36
Nel mese di settembre del 2024 le filiali regionali della Banca d’Italia hanno realizzato la nuova edizione dell’indagine sulle banche a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS) sull’andamento della domanda e dell’offerta di credito e della raccolta bancaria nelle diverse ripartizioni geografiche per il primo semestre dell’anno.
Banca d’Italia: domanda di credito imprese pressoché stazionaria. Crescono richieste mutui
La rilevazione riproduce in larga parte le domande contenute nell’analoga indagine realizzata dall’Eurosistema (Bank Lending Survey, BLS); rispetto a quest’ultima, la RBLS si caratterizza per il dettaglio territoriale e settoriale, per il diverso profilo temporale (semestrale invece che trimestrale) e per il maggior numero di banche coinvolte (240 nell’ultima rilevazione).
Nel primo semestre del 2024 la domanda di credito da parte delle imprese è rimasta pressoché stazionaria: a fronte di una lieve crescita nel Nord e nel Mezzogiorno, la domanda si è ridotta nel Centro. Nelle regioni settentrionali e meridionali sono aumentate soprattutto le richieste di prestiti finalizzati alla ristrutturazione dei debiti e, in misura inferiore, quelle dirette a sostenere gli investimenti; le richieste volte al finanziamento del capitale circolante, invece, si sono ridotte in tutte le aree ad eccezione del Nord Est.
Nello stesso periodo le politiche di offerta di credito alle imprese sono rimaste improntate alla cautela in tutte le aree del Paese, in particolare nel Mezzogiorno; vi ha inciso la maggiore percezione del rischio da parte degli intermediari su particolari settori, imprese o aree.
Nel primo semestre del 2024 è tornata ad aumentare la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni e quella per finalità di consumo. Le richieste di mutui sono cresciute in misura lievemente più marcata nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno.
Le politiche di offerta dei mutui alle famiglie sono rimaste sostanzialmente invariate in tutte le aree del Paese, sebbene l’erogazione dei prestiti si sia accompagnata alla richiesta di maggiori garanzie. Anche per il credito al consumo le condizioni di offerta si sono mantenute pressoché stazionarie.
Nella prima parte del 2024, in un contesto di contenimento dei rendimenti offerti dalle banche, è diminuita la domanda di depositi da parte delle famiglie. Le richieste di titoli di Stato, di azioni e di quote di fondi comuni sono invece aumentate.
LA DOMANDA E L’OFFERTA DI CREDITO ALLE IMPRESE
Dopo le forti riduzioni registrate nel 2023, nel primo semestre del 2024 la domanda di credito delle imprese è rimasta pressoché stazionaria, come risultato di una lieve crescita nel Nord e nel Mezzogiorno a fronte di una contrazione al Centro . Nelle regioni del Centro la diminuzione ha coinvolto tutti i settori, mentre nelle altre macroaree si è registrato un lieve incremento nel comparto manifatturiero e in quello dei servizi. Nel Nord e nel Mezzogiorno le richieste di ristrutturazione delle posizioni debitorie e, in misura inferiore, quelle volte al sostegno degli investimenti hanno mostrato una ripresa. La domanda per il finanziamento del capitale circolante è scesa in tutte le aree ad eccezione del Nord Est.
Nella prima metà del 2024 è proseguita la cautela delle banche nelle loro politiche di offerta di credito rivolte alle imprese. Segnali di un moderato irrigidimento sono emersi nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, in particolare nel settore edile e, in minor misura, nella manifattura.
L’atteggiamento più prudente delle banche si è manifestato attraverso la richiesta di maggiori garanzie e l’aumento del rating minimo per l’accesso al credito, a fronte di una riduzione degli spread medi sui prestiti; l’accresciuta cautela degli intermediari ha riflesso il peggioramento della rischiosità percepita su particolari settori, imprese o aree.
Per la seconda parte del 2024 le banche hanno prefigurato un ulteriore incremento della domanda di finanziamenti da parte delle imprese, a fronte di un orientamento dell’offerta ancora improntato alla cautela.
