Trump ha giurato: è il 47esimo presidente degli Stati Uniti. “Siamo la nazione più ambiziosa al mondo”

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Alla presenza dei 9 giudici della Corte Suprema, dei vari ex presidenti e vicepresidenti tra cui lo stesso Joe Biden, è partita, nel salone del Campidoglio,  la cerimonia di giuramento del 47esimo presidente USA Donald Trump accolto alla Rotonda di Capitol Hill da un’ovazione alla Capital One Arena, dove sono stati allestiti dei maxi-schermi  dal momento che la cerimonia, a differenza di quanto inizialmente previsto, sarà tenuta al chiuso a causa delle avverse condizioni meteo.

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è contrassegnato anche da una coincidenza molto simbolica infatti il 20 gennaio quest’anno coincide anche con il Marin Luther King Day.  Come detto, la cerimonia, a causa delle avverse condizioni meteo, si sta tenendo al chiuso, cosa che non accadeva dal 1985 in occasione del giuramento del repubblicano Ronald Reagan.

Il discorso del nuovo presidente USA è tutto incentrato su ottimismo e cambiamento “L’età dell’oro comincia adesso. Ogni giorno metterò davanti America First! Ci sono molte sfide ma le affronteremo”. “Torno alla Presidenza con fiducia e ottimismo, convinto che siamo all’inizio di una nuova, entusiasmante era di successo nazionale.” “Un’ondata di cambiamento sta travolgendo il Paese”. “Con queste azioni, daremo inizio al completo ripristino dell’America e alla rivoluzione del buon senso”. L’appello di Trump alla nazione è poi proseguito con la richiesta alla popolazione statunitense, di “agire con coraggio, vigore e la vitalità della più grande civiltà della storia.”

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Fortissime le critiche all’amministrazione Biden (seduto poco lontano da lui. “Abbiamo ora un governo che non riesce a gestire nemmeno una semplice crisi in patria, mentre allo stesso tempo inciampa in un continuo catalogo di eventi catastrofici all’estero”, ha detto Trump all’inizio del suo discorso. “La mia recente elezione è un mandato per invertire completamente e totalmente un orribile tradimento”. “Da questo momento in poi, il declino dell’America è finito”, ha affermato.

Sottolineata l’intenzione di combattere “con tutti i mezzi a disposizione” anche l’inflazione e l’aumento del costo della vita sfruttando in primis i combustibili fossili di cui si aumenterà lo sfruttamento e l’esportazione. “Riprenderemo il Canale di Panama dalla Cina” tra le altre dichiarazioni del 47esimo presidente.

Pronti i primi provvedimenti che Trump dovrebbe firmare. Si tratta di decine di atti esecutivi presidenziali. Tra questi, oltre alla legge che dovrebbe rimandare il bando di TikTok deciso dalla Corte Suprema, anche lo stop alle tante iniziative in materia di energie rinnovabili decise dal presidente uscente Joe Biden, comprese quelle approvate dal Congresso nell’ambito dell’Inflation Reduction Act del 2022.

Inoltre Trump ha confermato anche la firma sia per espulsioni in massa di migliaia di immigrati ma anche per porre fine alla cittadinanza per nascita e  come da lui dichiarato durante il discorso di inaugurazione, sarà dichiarata l’emergenza immigrazione al confine sud.. Oltre a questi, pronto anche il testo di un provvedimento per rinominare il Golfo del Messico in “Golfo d’America” sulle mappe ufficiali e sulle comunicazioni federali.
A giurare per primo è stato il vicepresidente DJVance, il terzo più giovane della storia, solo successivamente il 47esimo presidente Trump.
Come sempre, anche Trump giurerà sulla Bibbia usata dal presidente Abraham Lincoln oltre ad un’altra, privata, regalatale dalla nonna.

Nelle mire di Trump anche la dichiarazione di una “emergenza energetica nazionale” che permetterà lo sblocco di varie azioni precedentemente vietate per produrre più risorse naturali in modo da dimezzare i costi energetici entro il primo anno, secondo quanto dichiarato da fonti dello staff presidenziale. Non porre quindi alcun limite alle trivellazioni e tanto meno promuovere e incentivare le auto elettriche. In politica estera si guarda alla tregua tra Russia e Ucraina e tra Israele ed Hamas.

Sembra invece rinviato il discorso dei dazi. Secondo quanto riferito, il promemoria commerciale non prevede la firma per l’imposizione di nuovi dazi dal primo giorno sostituiti, invece, da un possibile memorandum commerciale per le agenzie federali alle quali si chiede di studiare e valutare le pratiche commerciali sleali e le politiche valutarie con altre nazioni, in particolare Cina, Canada e Messico.

Altro ordine esecutivo quello che dovrà mettere al bando “l’ideologia gender” e le iniziative prese dall’amministrazione Biden. In particolare sembra che alle agenzie federali sarà imposto di considerare solo i due sessi biologici maschio/femmina. Da qui l’eliminazione dell’alternativa X dai formulari dei documenti come quello per i passaporti, opzione inserita proprio dall’amministrazione Biden. Il provvedimento prevede anche lo stop di fondi federali per le transizioni di genere.


FOTO: EPA/JUSTIN LANE

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