcune stime, la riduzione del consumo di alcolici potrebbe causare una perdita del 10-15% nei fatturati annuali dei ristoratori, con conseguenze a cascata sull’intera filiera produttiva.

Le strategie per affrontare la crisi

In risposta a questa situazione, molti ristoratori stanno cercando di adattarsi, introducendo soluzioni innovative per non perdere clientela. Una delle strategie più diffuse è l’offerta di “wine bag”, che permette ai clienti di portare a casa il vino non consumato, riducendo gli sprechi e incentivando comunque l’acquisto di bottiglie. Un’altra iniziativa interessante è la collaborazione con servizi di noleggio con conducente (NCC), che consentono ai clienti di cenare senza preoccuparsi delle conseguenze legate alla guida in stato di ebbrezza.

Parallelamente, alcune associazioni di categoria stanno promuovendo campagne di sensibilizzazione per fornire informazioni corrette sulle normative. L’obiettivo è quello di contrastare la percezione di un divieto assoluto, favorendo invece un consumo responsabile che non penalizzi i ristoratori.

Stop alcol, un fenomeno che potrebbe estendersi

Sebbene Roma sia la città più colpita, il fenomeno del calo del consumo di alcolici si sta diffondendo anche in altre grandi città italiane. Milano, Torino e Napoli stanno registrando tendenze simili, con ristoratori che lamentano una riduzione degli ordini di vino e alcolici. Questo scenario evidenzia come le nuove norme stiano cambiando radicalmente le abitudini dei consumatori italiani, portando a una trasformazione del settore della ristorazione.

Il nuovo Codice della Strada ha avuto un impatto profondo sul settore della ristorazione, costringendo i ristoratori ad affrontare una nuova crisi. La combinazione di sanzioni più severe e di una comunicazione percepita come allarmistica ha portato molti consumatori a evitare il consumo di alcolici fuori casa, con ripercussioni economiche significative.

È fondamentale che le istituzioni e le associazioni di categoria lavorino insieme per trovare soluzioni che bilancino la sicurezza stradale con la necessità di sostenere un settore economico vitale come quello della ristorazione. Solo attraverso un approccio equilibrato e una comunicazione efficace sarà possibile superare questa nuova sfida senza compromettere la ricchezza della tradizione enogastronomica italiana.

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In sintesi…

  • Il nuovo Codice della Strada, con sanzioni più severe, ha portato a un calo drastico del consumo di alcolici nei ristoranti, causando una crisi economica per i ristoratori, soprattutto a Roma.
  • I ristoratori stanno adottando strategie come l’offerta di “wine bag” e la collaborazione con servizi NCC per mitigare le perdite e adattarsi alle nuove abitudini dei consumatori.
  • La percezione di tolleranza zero verso l’alcol, alimentata da una comunicazione allarmistica, sta trasformando il settore della ristorazione e richiede interventi per bilanciare sicurezza stradale ed esigenze economiche.



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