LA DOMANDA E L’OFFERTA DI CREDITO ALLE FAMIGLIE CONSUMATRICI
Nel primo semestre del 2024 la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è tornata ad aumentare, seppure in misura contenuta. L’incremento, che ha interessato tutte le macroaree, è stato lievemente più accentuato nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Dopo la decisa contrazione osservata nella seconda parte del 2023, anche le richieste di credito per finalità di consumo sono cresciute.
Le politiche di offerta dei mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimaste sostanzialmente stabili in tutte le ripartizioni territoriali. Una maggiore selettività è segnalata dall’aumento delle richieste di garanzie a sostegno dei prestiti. Gli spread mediamente applicati alla clientela si sono ridotti, ma non quelli relativi alle posizioni debitore valutate come più rischiose.
Da un lato, la percezione di un rischio più elevato sulle prospettive del mercato degli immobili residenziali ha spinto verso una maggiore cautela nelle politiche creditizie, dall’altro, tale tendenza è stata controbilanciata dall’accresciuta pressione concorrenziale. Per il credito al consumo, le condizioni di offerta si sono sostanzialmente stabilizzate nel primo semestre del 2024, dopo il significativo aumento della selettività in tutte le aree del Paese rilevato nel 2023.
In base alle indicazioni delle banche, la crescita della domanda di prestiti delle famiglie sarebbe proseguita in tutte le ripartizioni territoriali anche nel secondo semestre del 2024, intensificandosi lievemente nella componente dei mutui e attenuandosi, invece, in quella del credito al consumo. Le politiche di offerta applicate ai prestiti per l’acquisto di abitazioni si sarebbero mantenute sostanzialmente invariate, a fronte di una selettività lievemente maggiore per i crediti con finalità di consumo.
LA DOMANDA DI PRODOTTI FINANZIARI DA PARTE DELLE FAMIGLIE
La domanda di depositi bancari delle famiglie, già in calo nel 2023, ha continuato a ridursi lievemente nel primo semestre del 2024 a favore di forme di investimento finanziario più remunerative. La flessione ha accomunato tutte le aree ad eccezione del Centro. Nel Nord Ovest le richieste di obbligazioni bancarie sono tornate a diminuire, dopo l’espansione osservata a partire dalla seconda metà del 2022; hanno invece continuato a crescere al Centro a fronte di una sostanziale stabilità nelle altre aree. La domanda di titoli di Stato, azioni e prodotti del risparmio gestito (OICR) da parte delle famiglie è rimasta sostenuta; sono tornate ad aumentare anche le richieste di polizze assicurative.
Nella prima parte dell’anno gli spread applicati sui depositi sono aumentati con l’eccezione di quelli praticati sui depositi vincolati nel Nord Ovest; le remunerazioni offerte sulle obbligazioni proprie sono diminuite, soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord Est.
SEGUICI SU GOOGLE NEWS
Soldi365.com è presente anche su Google News. Unisciti gratuitamente alla nostra pagina per restare sempre aggiornato sulle ultime notizie di economia, finanza, business e su tutti gli altri contenuti del sito. Seguirci è facile: basta CLICCARE QUI e selezionare il tasto “SEGUI“.
UNISCITI ALLA COMMUNITY DI SOLDI365.COM:
FACEBOOK – TWITTER – INSTAGRAM – YOUTUBE – TELEGRAM – LINKEDIN
VISITA LE ALTRE SEZIONI DI SOLDI 365.COM:
HOME PAGE – ECONOMIA – FINANZA – INVESTIMENTI – TRADING ONLINE – CRIPTOVALUTE – RISPARMIO – BUSINESS – GIOCHI – SCOMMESSE – LUSSO – GUADAGNARE – BONUS E PROMOZIONI – FORMAZIONE – TRASFERIRSI ALL’ESTERO – GUIDE E TUTORIAL – EVENTI – VIDEO – CHAT – FORUM.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link