Campania, Copagri su lotta alla brucellosi: “Proseguono inutili polemiche”

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NAPOLI. C’è qualcuno che, con una mano chiede di abbassare i toni e fare fronte comune contro la brucellosi, con l’altra non perde mai occasione per fare ricostruzioni fantasiose, questa volta asserendo presunte intimidazioni nei confronti di allevatori e veterinari. Così Salvatore Ciardiello, presidente di Copagri Campania. La verità – prosegue Ciardiello – è che ai componenti della “task force anti Regione Campania”, composta anche da “tecnici”, dà molto fastidio che, a distanza di poco più di due anni dall’ottimo lavoro della squadra regionale, fortemente voluta dal Governatore Vincenzo De Luca proprio su richiesta delle associazioni agricole, la situazione della brucellosi a Caserta è nettamente migliorata, sia in termini di focolai esistenti sia per la biosicurezza nelle stalle e l’attività formativa gratuita, somministrata anche in favore degli operatori di stalla indiani. Lo dicono i numeri pubblicamente consultabili sui vari siti riferibili al Ministero della Salute e gli Istituti zooprofilattici, con buona pace di quanti si affannano a dire il contrario. Sarebbe sufficiente semplicemente confrontare i dati del 2021 con quelli del 2024. 

Tant’è vero che oggi – aggiunge Ciardiello – il vero problema degli allevatori non è più la brucellosi, come qualcuno cerca di far ancora credere al solo fine di aggiungere un altro tema di scontro tra la Regione Campania e il Governo nazionale, ma, bensì, il prezzo del latte imposto agli allevatori, così basso da far rischiare la chiusura degli allevamenti per fallimento. Questo è l’argomento da cui non bisogna distogliere l’attenzione, se si hanno davvero a cuore i problemi degli allevatori, tuona Ciardiello! E, per tale motivo, ci aspettiamo che le autorità ministeriali preposte ai controlli antifrode e contro le pratiche commerciali sleali nel settore agroalimentare, ci dicano quante verifiche sono state eseguite nel corso del 2024 e quali siano i risultati conseguiti. Ogni anno vengono importate svariate tonnellate di cagliata di bufala congelata di origine estera, ma, a quanto pare, non è dato sapere che fine abbia fatto. Così Salvatore Ciardiello, a proposito delle ultime pretestuose polemiche di taluni, che fanno i “moderati a corrente alternata”, predicano pace, ma, a quanto pare, cercano a tutti i costi lo scontro con le istituzioni regionali, tirando per la “giacchetta”qualche tecnico nominato dal Governo nazionale. E meno male che esistono pure le registrazioni audio dell’incontro tenutosi giovedì scorso, tra il supervisore del Programma regionale di eradicazione della brucellosi, il coordinatore dei servizi veterinari della Regione Campania, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Portici, alcuni dirigenti veterinari dell’ASL di Caserta, che hanno fatto il pienone di allevatori bufalini nella sala consiliare del comune di Cancello e Arnone, insufficiente per contenerli tutti. Scopo della riunione, prosegue Ciardiello, era quello di spiegare e promuovere, ancora una volta, le misure di disinfezione nelle stalle infette da brucellosi, alla luce delle nuove disposizioni ministeriali la cui complessità ha creato non pochi malumori, così come già accaduto per il divieto di fecondazione artificiale negli allevamenti infetti, introdotto con il d.m. 2 maggio 2024, che rischia concretamente di condurre le aziende interessate al fallimento, altro che la brucellosi! 

Per questo motivo, giovedì scorso la squadra regionale si è offerta di fornire, ancora una volta, assistenza gratuita agli allevatori bufalini, alle prese con la predisposizione del nuovo protocollo individuale di disinfezione, atto indispensabile per eseguire le successive operazioni di estinzione dei focolai e la riacquisizione della qualifica di indenne. Copagri Campania invita i propri iscritti e non, a rivolgersi direttamente presso gli uffici del supervisore regionale, siti in Viale Carlo III n. 153, Caserta, dove potranno ricevere assistenza qualificata e gratuita per la compilazione del “protocollo individuale di disinfezione aziendale”, che, a seguire, dovrà essere validato dai distretti veterinari dell’ASL di Caserta. 

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Abbiamo piena fiducia nell’operato della Regione Campania, a cui continueremo a fornire tutto il necessario supporto per raggiungere l’obiettivo di eradicazione della brucellosi, e, ribadisce Ciardiello, altrettanto invitiamo a fare anche alle altre associazioni agricole, per fare davvero fronte comune contro le zoonosi, al di là dei desiderata di alcuni politici che hanno interesse a strumentalizzare i problemi degli allevatori per fini elettorali. 

Al prossimo “tavolo verde” regionale, Copagri Campania chiederà all’assessore Nicola Caputo di rappresentare ai Ministeri competenti che gli importi da loro stabiliti, tramite l’Ismea, a titolo di indennizzo per l’abbattimento degli animali infetti, specie per Caserta sono del tutto insufficienti ad acquistare un animale di pari livello di quello abbattuto. Gli allevatori devono essere messi nelle condizioni di ripartire a livello imprenditoriale e non di piangere con un occhio solo, conclude Ciardiello  



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