Il “Sistema Veneto” ha ottenuto un prestigioso riconoscimento nel panorama agroalimentare nazionale, classificandosi secondo nel bando per i “Distretti del Cibo” emanato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) nell’ottobre 2024. Il bando ha visto la presentazione di 56 progetti, di cui soltanto 11 hanno ottenuto il finanziamento.
Il progetto DI.L.CA.VE. “Valori e Autenticità” ha dimostrato come il Distretto Lattiero-Caseario Veneto sia un modello virtuoso capace di coniugare l’innovazione tecnologica, il benessere animale, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei formaggi DOP e l’attività di studio, ricerca e trasferimento tecnologico.
Quando nell’ottobre 2024 è stato pubblicato il bando, A.Pro.La.V., associazione che riunisce oltre 2.000 aziende e funge da ente coordinatore tra i Consorzi di Tutela dei Prodotti DOP e 12 Latterie e Caseifici Cooperativi, ha ricevuto dalla Regione Veneto l’input per partecipare al bando, sicuri che già sul territorio esistesse un progetto di sviluppo che comprendesse tutti gli attori della filiera e che bisognasse quindi solo metterlo su carta. Così, grazie anche al coinvolgimento di Bruno Bernardi, Direttore A.Pro.La.V. e anima di Caseus da venti anni, insieme all’Università di Padova, si è arrivati a stilare il progetto.
Il Distretto Lattiero-Caseario Veneto, inserito nel più ampio panorama dei Distretti del Cibo, è una realtà esistente dal 2022, quando è stata istituita su proposta di A.Pro.La.V. sulle ceneri di quella che era la Rete Innovativa d’Impresa che già aveva contribuito alla crescita esponenziale del settore lattiero-caseario veneto, portandolo anche fuori dai confini nazionali.
L’obiettivo era quello di raggruppare i vari attori della filiera lattiero-casearia veneta, incentivando la coesione tra di essi, valorizzando i prodotti e promuovendo l’innovazione e la ricerca per il settore. Il distretto comprende alcune delle eccellenze casearie italiane, tra cui Grana Padano DOP, Asiago DOP, Montasio DOP, Piave DOP e Casatella Trevigiana DOP.
L’importo finanziato dal bando del Masaf è di 13,8 milioni di euro, una somma a disposizione dei soggetti coinvolti, dalla filiera primaria, alla trasformazione, fino alla promozione.
Abbiamo chiesto al Presidente A.Pro.La.V., Terenzio Borga, quali fossero concretamente questi progetti finanziati dal bando e quali ricadute avessero in termini pratici sui soggetti coinvolti.
Tra le priorità del progetto vi è il miglioramento del benessere animale, riconosciuto come elemento cruciale per la qualità del latte e dei formaggi DOP.
Gli interventi previsti includono:
- Automazione nelle stalle: sistemi di mungitura automatizzati e soluzioni ergonomiche per il comfort animale.
- Ottimizzazione degli ambienti: gestione del fotoperiodo e ventilazione avanzata per migliorare il benessere.
- Tecnologie per la sostenibilità: introduzione di depuratori per la gestione dei reflui e soluzioni per il risparmio energetico, come pompe di calore e impianti di illuminazione a basso consumo.
Questi investimenti sono volti non solo a migliorare la salute degli animali, ma ottimizzano anche la produttività e la qualità del latte.
Il progetto dedica inoltre particolare attenzione alla promozione dei formaggi DOP, con attività che mirano ad aumentare la consapevolezza sulla qualità, l’origine e le caratteristiche nutrizionali dei prodotti.
Le strategie di marketing comprendono:
- Campagne pubblicitarie multicanale
- Partecipazione a fiere di settore
- Iniziative educative rivolte ai consumatori e agli operatori della filiera
L’obiettivo è quello di inserire i prodotti DOP nelle abitudini alimentari quotidiane, promuovendo un consumo consapevole e sostenibile.
Il finanziamento erogato impatta su 2 fronti: da un lato le aziende, dall’altro prevede l’obbligo del coinvolgimento di un Istituto di ricerca. Nel caso del Di.L.Ca.Ve è stata coinvolta l’Università di Padova che ha pubblicato un contributo scientifico legato proprio ad un progetto di filiera, dalla stalla al prodotto finito, dal titolo accattivante “Sapori sostenibili”.
Tutte le attività del progetto “Sapori sostenibili” saranno svolte direttamente dall’Università di Padova e, nello specifico, da docenti e ricercatori che afferiscono ai quattro Dipartimenti del Campus di Agripolis, polo d’eccellenza dell’Università: Il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente (DAFNAE) che assumerà il ruolo di capofila, con il coordinamento del Prof. Alessio Cecchinato, il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute (MAPS), il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) e il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF).
Nello specifico, il progetto si articola in tre importanti work packages (WP), ciascuno mirato a raggiungere obiettivi specifici per un miglioramento complessivo della filiera e, in linea con il Green Deal europeo e la strategia “Farm to Fork”, si propone di rendere la filiera lattiero-casearia veneta un modello di eccellenza per sostenibilità e innovazione.
Ecco i tre principali WP:
- Sostenibilità ambientale, economica e sociale: riduzione dell’impatto ambientale e ottimizzazione delle risorse.
- Salubrità e sicurezza dei prodotti: miglioramento degli standard qualitativi e sanitari.
- Innovazione nella qualità: adozione di tecnologie avanzate per elevare la qualità dei prodotti lattiero-caseari.
Un risultato quello ottenuto che che ha inorgoglito tutti, a partire dall’Assessore all’Agricoltura del Veneto Federico Caner, che ha sottolineato come il sistema lattiero-caseario veneto si confermi un’eccellenza nazionale.
Anche Terenzio Borga, Presidente A.Pro.La.V., ha espresso soddisfazione per il successo ottenuto, definendolo “un punto di partenza per nuove opportunità atte a rafforzare la coesione e la collaborazione all’interno della filiera”, ed ha più volte citato e ringraziato tutti quelli che hanno sostenuto questo progetto.
Grazie al progetto DI.L.CA.VE. “Valori e Autenticità”, e al contributo scientifico di “Sapori Sostenibili”, il Veneto consolida dunque la sua posizione di leadership nel settore lattiero-caseario, guardando al futuro con ambizione e determinazione.
Si ringraziano il Presidente Terenzio Borga, il Direttore Bruno Bernardi e il Prof. Alessio Cecchinato per la disponibilità.
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